Legge elettorale e sindaci, Amati e Paolicelli: “Bene commissione. Ora in Aula”

Comunicato dei consiglieri regionali Fabiano Amati e Francesco Paolicelli.

“Il voto in VII Commissione ci fa ben sperare sull’approvazione della nostra proposta di legge per abrogare la così detta norma anti sindaci. È vero che non si è raggiunto il quorum per ritenere il voto favorevole (quasi sempre impossibile per le regole della VII Commissione), ma l’assenza di voti contrari dimostra la volontà di conseguire il risultato, assegnando all’Aula la possibilità di decidere al più presto e senza attendere la sentenza della Corte costituzionale.
“La vita politica è fatta anche di sana competizione e ridurla in misura maggiore al ragionevole, lascia spazio a interpretazioni infondate non molto lusinghiere sulle intenzioni dei Consiglieri regionali, ossia di estromettere i sindaci, magari per timore, dalla competizione elettorale.”

Centro riabilitazione Ceglie, Amati: “Non sono più solo. Dopo aver smaltito la condizione orfana di Angelucci, anche Caroli si occupa di questo problema”

Comunicato stampa del consigliere regionale Fabiano Amati.

“Sul Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica non sono più solo. Dopo aver superato la condizione di “orfano” della gestione Angelucci, anche il collega Caroli ha cominciato a occuparsi dei malati e del miglioramento dell’assistenza sanitaria.
È vero: ieri, di domenica, siamo stati impegnati a risolvere il problema dell’aria condizionata nella nuova corsia della struttura, aperta solo pochi giorni fa, e in queste ore ho preteso che venissero risolti anche gli altri problemi.
È importante tuttavia ricordare che le carenze strutturali e organizzative non sono nate con il passaggio alla gestione pubblica, ma esistevano in modo molto più grave sotto la gestione privata della Fondazione San Raffaele, alla quale per anni la ASL ha corrisposto rette sanitarie non propriamente allineate con le regole, oggetto di una denuncia alla Procura della Repubblica.
Se oggi alcuni ambienti risultano non pienamente adeguati agli standard attesi, è perché non lo erano nemmeno prima, come documentato da sopralluoghi e verifiche amministrative che hanno ulteriormente motivato l’avvio della presa in carico pubblica.
La differenza è che oggi si sta intervenendo, in modo trasparente e progressivo, per riportare alla piena funzionalità una struttura che, fino a pochi mesi fa, era soggetta a criticità tollerate in virtù di un rapporto mantenuto in vita senza alcuna gara, per ben 24 anni.
La riapertura della corsia oggetto di intervento è avvenuta a seguito di lavori urgenti di adeguamento e rappresenta solo una fase transitoria in un percorso più ampio e complesso di rilancio del presidio pubblico.
Sono già intervenuto nei confronti della ASL per verificare ogni criticità e completare tempestivamente gli allestimenti accessori — tende, sedute, comfort ambientale — in modo da garantire le migliori condizioni possibili per degenti e familiari. Ogni eventuale disservizio sarà oggetto di denuncia diretta e immediata.
Tuttavia, è necessario evitare di strumentalizzare situazioni delicate per finalità politiche, dimenticando che la dignità del paziente andava tutelata anche quando la gestione era privata, e che oggi le istituzioni si sono assunte l’onere e l’impegno di migliorare ciò che prima veniva solo finanziato.
Rimane ferma l’intenzione della ASL e della Regione di rendere il Centro di Ceglie Messapica un punto di eccellenza per la riabilitazione pubblica in Puglia. E questo richiede serietà, continuità amministrativa e rispetto per la verità”.

L’apertura del nuovo ospedale Monopoli Fasano

Ecco la Data … 26 luglio 2025.

È la data del nuovo ospedale Monopoli-Fasano.
La Data, con la D maiuscola. La Data dell’inaugurazione.
Da quel giorno l’edificio completato e arredato aprirà le sue porte e le unità operative inizieranno a lasciare il vecchio ospedale.
Non serve dire molto di più. Perché troppi pensieri ci attraversano. Ricordi, battaglie, attese, errori, speranze.
Avremo tempo per raccontarli. Forse non riusciremo mai a raccontarli tutti, perché a un progetto che vale più di una vita non è sufficiente una sola vita per raccontarlo. Ma racconteremo, però, ciò che basta per non dimenticare.
Ora mettiamoci a vivere l’attesa. Sempre con molta attenzione e prudenza, guardando a quella Data come l’inizio del compimento.
Da lì, speriamo, verrà infatti l’altra data, fine 2025. Quando finalmente potremo dire che quell’ospedale non sarà più “nuovo”, ma semplicemente l’Ospedale. Quello in funzione.

