Il Consiglio Comunale di Monopoli ha approvato all’unanimità la variante urbanistica per la realizzazione del nuovo ospedale a servizio delle comunità di Fasnao e Monopoli e del cricondario.
Alle riunione hanno partecipato anche il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e il consigliere regionale Fabiano Amati.
“Sono venuto qui in questa aula – ha dichiarato il presidente Emiliano – nella consapevolezza che da soli non si va da nessuna parte. Tutti noi qui presenti viviamo nell’affannoso tentativo di servire il popolo italiano realizzando cose utili. Una fatica che ha bisogno di conforto, di risultati concreti, di positività. Per raggiungere questi risultati serve una squadra che lavori per il bene comune superando la complessità delle burocrazie e anche, a volte, le contraddizioni. L’investimento complessivo, di oltre 100 milioni di euro, per realizzare la nuova struttura ospedaliera per l’area Monopoli-Fasano – ha aggiunto Emiliano – dà il senso di uno sforzo corale di grande intelligenza e senso di responsabilità. Un lavoro appunto di squadra che ha unito amministratori anche di fronti contrapposti, per dar vita ad un modello sanitario più innovativo, leggero e che dimostri che anche al Sud possiamo puntare all’eccellenza. Essere qui nel più alto luogo istituzionale del territorio, è soprattutto per ringraziare i miei colleghi di lavoro quotidiano e per ribadire che possono contare su di me, così come io so di poter contare su di loro”.
“Con l’adozione della variante al PUG di Monopoli il nuovo ospedale Monopoli-Fasano ha superato una importantissima fase del suo iter. Ho come l’impressione che questa volta il futuro ci è passato sotto il naso e noi ce ne siamo accorti, ha dichiarato il consigliere regionale del Pd Fabiano Amati. Qualcuno ha detto che la variante corrisponde alla prima pietra virtuale. Questa è una bella formula, con il suo contenuto di verità. Ora però bisogna lavorare per la prima pietra materiale, ha aggiunto Amati. Il progetto era già realtà, così come i finanziamenti destinati, ma quando si imprime anche una modifica urbanistica significa che il tempo si sta avvicinando: si chiude la prima fase, quella cominciata cinque anni fa con la dotazione finanziaria e l’individuazione dell’area su cui sorgerà il nuovo plesso ospedaliero“.
Ora comincia la fase di predisposizione del cantiere che avrà il suo apice con l’aggiudicazione della gara d’appalto, che deve avvenire necessariamente entro quest’anno, pena la perdita del finanziamento.