Dati vaccinazione Puglia, Amati: “Vaccinato quasi il 60% dei pugliesi. Immunità di popolazione l’11 settembre 2021.”

“La percentuale dei pugliesi che hanno ricevuto almeno una dose è del 58,78% e con questo trend l’immunità di popolazione sarà raggiunta non prima dell’11 settembre 2021. Se acceleriamo durante le prossime settimane saremo nelle condizioni di anticipare alla fine di agosto il raggiungimento della copertura”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati, commentando i dati aggiornati alle ore 17:07.

Ieri, lunedì 28 giugno, sono state somministrate 43.903 dosi.
+26.822 rispetto a domenica 27,
+14.119 rispetto a sabato 26,
-3.926 rispetto a venerdì 25.
Ad oggi sono state consegnate 3.738.015 dosi di vaccini, delle quali sono state somministrate 3.492.485.
Nello specifico sono 2.323.672 le prime dosi e 1.168.813 le seconde dosi.
Risultano in giacenza 245.530 dosi.

Il punto sull’immunità.
La percentuale dei pugliesi che hanno ricevuto almeno una dose è del 58,78% (nella classifica nazionale in posizione numero 2 e sopra la media nazionale del 56,81%) mentre il 29,57% ha ricevuto anche la seconda dose (nella classifica nazionale nella posizione numero 8 e sopra la media nazionale del 28,68 %).
Con questo andamento raggiungeremo l’immunità, cioè l’80% della popolazione vaccinata con due dosi, l’11 settembre 2021.

l punto sull’utilizzo dei singoli vaccini.
VAXZEVRIA (ASTRAZENECA) dosi consegnate 790.959. Dosi somministrate 645.627. Giacenza 145.332. Il 58,26% dei vaccinati attende la seconda dose.
Ieri, lunedì 28 giugno, sono state somministrate 4.737 dosi di Vaxzevria (AstraZeneca), + 3.019 rispetto al giorno precedente.

PFIZER/BIONTECH dosi consegnate 2.471.202. Dosi somministrate 2.428.359. Giacenza 42.843. Il 44,33% dei vaccinati attende la seconda dose.
Ieri, lunedì 28 giugno, sono state somministrate 36.680 dosi di Pfizer/BioNTech, + 21.791 rispetto al giorno precedente.

MODERNA dosi consegnate 341.603. Dosi somministrate 316.566. Giacenza 25.037. Il 46,58 % dei vaccinati attende la seconda dose.
Ieri, lunedì 28 giugno, sono state somministrate 2.457 dosi di Moderna, + 1.986 rispetto al giorno precedente.

JANSSEN dosi consegnate 134.251. Dosi somministrate 101.933. Giacenza 32.318.
Ieri, lunedì 28 giugno, sono state somministrate 29 dosi di Janssen, +26 rispetto al giorno precedente.
Il punto sulla Puglia nel confronto con le altre regioni.
La Puglia è in terza posizione nella classifica generale nazionale: su 3.738.015 dosi consegnate, sono state somministrate 3.492.485, pari al 93,4%.

Il punto sulla Puglia nel confronto con le altre regioni per fasce d’età.
Terza per la fascia +90 (104,82%);
Quinta per fascia 80/89 (97,18%);
Prima per fascia 70/79 (92,98%).

Il punto sulla Puglia nel confronto con le altre regioni per fasce d’età e su entrambe le dosi.
Settima per la fascia 90+ (91,0%)
Settima per la fascia 80/89 (89,3%)
sedicesima per la fascia 70/79 (59,6%)

Il punto sull’obiettivo settimanale fissato dal Commissario straordinario, calcolato su un obiettivo nazionale di 500mila somministrazioni al giorno.
Nel periodo 22 giugno – 28 giugno 2021, in Puglia sono state somministrate 228.278 dosi, cioè 3.663 dosi in meno rispetto all’obiettivo fissato di 231.941.

Per tutti gli approfondimenti e per saperne di più sui dati in Puglia in tempo reale della campagna vaccinale con tutte le regioni a confronto visita il portale https://fabianoamati.it/covidreport

Piano casa, Amati: “Non più sostenibile incertezza determinata da Gelmini contro indicazioni di Franceschini. Proposta di proroga al 2022 per tagliare testa al toro”

“Sul Piano casa non si può più sostenere la situazione di incertezza determinata dal Ministro Gelmini nonostante il Ministro Franceschini abbia dato parere favorevole al ritiro dell’impugnazione da ben tre mesi. Perciò ho depositato una proposta di legge di proroga del Piano casa a tutto il 2022, nel testo già ritenuto legittimo dal Ministero della Cultura, così da tagliare la testa al toro, rassicurare cittadini e imprese, e occupare il tempo a lavorare piuttosto che a leggere le carte bollate”.