Fabiano Amati 

Qui il comunicato del Presidente Michele Emiliano che annuncia la data >> https://tinyurl.com/nwurz5wv

Raddoppio TAP, Amati: “Giusta decisione del ministero su mancanza impatto ambientale. Ora le compensazioni da concentrazione territoriali”

«La decisione del Ministero dell’Ambiente di non sottoporre il raddoppio del gasdotto TAP alla Valutazione di Impatto Ambientale è giusta e fondata: non ci sono impatti ambientali significativamente negativi, come confermato dagli atti. Ma proprio perché la Puglia continuerà a ospitare un’infrastruttura strategica per l’Italia e l’Europa, con una evidente concentrazione territoriale di impianti energetici, abbiamo diritto a compensazioni economiche commisurate al potenziamento, così come previsto dalla legge regionale vigente e dalla sentenza della Corte costituzionale.»

Così il Consigliere e Assessore regionale al Bilancio Fabiano Amati commenta il decreto ministeriale che esclude la procedura di VIA per il progetto di potenziamento del terminale di ricezione TAP a Melendugno, grazie al quale la capacità di trasporto del gas passerà da 10 a 20 miliardi di metri cubi annui.

«Il raddoppio — prosegue Amati — prevede nuove opere, tra cui edifici tecnici e modifiche all’attuale linea di derivazione. Si tratta di lavori confinati nel perimetro già destinato, senza ulteriori interferenze con il paesaggio o l’ambiente. Ecco perché la decisione del ministero è tecnicamente inattaccabile, così come lo erano tutte le decisioni degli anni scorsi, purtroppo ostacolate da clamorose proteste di piazza, incapaci di cogliere l’opportunità strategica dell’infrastruttura e rinunciando alle compensazioni da concentrazione territoriale, oltre che a quelle ambientali.

Ma proprio perché qui si concentra una funzione essenziale per l’indipendenza energetica nazionale, il Consiglio regionale ha approvato una legge che impone l’obbligo di corrispondere compensazioni da destinare a sconti in bolletta, determinate in misura ragionevole — cioè sugli utili — e quindi senza rappresentare alterazioni tariffarie né tantomeno dazi. Il tutto nella misura massima del 3%.»

«La Regione Puglia — conclude Amati — si è dimostrata all’avanguardia nel recepimento della legge Marzano, che attribuisce alle Regioni la facoltà di stabilire compensazioni da concentrazione territoriale, ben distinte da quelle ambientali e dunque del tutto indipendenti dal procedimento di valutazione ambientale. Certo, se questo spirito fosse stato assunto anche nella prima fase di realizzazione del gasdotto, quando TAP sarebbe stata disposta a riconoscere qualsiasi cifra pur di realizzare l’infrastruttura, oggi staremmo parlando di compensazioni su 20 miliardi di metri cubi e non soltanto su 10. Ma è andata così, purtroppo, e per capirlo abbiamo dovuto affrontare una grave crisi energetica causata dalla nostra dipendenza dal gas russo, utilizzata da Putin anche per osare l’aggressione bellica contro l’Ucraina.»

Torre Rossa BR, Amati: “Urbanizzazioni e contributo SNAM. Serve uno scatto in avanti. Agosto può essere il momento decisivo”

Comunicato stampa del consigliere e assessore regionale Fabiano Amati.

“La vicenda delle urbanizzazioni nella contrada Torre Rossa di Brindisi, da realizzare con il contributo promesso da SNAM, procede ancora con una certa lentezza rispetto agli impegni assunti nel luglio 2023.
Nel corso del tempo sono emerse alcune giustificazioni, riferite anche dal rappresentante dell’amministrazione comunale. Tuttavia, amministrare significa dare termini che sappiano prevedere gli ostacoli e fissare tempi che tengano conto anche delle difficoltà fisiologiche di ogni procedura. Non prevedere i tempi non è una giustificazione.
In Commissione è intervenuto il dirigente dei Lavori pubblici del Comune di Brindisi, Fabio Lacinio, spiegando che è in attesa di una delibera della Giunta comunale, la cui adozione è prevista tra oggi e domani, per disporre la dotazione finanziaria utile alla sottoscrizione del contratto con il professionista incaricato della progettazione.
Da quel momento, il tecnico incaricato avrà 40 giorni per consegnare il progetto, che sarà sottoposto – nei successivi 60 giorni – ai pareri degli enti competenti. L’obiettivo è arrivare, verosimilmente prima della pausa estiva, all’approvazione del progetto esecutivo da parte della Giunta, così da poter avviare la gara d’appalto.
Mi auguro che già da ora l’amministrazione comunale possa riprendere i contatti con SNAM per confermare e finalizzare il contributo, così da garantire tempi certi e un’accelerazione efficace. È importante dare risposte concrete ai cittadini e mantenere fede agli impegni assunti.”

