Genoma Puglia, Amati: “Adesione altissima. 2.688 test su 3.115 neonati, per una percentuale dell’86%. Tra i punti nascita, primo posto per il punto nascita della Mater Dei”

Comunicato stampa del consigliere e assessore regionale Fabiano Amati.
«È altissima e in fase di crescita l’adesione al programma Genoma-Puglia da parte delle famiglie pugliesi. Nel periodo compreso tra il 17 aprile e l’11 giugno 2025, su 3.115 neonati in Puglia hanno aderito al programma 2.688 genitori, pari a una percentuale media dell’86%.

Nello stesso periodo, per quanto riguarda il test per la SMA, non si sono registrati rifiuti, con un’adesione del 100%.

Sono dati estremamente confortanti, e si ritiene che – una volta superata la fase di assestamento – anche per il programma Genoma si potrà raggiungere la stessa percentuale di adesione del test per la SMA. Questi numeri non sono solo statistiche, ovviamente, ma rappresentano vite umane da salvare o mantenere in salute grazie alla diagnosi precoce di malattie o alla tempestiva individuazione di mutazioni genetiche. Pensate com’è importante sapere che i propri figli non sono affetti da alcuna malattia o condizione patologica, oppure che una malattia, se presente, possa essere tenuta sotto controllo, evitando conseguenze gravi.
Ringrazio sempre per l’impegno pionieristico e innovativo dell’Unità operativa di Genetica medica dell’ospedale Di Venere di Bari.
Di seguito, i dati di adesione registrati nei singoli punti nascita della Puglia:

– Bari – Casa di cura Mater Dei – neonati 198, aderenti al test 195, per una percentuale del 98,48%

– Ospedale Castellaneta – neonati 46, aderenti al test 45, per una percentuale del 97,83%;

– Ospedale Andria – neonati 83, aderenti al test 81, per una percentuale del 97,59%;

– Bari – Di Venere – neonati 289, aderenti al test 282, per una percentuale del 97,58%;

– Ospedale Monopoli – neonati 77, aderenti al test 75, per una percentuale del 97,40%;

– Tricase – G. Panico – neonati 148, aderenti al test 144, per una percentuale del 97,30%;

– Ospedale Bisceglie – neonati 63, aderenti al test 61, per una percentuale del 96,83%;

– Acquaviva – Miulli – neonati 219, aderenti al test 209, per una percentuale del 95,43%;

– Brindisi – Perrino – neonati 179, aderenti al test 170, per una percentuale del 94,97%;

– Ospedale Corato – neonati 76, aderenti al test 72, per una percentuale del 94,74%;

– Taranto – SS. Annunziata – neonati 217, aderenti al test 204, per una percentuale del 94,01%;

– Foggia – Ospedali Riuniti – neonati 264, aderenti al test 241, per una percentuale del 91,29%;

– Ospedale Galatina – neonati 68, aderenti al test 62, per una percentuale del 91,18%;

– Ospedale Cerignola – neonati 66, aderenti al test 60, per una percentuale del 90,91%;

– Ospedale Altamura – neonati 75, aderenti al test 68, per una percentuale del 90,67%;

– Bari – San Paolo – neonati 87, aderenti al test 78, per una percentuale del 89,66%;

– Lecce – Vito Fazzi – neonati 239, aderenti al test 212, per una percentuale del 88,70%;

– Ospedale Gallipoli – neonati 65, aderenti al test 57, per una percentuale del 87,69%;

– Barletta – Mons. R. Dimiccoli – neonati 69, aderenti al test 60, per una percentuale del 86,96%;

– Ospedale Scorrano – neonati 78, aderenti al test 65, per una percentuale del 83,33%;

– San Giovanni Rotondo – Casa Sollievo – neonati 113, aderenti al test 70, per una percentuale del 61,95%;

– Bari – Policlinico – neonati 187, aderenti al test 98, per una percentuale del 52,41%;

– Ospedale Martina Franca – neonati 96, aderenti al test 41, per una percentuale del 42,71%;

– Ospedale San Severo – neonati 113, aderenti al test 38, per una percentuale del 33,63%.

Monitoraggio spesa, Amati: “Individuati risparmi utili a liberare l’extragettito (47 milioni) usato per coprire il deficit sanitario 2024 e a ripristinare i bilanci 2026-2027. Presto il DDL per variazione e assestamento”

Comunicato stampa dell’Assessore regionale al Bilancio Fabiano Amati.