Lo comunica il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati, promotore di una proposta di legge di proroga del termine di validità del Piano casa, sottoscritta anche dal Consigliere regionale Filippo Caracciolo.

“La proposta di legge intende conseguire la proroga a tutto il 2022 del Piano casa, così da offrire con maggiore anticipo le certezze di quadro giuridico che i cittadini s’attendono e, contestualmente, risolvere una questione – allo stato irrisolta – di rapporti tra Regione Puglia e Ministero delle Regioni, che rischia di sfociare in giudizio di sleale collaborazione.
Infatti, con l’articolo 15 della Legge regionale n. 35/2020 era stata stabilita la proroga a tutto l’anno 2021 del Piano casa.
Questa disposizione fu dapprima osservata, con relativa proposta d’impugnazione, con nota del MIBACT del 10.2.2021; con successiva nota, sempre del MIBACT e indirizzata al Dipartimento degli Affari regionali, si prendeva atto dell’avvenuta presentazione di una proposta di legge per l’abrogazione dell’articolo 6, comma 2, lettera c-bis della Legge regionale n. 14 del 2009, cioè il motivo principale della proposta d’impugnazione dell’art. 15 della L.R. 35/2020, rinviando però a un impegno formale del Presidente della Giunta regionale per evitare la delibera d’impugnazione del Consiglio dei Ministri e ribadendo che “qualora la proposta di legge venga approvata dal Consiglio regionale, questo Ministero provvederà a richiedere la rinuncia all’impugnazione”.
Detto impegno formale non fu però assunto dal Presidente della Giunta regionale, per cui il Consiglio dei Ministri deliberò l’impugnazione dell’art. 15 della LR 35/2020.
Successivamente, il Consiglio regionale provvedeva ad approvare l’abrogazione dell’articolo 6, comma 2, lettera c-bis della Legge regionale n. 14 del 2009, con l’articolo 1 della LR 3/2021, mantenendo cioè l’impegno di leale collaborazione nei confronti del Governo nazionale, già rappresentato con la precedente nota del presidente del Consiglio regionale del 25.2.2021.
In virtù di tanto il Ministero della Cultura, mantenendo a sua volta l’impegno di leale collaborazione, in data 2.4.2021 proponeva al Dipartimento degli Affari regionali la rinuncia all’impugnativa nei confronti della legge di proroga al 2020.
Ad oggi, generando purtroppo problemi e incertezze nella esecuzione delle diposizioni impugnate e nuocendo all’obbligo di lealtà nei rapporti tra Stato e Regione, il Dipartimento degli Affari regionali non ha ancora proposto al Consiglio dei Ministri la delibera di rinuncia all’impugnazione.
Per evitare lungaggini e caricandoci di oneri risolutivi ulteriori, il tutto nella consapevolezza dell’unità dello Stato e comunque accordati con il punto di vista del Ministero della Cultura, abbiamo depositato – in anticipo rispetto al solito – una proposta di legge per prorogare al 31 dicembre 2022 il termine di validità del Piano casa, al fine di conseguire gli incrementi volumetrici consentiti dalla stessa legge.
Il motivo di tale proroga, osservato anche nella prospettiva dei ripetuti provvedimenti legislativi di proroga del termine sancito dal documento legislativo storico, consiste nell’assicurare i benefici delle disposizioni normative in discorso anche ai cittadini che per motivi congiunturali (per esempio la mancata disponibilità economica per intraprendere l’iniziativa edilizia) non siano stati nelle condizioni di avanzare la propria istanza progettuale, ai quali si aggiungono quelli che non hanno potuto usufruire dello strumento a causa dell’emergenza pandemica.
La proroga dei termini, anche per l’anno 2022, è peraltro accordata con la piena vigenza della fonte normativa statale che ha abilitato le Regioni a introdurre nel proprio ordinamento lo speciale strumento del Piano casa e cioè l’articolo 11 del Decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, e la successiva intesa della Conferenza unificata Stato-Regioni dell’1 aprile 2009; sicché, qualora il legislatore statale ritenesse cessate le ragioni straordinarie che giustificarono l’adozione del DL 112/2008, non avrebbe che da abrogarlo, così rendendo non più esperibile la strada delle proroghe regionali. Ma sino a quel momento mi pare ragionevole mantenere in vita questo straordinario strumento capace, assieme, di evitare il consumo di suolo, di ridurre i rischi di corruzione per eccesso di discrezionalità e favorire l’incremento del lavoro e dei piatti a tavola”.