Ospedale San Pietro Vernotico, Amati: “Si parte, aggiudicata gara per ristrutturazione generale”

“È stata aggiudicata la gara per i lavori di ristrutturazione dell’Ospedale di San Pietro Vernotico. L’Asl di Brindisi ha affidato i lavori all’impresa vincitrice, la Perrotta Group S.r.l. – DE.PA. Impianti S.r.l. di Martano che ha presentato l’offerta economica più vantaggiosa. Gli interventi avranno un costo complessivo di 9.200.000,00 euro. Tra qualche settimana dunque si parte anche a San Pietro Vernotico per realizzare un nuovo importantissimo presidio di salute in provincia di Brindisi, che risponda alle esigenze di cura di tutto il territorio tanto da migliorare la qualità e la quantità dei servizi attivati”.

Lo comunica il presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati.

“Questo importante intervento comprende lavori di “Adeguamento a norma, rinnovo, acquisto di tecnologia sanitaria per la rete delle dipendenze patologiche e riconversione”. La spesa derivante dall’esecuzione delle attività previste nel progetto, complessivamente pari a 9.200.000,00 euro ed è finanziata con risorse derivanti dal POR Puglia 2014/2020 (Obiettivo Tematico IX, Azione 9.12). Il quadro economico dell’intervento prevede: totale lavori da appaltare € 4.931.923,76l (tra lavori edili ed impiantistici € 4.815.133,76 e oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso € 116.790,00); per somme a disposizione per la S.A:
– Rilievi, accertamenti e indagini da eseguire ai diversi livelli di progettazione € 40.000,00;
– Imprevisti € 493.192,37;
– Spese tecniche relative alla progettazione, alle attività preliminari, al coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, alle conferenze di servizi, alla direzione lavori e al coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, all’assistenza giornaliera e contabilità € 600.000,00;
– Spese tecniche relative alla verifica di vulnerabilità sismica € 100.000,00;
– Incentivo di cui all’art. 113, c. 2 del Dlgs 50/16 € 146.100,00;
– Spese per attività tecnico-amministrative art. 26 del Dlgs 50/16 € 40.000,00;
– Spese per pubblicità € 10.000,00;
– Collaudi € 58.200,00;
– IVA su lavori, imprevisti (10%) € 542.511,61;
– Spese CNPAIA su C1, C4, C5, C9 € 31.928,00;
– Altra IVA su punti precedenti € 182.628,16;
– Contributo ANAC € 800,00;
– Economie di gara € 2.022.716,09;
Totale somme a disposizione € 4.268.076,24. Importo totale progetto € 9.200.000,00. Ringrazio il DG dell’Asl di Brindisi Giuseppe Pasqualone e tutta l’Area Gestione Tecnica per il lavoro svolto per raggiungere questo traguardo nel territorio provinciale per garantire maggiori possibilità di cura in una struttura all’avanguardia”.

Recovery e sanità, Amati: “A Roma comincia tempo della serietà e speriamo di accordarci a cominciare dagli interventi in sanità”

“A Roma si marcia spediti verso il governo Draghi della serietà, della sobrietà di parola e della potenza dei fatti. Spero che anche in Puglia si proceda accordati con questo spirito, a cominciare dalle nostre proposte d’intervento nel settore sanitario”.

Lo dichiara il presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione, Fabiano Amati.

“Nelle prossime ore – prosegue – riceveremo le ultime schede relative agli interventi proposti in sanità, a valere sul Recovery fund: un’occasione di indebitamento, sia nella parte prestiti che sussidi, che va affrontata con grande prudenza e responsabilità perché iscrive ipoteca sulla testa dei giovani e dei bambini. Quella sanitaria è la materia su cui abbiamo mostrato negli anni le maggiori criticità, proprio per un colpevole disinteresse, tranne i casi dei due ospedali nuovi in costruzione, verso le iniziative a rendimento duraturo. Quelle cioè in grado di essere realizzate rapidamente, con effetti benefici ben oltre il costo dell’opera e in grado di accogliere tutte le occasioni di modernizzazione nella organizzazione sanitaria”.

“Queste carenze, in grado di rappresentare una situazione di emergenza già in epoca pre-Covid, hanno oggi – aggiunge Amati – la possibilità di essere finalmente superate. Ci tocca quindi appassionarci al merito e non al metodo. Alla valutazione dei singoli interventi e non allo scibile dei pensieri astratti. E allora: accelerare e finanziare i tre nuovi ospedali programmati (Maglie-Melendugno, Andria e nord barese) e magari aggiungere quello di Martina Franca-Massafra; finanziare la più radicale trasformazione e riconversione dei vecchi ospedali in pta e ospedali di comunità, pure nelle grandi città, per alleggerire il carico improprio delle cure a bassa e media complessità sugli ospedali di I e II livello (esempio Di Summa di Brindisi); mettere mano a tutte le incompiute presenti negli ospedali di base; mettere in sicurezza e ammodernare la rete stradale di collegamento di tutte le città con gli ospedali di riferimento, per stare sempre e da ogni punto nei tempi massimi d’intervento; istituire un ospedale pediatrico per il sud della Puglia, con prevalente specializzazione per le malattie neuromotorie; indirizzare gli ospedali di I e II livello verso una prevalente specializzazione, così da ridurre la quota di mobilità passiva derivante da carenza e incrementare la mobilità attiva da reputazione”.

“E naturalmente – sottolinea – il mondo non finisce ai fondi Recovery. C’è un mondo di risorse ulteriori da impiegare e addirittura da utilizzare, e un grande bisogno di riforme da adottare. Con queste provviste e con intento riformatore, in grado di accompagnare il disegno di ripresa sancito dal Recovery, bisogna finanziare – conclude – le scuole di specializzazione per le figure professionali carenti, in attesa delle necessarie riforme nell’ordinamento universitario; finanziare la ricerca scientifica e le azioni relative nel campo della genetica medica, malattie rare e prevenzione; cancellare l’attesa nelle prestazioni sanitarie, ponendo una stretta regolamentazione tra prestazioni istituzionali e libero-professionali a pagamento”.