«Stiamo completando l’attività di monitoraggio della spesa e ritengo di poter affermare che abbiamo individuato notevoli risparmi nel bilancio 2025, utili a liberare le risorse dell’extragettito – pari a 47 milioni di euro – utilizzate per la copertura del disavanzo sanitario 2024, e a ripristinare, di conseguenza, le previsioni del bilancio pluriennale 2026-2027, così come approvate lo scorso dicembre.
La proposta del presidente Emiliano, approvata con legge dal Consiglio regionale, di avviare una procedura straordinaria di monitoraggio della spesa, sta producendo gli effetti sperati. Per questo desidero ringraziare tutti i colleghi che hanno avuto fiducia nell’attività dell’Assessorato al Bilancio.
Alla luce di questi risultati, stiamo predisponendo un disegno di legge di variazione e assestamento di bilancio, che sarà portato all’attenzione del Consiglio regionale nelle prossime settimane.
Sempre con l’obiettivo di garantire, per i prossimi anni, un bilancio regionale solido e privo di criticità – evitando, ad esempio, l’introduzione di addizionali tributarie – è fondamentale mantenere alta l’attenzione sul monitoraggio della spesa sanitaria per l’anno in corso, così da limitare al massimo eventuali necessità di copertura del disavanzo.
È vero: sul disavanzo sanitario incidono molteplici fattori riconducibili a politiche di competenza del Governo nazionale. Ma ciò non può esimerci dall’applicarci con rigore sulle dinamiche che rientrano nella nostra sfera d’influenza e in quella dei manager delle aziende sanitarie.
In generale, ritengo che la cura quotidiana dei conti, unita al rispetto – direi sacro – per le tasse pagate dai cittadini, siano in grado di generare buone sorprese sul fronte dei risparmi, offrendo quindi la possibilità di ampliare le politiche pubbliche, così da renderle coerenti con il mondo nuovo e con le sue necessità emergenti.
Ringrazio tutti i dipartimenti della Regione, compresa la Segreteria generale del Consiglio regionale, e tutte le agenzie e gli enti strumentali, per la responsabile collaborazione dimostrata nel garantire il raggiungimento degli obiettivi, anche in vista dell’eredità da consegnare alla prossima legislatura.
Un ringraziamento particolare va al direttore del Dipartimento Bilancio, Angelosante Albanese, alle dirigenti Regina Stolfa (Bilancio), Luisa Bavaro (Certificazione crediti), Eleonora De Giorgi (Controllo agenzie), e alle funzionarie Manuela Greco e Marika Franchini.»

Riabilitazione Ceglie, Amati: “Problemi nuova corsia risolti. Ma non si possono attendere i miei sopralluoghi per intervenire”

«Al termine del sopralluogo di questa mattina, posso dire che nel Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica, in particolare nella nuova corsia per codici 56, sono stati risolti i problemi di condizionamento d’aria e privacy, mentre si è in attesa del montaggio dei televisori, smontati e trasportati nelle altre corsie dal vecchio gestore per sostituire quelli non più funzionanti.»

Lo comunica il consigliere e assessore regionale Fabiano Amati.

«Permangono invece» – aggiunge – «una serie di problematiche, eredità del passato, su cui è indispensabile intervenire senza attendere i miei sopralluoghi come innesco. La corsia cod. 75 è oggi occupata al 50% ed è in attesa del ripristino tecnologico per essere attivabile a pieno regime. Lo stesso vale per la piscina riabilitativa, unica infrastruttura pubblica del genere: da mesi è inattiva per un pezzo mancante. Ho chiesto oggi di conoscere, in via ultimativa, la data di riattivazione.»

«Anche la manutenzione esterna presenta problemi,» – prosegue Amati – «esattamente come con la vecchia gestione, con aree verdi abbandonate e in attesa di un intervento di taglio dell’erba. E infine, tema cruciale: neurologi e fisiatri. Abbiamo lunghe liste d’attesa in tutta la Regione, mentre a Ceglie ci sono posti vuoti. È urgente che la burocrazia regionale si attivi per affermare con chiarezza che il Centro di Ceglie è un presidio regionale, non provinciale, e quindi si adoperi per coprire i posti vacanti di neurologi e fisiatri, restituendo piena funzionalità a un centro strategico per la riabilitazione pugliese.»

«Io continuerò a fare ciò che ho sempre fatto» – conclude Amati – «ma vorrei dimettermi dal ruolo di condizione necessaria affinché qualcosa si muova. L’assistenza pubblica deve camminare da sola, con efficienza, prontezza e senso del dovere.»

