OGGETTO: Sentenza del Consiglio di Stato, Sez. IV, n. 1460 del 12.03.2010 (Ricorso n. 888/2009 – A.T.I. C.C.C. – LEADRI c/ CIPE e Ministero dell’Economia e Finanze). Finanziamento relativo alla realizzazione della strada regionale n. 8. Diffida e messa in mora. Riscontro richiesta di elementi.
Con riferimento all’argomento indicato in oggetto, si riscontra la nota di codesto Ministero (Dipartimento per le Politiche di Sviluppo) prot. n.16883 U del 23.11.2010 per significare quanto segue.
Com’è noto con D. Lgs. n.112/98, Delibera CIPE n. 175/’99, D.P.C.M. del 12.9.2000 e Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 3.10.2002, venivano trasferiti alla Regione Puglia n° 65 interventi ex – Agensud, aventi le Convenzioni attive.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con il suindicato Decreto del 3.10.2002, quantificava in € 140.239.429 (comprensive delle spese di funzionamento pari all’1%) l’importo da trasferire alla Regione Puglia. Nell’art. 5 di detto Decreto Ministeriale veniva stabilito che: “Dagli importi da trasferire alle singole Regioni, di cui al precedente art. 4, saranno detratte le somme erogate dalla Cassa DD.PP., relative alle convenzioni inerenti a ciascuna Regione, dal 1° gennaio 2002 alla data del trasferimento in argomento”.
Il Settore Programmazione della Regione Puglia provvedeva a ritirare dalla sede di Roma della Cassa DD.PP. i fascicoli amm.vi relativi agli interventi di cui alla Gestione ex – Agensud e, con nota n° 234/PRG in data 29.1.2003, li trasmetteva al Settore ai LL.PP. (ora Servizio LL.PP.), in quanto preposto alla loro gestione amm.va.
In conseguenza di tale trasferimento, il Settore Ragioneria della Regione Puglia accertava in € 129.913.738,00 l’importo esatto da iscrivere in bilancio sul capitolo di entrata 2053405, pari alla differenza tra l’importo di € 140.239.429,00, di cui al predetto Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 3.10.2002, e le somme, pari a complessivi € 10.325.691,00, che la Cassa DD.PP. ha continuato ad erogare nei confronti dei vari Soggetti attuatori degli interventi dal 1° gennaio 2002 fino alla data del trasferimento in argomento, così come disposto nel succitato art. 5 del Decreto medesimo.
Va precisato da subito che, nel suddetto Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 3.10.2002, la Convenzione n. 266/88, relativa alla realizzazione della S.R. n.8, non era annoverata tra le Convenzioni attive, bensì tra quelle revocate.
Successivamente, Il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (C.I.P.E.), con deliberazione in data 20.12.2004 (registrata alla Corte dei Conti il 14.04.2005 e pubblicata sul G.U.R.I. – Serie generale – n.107 del 10.05.2005), disponeva – tra l’altro – di assegnare al Ministero dell’Economia e delle Finanze, a valere sulle disponibilità 2004 del Fondo per le aree sottoutilizzate, per le finalità di cui al D.Lgs. n.96/1993, le maggiori risorse da trasferire alla Regione Puglia in dipendenza della Convenzione ex Agensud n.266/88 (realizzazione della S.R. n,8), a seguito di decisioni del Consiglio di Stato.
Conseguentemente, il Direttore del Servizio Centrale di Segreteria del CIPE, con Decreto in data 22.04.2005, registrato alla Corte dei Conti in data 13.05.2005, determinava, nell’art.2 di detto provvedimento, in € 54.891.271 l’ammontare delle risorse finanziarie da trasferire alla Regione Puglia per la realizzazione dell’intervento di cui alla convenzione ex Agensud n.266/88 di che trattasi.
Nel secondo comma dell’ art. 2 di detto Decreto Direttoriale veniva altresì stabilito che, in dipendenza di tale ulteriore assegnazione, l’ammontare complessivo delle risorse finanziarie da trasferire alla Regione Puglia, indicato all’art.3 del Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 3.10.2002, si elevava da € 140.239.429 ad € 195.130.700.
In realtà, tenuto conto dei pagamenti effettuati dalla Cassa DD.PP. dal 1° gennaio 2002 fino alla data dell’effettivo trasferimento avvenuto a fine gennaio 2003, l’importo si elevava da € 129.913.738,00 ad € 184.805.009,00.
Premesso quanto sopra, si fa presente che lo Stato ha finora trasferito alla Regione Puglia, per portare a compimento gli interventi di cui alle Convenzioni ex Agensud in parola, risorse finanziarie ammontanti complessivamente ad € 153.093.949,04, erogate secondo le seguenti tranche annue:
€ 10.467.169,00 nell’es. fin. 2003 (suddivisa in due acconti il primo di € 7.651.238,00 e il secondo di € 2.815.931,00);
€ 15.130.923,00 nell’es. fin. 2004;
€ 38.160.000,00 nell’es. fin. 2005;
€ 60.424.577,00 nell’es. fin. 2006;
€ 28.911.280,04 nell’es. fin. 2008 (tale somma è stata assegnata con delibera CIPE n.4/2006);
a fronte delle risorse complessive da trasferire di € 184.805.009,00.
Da quanto sopra si deduce che le somme finora effettivamente trasferite alla Regione Puglia non ammontano ad € 163.419.640,00 come erroneamente affermato da codesto Ministero con la suindicata nota che si riscontra, bensì ad € 153.093.949,04, erogate secondo le modalità di cui innanzi.