Centro riabilitazione Ceglie, Amati: “Non sono più solo. Dopo aver smaltito la condizione orfana di Angelucci, anche Caroli si occupa di questo problema”

Comunicato stampa del consigliere regionale Fabiano Amati.

“Sul Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica non sono più solo. Dopo aver superato la condizione di “orfano” della gestione Angelucci, anche il collega Caroli ha cominciato a occuparsi dei malati e del miglioramento dell’assistenza sanitaria.
È vero: ieri, di domenica, siamo stati impegnati a risolvere il problema dell’aria condizionata nella nuova corsia della struttura, aperta solo pochi giorni fa, e in queste ore ho preteso che venissero risolti anche gli altri problemi.
È importante tuttavia ricordare che le carenze strutturali e organizzative non sono nate con il passaggio alla gestione pubblica, ma esistevano in modo molto più grave sotto la gestione privata della Fondazione San Raffaele, alla quale per anni la ASL ha corrisposto rette sanitarie non propriamente allineate con le regole, oggetto di una denuncia alla Procura della Repubblica.
Se oggi alcuni ambienti risultano non pienamente adeguati agli standard attesi, è perché non lo erano nemmeno prima, come documentato da sopralluoghi e verifiche amministrative che hanno ulteriormente motivato l’avvio della presa in carico pubblica.
La differenza è che oggi si sta intervenendo, in modo trasparente e progressivo, per riportare alla piena funzionalità una struttura che, fino a pochi mesi fa, era soggetta a criticità tollerate in virtù di un rapporto mantenuto in vita senza alcuna gara, per ben 24 anni.
La riapertura della corsia oggetto di intervento è avvenuta a seguito di lavori urgenti di adeguamento e rappresenta solo una fase transitoria in un percorso più ampio e complesso di rilancio del presidio pubblico.
Sono già intervenuto nei confronti della ASL per verificare ogni criticità e completare tempestivamente gli allestimenti accessori — tende, sedute, comfort ambientale — in modo da garantire le migliori condizioni possibili per degenti e familiari. Ogni eventuale disservizio sarà oggetto di denuncia diretta e immediata.
Tuttavia, è necessario evitare di strumentalizzare situazioni delicate per finalità politiche, dimenticando che la dignità del paziente andava tutelata anche quando la gestione era privata, e che oggi le istituzioni si sono assunte l’onere e l’impegno di migliorare ciò che prima veniva solo finanziato.
Rimane ferma l’intenzione della ASL e della Regione di rendere il Centro di Ceglie Messapica un punto di eccellenza per la riabilitazione pubblica in Puglia. E questo richiede serietà, continuità amministrativa e rispetto per la verità”.

L’apertura del nuovo ospedale Monopoli Fasano

Ecco la Data … 26 luglio 2025.

È la data del nuovo ospedale Monopoli-Fasano.
La Data, con la D maiuscola. La Data dell’inaugurazione.
Da quel giorno l’edificio completato e arredato aprirà le sue porte e le unità operative inizieranno a lasciare il vecchio ospedale.
Non serve dire molto di più. Perché troppi pensieri ci attraversano. Ricordi, battaglie, attese, errori, speranze.
Avremo tempo per raccontarli. Forse non riusciremo mai a raccontarli tutti, perché a un progetto che vale più di una vita non è sufficiente una sola vita per raccontarlo. Ma racconteremo, però, ciò che basta per non dimenticare.
Ora mettiamoci a vivere l’attesa. Sempre con molta attenzione e prudenza, guardando a quella Data come l’inizio del compimento.
Da lì, speriamo, verrà infatti l’altra data, fine 2025. Quando finalmente potremo dire che quell’ospedale non sarà più “nuovo”, ma semplicemente l’Ospedale. Quello in funzione.

Fabiano Amati 

Qui il comunicato del Presidente Michele Emiliano che annuncia la data >> https://tinyurl.com/nwurz5wv

Raddoppio TAP, Amati: “Giusta decisione del ministero su mancanza impatto ambientale. Ora le compensazioni da concentrazione territoriali”

«La decisione del Ministero dell’Ambiente di non sottoporre il raddoppio del gasdotto TAP alla Valutazione di Impatto Ambientale è giusta e fondata: non ci sono impatti ambientali significativamente negativi, come confermato dagli atti. Ma proprio perché la Puglia continuerà a ospitare un’infrastruttura strategica per l’Italia e l’Europa, con una evidente concentrazione territoriale di impianti energetici, abbiamo diritto a compensazioni economiche commisurate al potenziamento, così come previsto dalla legge regionale vigente e dalla sentenza della Corte costituzionale.»