Inoltre si è appreso, grazie alla nota prot. n. DIPE – 4636 – P del 30.10.2009 della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la Programmazione e il Coordinamento della Politica Economica (indirizzata al Presidente della Giunta Regionale presso i legali officiati dalla Regione Puglia per seguire la vicenda in questione, avv. Giovanni D’Innella e avv. Gaetano Di Muro), che, in relazione al suddetto ultimo accreditamento di € 28.911.280,04, la quota delle risorse ex Agensud da considerare riferita all’atteso finanziamento della S.R. n.8 di cui alla Convenzione n. 266/88 è pari ad € 23.180.211,00.
La differenza di € 5.731.069,04 (pari ad € 28.911.280,04 – € 23.180.211,00) costituisce il saldo spettante alla Regione Puglia riferito a tutte le altre Convenzioni ex Agensud (con esclusione della Convenzione n.266/88, la quale com’è noto è stata prima revocata e poi riammessa a finanziamento sub iudice) di cui alla succitata somma complessiva di € 129.913.738,00 a suo tempo iscritta nel bilancio regionale per portare a compimento gli interventi disciplinati da tali Convenzioni.
Pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, si evince che lo Stato deve ancora trasferire alla Regione Puglia la somma di € 31.711.060,00 (pari da € 184.805.009,00 – € 153.093.949,04), la quale di fatto costituisce il saldo della Convenzione ex Agensud n.266/88 (realizzazione della S.R.n.8).
In esito al quadro complessivo delle convenzioni ex Agensud trasferite ope legis alla Regione Puglia, si fa presente che la situazione attuale è la seguente.
Finora sono state definite e chiuse, dopo un complesso iter amministrativo, n. 40 Convenzioni, per le quali sono state utilizzate la maggior parte delle risorse trasferite per ciascuna di esse.
Le restanti Convenzioni attive si suddividono fra quelle i cui interventi sono in corso d’opera e quelle che non si riescono ancora a definire e chiudere perché presentano delle criticità.
Queste ultime si possono a loro volta suddividere essenzialmente in due tipologie di casi a) e b):
a) In tale casistica si annoverano gli interventi non portati a compimento dai Soggetti attuatori a causa di contenziosi di vario genere in corso. (A tale proposito si fa presente che il Servizio LL.PP. si sta da tempo attivando affinchè vengano rimosse le cause che non consentono il completamento delle opere);
b) In tale casistica, invece, si annoverano gli interventi ultimati ma che non si riescono a chiudere in via amministrativa, in quanto i Soggetti attuatori, nonostante i ripetuti formali richiami e messa in mora da parte del Servizio LL.PP., non hanno ancora prodotto la rendicontazione finale delle spese definitive sostenute per la loro realizzazione, unitamente alla relativa documentazione giustificativa di spesa.
Va da sé che le risorse trasferite per gli interventi in corso vengono man mano utilizzate per i pagamenti dei crediti maturati dai Soggetti attuatori, mentre le risorse trasferite per le Convenzioni non ancora chiuse devono rimanere a completa disposizione del Servizio LL.PP. per il completamento degli interventi rientranti nella casistica a) e per il pagamento delle rate di saldo per gli interventi rientranti nella casistica b), richiamando, a tale proposito, il punto 3 della delibera CIPE n.175 del 5.11.1999.
Non è quindi possibile, da parte del Servizio LL.PP., stornare tali risorse per la realizzazione della S.R. n.8, per non incorrere in gravi responsabilità giuridico-contabili.
Va altresì precisato che, allorquando tutte le Convenzioni ex Agensud trasferite saranno state chiuse, il Servizio Lavori Pubblici provvederà all’accertamento delle economie conseguite che resteranno a disposizione della Regione Puglia per essere riprogrammate sul territorio, così come disposto nel punto 6 della delibera CIPE n.175 del 5.11.1999.
Alla luce delle suindicate precisazioni, si richiamano integralmente i contenuti della formale istanza di accreditamento avanzata a tutti gli Organi in indirizzo dallo scrivente, giusta nota prot. n.66772 del 15.07.2010, e si invita codesto Ministero ad attivarsi affinchè venga accreditata alla Regione Puglia la somma residua di € 31.711.060,00 per la realizzazione della S.R. n.8, dando così esecuzione alla Decisione n.1460 del 26.01.2010 del Consiglio di Stato (Sezione Quarta) ed al fine di scongiurare le conseguenze connesse all’atto di diffida e messa in mora mosso dall’A.T.I. C.C.C. – LEADRI contro il CIPE e il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Si resta in attesa di ricevere l’accreditamento della suddetta somma di € 31.711.060,00, preavvertendo che, qualora detta somma non venga accreditata alla Regione Puglia entro 30 giorni dalla data di ricevimento della presente, lo scrivente darà mandato all’Avvocatura Regionale di proseguire nel giudizio di ottemperanza momentaneamente sospeso.
Al Ministro Fitto, che legge per conoscenza, chiedo cortesemente di farsi promotore di ogni autorevole iniziativa utile a conseguire in tempi brevissimi il risultato auspicato, considerando che di tale opera conosce perfettamente l’utilità, l’importanza e l’urgenza.
Con il mio saluto
L’ASSESSORE ALLE OO.PP. E PROT. CIVILE
(Avv. Fabiano AMATI)
IL DIRIGENTE DI SERVIZIO
(ing. Francesco BITETTO)
IL DIRIGENTE D’UFFICIO
(dott. Antonio LACATENA)
della Regione Puglia