Così il Consigliere e Assessore regionale al Bilancio Fabiano Amati commenta il decreto ministeriale che esclude la procedura di VIA per il progetto di potenziamento del terminale di ricezione TAP a Melendugno, grazie al quale la capacità di trasporto del gas passerà da 10 a 20 miliardi di metri cubi annui.

«Il raddoppio — prosegue Amati — prevede nuove opere, tra cui edifici tecnici e modifiche all’attuale linea di derivazione. Si tratta di lavori confinati nel perimetro già destinato, senza ulteriori interferenze con il paesaggio o l’ambiente. Ecco perché la decisione del ministero è tecnicamente inattaccabile, così come lo erano tutte le decisioni degli anni scorsi, purtroppo ostacolate da clamorose proteste di piazza, incapaci di cogliere l’opportunità strategica dell’infrastruttura e rinunciando alle compensazioni da concentrazione territoriale, oltre che a quelle ambientali.

Ma proprio perché qui si concentra una funzione essenziale per l’indipendenza energetica nazionale, il Consiglio regionale ha approvato una legge che impone l’obbligo di corrispondere compensazioni da destinare a sconti in bolletta, determinate in misura ragionevole — cioè sugli utili — e quindi senza rappresentare alterazioni tariffarie né tantomeno dazi. Il tutto nella misura massima del 3%.»

«La Regione Puglia — conclude Amati — si è dimostrata all’avanguardia nel recepimento della legge Marzano, che attribuisce alle Regioni la facoltà di stabilire compensazioni da concentrazione territoriale, ben distinte da quelle ambientali e dunque del tutto indipendenti dal procedimento di valutazione ambientale. Certo, se questo spirito fosse stato assunto anche nella prima fase di realizzazione del gasdotto, quando TAP sarebbe stata disposta a riconoscere qualsiasi cifra pur di realizzare l’infrastruttura, oggi staremmo parlando di compensazioni su 20 miliardi di metri cubi e non soltanto su 10. Ma è andata così, purtroppo, e per capirlo abbiamo dovuto affrontare una grave crisi energetica causata dalla nostra dipendenza dal gas russo, utilizzata da Putin anche per osare l’aggressione bellica contro l’Ucraina.»

Domani Amati a San Vito dei Normanni: l’intelligenza artificiale spiegata agli studenti

Fabiano Amati, consigliere e assessore al Bilancio della Regione Puglia, domani, venerdì 6 giugno, sarà al Secondo Istituto Comprensivo di San Vito dei Normanni per un incontro con le classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado, dedicato al tema dell’intelligenza artificiale e al suo impatto sulla società.

L’iniziativa, dal titolo “Artificial Intelligence. Evoluzione e rivoluzione: la nuova vita dell’uomo”, si terrà presso l’Auditorium dell’istituto alle 10.30 e affronterà le principali sfide legate all’innovazione tecnologica, al ruolo della conoscenza scientifica e alla responsabilità individuale e collettiva.

Interverranno, insieme ad Amati, Rosalinda Giannotti, ingegnere elettronico, e la dirigente scolastica Maria Conserva, che modererà l’incontro.

“L’AI non è un mistero, né una minaccia, ma uno strumento che impone scelte culturali e politiche” afferma Amati in vista dell’incontro.

L’IA, una scuola di giudizio per leader e partiti – Il mio articolo su Corriere del Mezzogiorno

L’intelligenza artificiale (IA) sta per entrare in politica, riformando i partiti e i loro leader.

Niente più giochi di parole: tra poco si giocherà con i dati, alla portata di tutti. Tutti potranno giudicare, con un clic, la verità e la bugia.
Non si potranno dire più schiocchezze e non ci saranno leader eletti per aver detto la migliore schiocchezza, o per aver eccitato il consenso su opinioni prive di realismo,
L’IA sarà ritenuta attendibile perché non chiederà voti ma pretenderà coerenza.
È il probabile addio ai leader che non sanno nulla, che eccitando le paure sulla base di un “secondo me” che esiste solo nella loro mente.
Sta per arrivare il clic che giudica, senza avere simpatia.
E chi non sarà vero, sarà fuori.

Questo e altro nel mio articolo “L’IA, una scuola di giudizio per leader e partiti”, pubblicato oggi sul Corriere del Mezzogiorno.