Centro di Riabilitazione di Ceglie. Amati: “Abbiamo vinto! La Corte Costituzionale boccia il Governo Meloni e le pretese della famiglia Angelucci. Una decisione commovente, dedicata a chi ha sofferto e a chi ha avuto il coraggio di non mollare.”

Comunicato del consigliere e Assessore regionale Fabiano Amati

«Abbiamo vinto! La Corte costituzionale ha respinto l’impugnativa del Governo Meloni contro la legge regionale per il Centro pubblico di Riabilitazione di Ceglie Messapica. Una sentenza limpida, che sconfessa ogni pretesa della famiglia Angelucci e riafferma un principio elementare: la salute non è merce, e i luoghi della cura appartengono ai cittadini, non alle procedure opache e alle confidenze con gli operatori economici privati.
Abbiamo lottato in solitudine, spesso nel silenzio. Ricordo i giorni in cui era difficile persino farsi vedere accanto a me.
Oggi la giustizia ha parlato. E voglio dedicare questa decisione a Mattia, che mi ha fatto conoscere il problema, e a tutti i pazienti che hanno sofferto, alle famiglie che hanno atteso con dignità e dolore, e ai dipendenti e sindacalisti che, nelle giornate afose di luglio e agosto, erano accanto a me, nonostante sembrasse che li stessi portando in un rischiosissimo vicolo cieco, e a tutte le persone che mi vogliono bene e che in quei giorni temevano per me. A loro va il mio abbraccio commosso e riconoscente.
Il Centro di Riabilitazione di Ceglie potrà continuare il suo cammino come struttura regionale interamente pubblica, generando risparmi per la Regione e restituendo dignità al servizio sanitario pubblico.
La Corte costituzionale ha demolito punto per punto le obiezioni del Governo: nessun aumento di spesa, nessuna violazione dei piani di rientro, nessuna forzatura programmatoria. Solo un atto di giustizia. L’unico appunto riguarda una formula tecnica sulle assunzioni, che correggeremo subito, per rispetto dei principi costituzionali.
Ringrazio il Presidente Michele Emiliano, che non ha fatto mancare il suo sostegno in questa enorme battaglia, e la maggior parte dei colleghi Consiglieri regionali che offrirono il loro voto alla causa.
Ringrazio, mettendone in evidenza la notevole cultura giuridica, l’Avvocatura regionale, a cominciare dalla Coordinatrice Rossana Lanza e gli avvocati di causa Isabella Fornelli e Paolo Scagliola.
Ringrazio con tutto il cuore i dirigenti e i funzionari che con me hanno sofferto e resistito a un’aggressività senza pari. Li cito uno per uno: Vito Montanaro, Mauro Nicastro, Antonella Caroli, Elena Memeo, Emanuele Carbonara e Daniela Pizzuto».

Vaccino anti HPV, Amati: “Una notizia meravigliosa. E’ costituzionale l’obbligo informativo per l’iscrizione a scuola nella fascia 11 25 anni. Primi e unici in Italia. Così si combattono i tumori”

Comunicato stampa del Consigliere e assessore regionale Fabiano Amati, promotore e primo firmatario dell’obbligo d’informazione vaccinale.

“Una notizia meravigliosa. È costituzionale la
legge pugliese per combattere il Papilloma virus: lo ha stabilito oggi la Corte costituzionale, decidendo il ricorso presentato dal Governo nazionale.
Si tratta di una strategia d’urto per conseguire la più ampia vaccinazione contro il Papilloma virus umano.
Siamo i primi e ancora gli unici in Italia e spero che il Governo nazionale ci imiti con una legge statale, piuttosto che ostacolarci com’è avvenuto in questo caso.
Una strategia d’urto mai utilizzata in Italia, poiché subordina a un colloquio informativo finalizzato alla vaccinazione anti-HPV l’iscrizione a scuola dei ragazzi da 11 a 25 anni, in buona sostanza l’introduzione del concetto di dissenso informato.
Si tratta di una legge finalizzata a rendere la rete informativa a maglie strettissime, cosi da ridurre i non vaccinati alla sola percentuale di ragazzi e famiglie che scelgono il rifiuto in piena consapevolezza.
Per rendere dunque capillare il dovere d’informazione a carico delle autorità sanitarie e scolastiche sull’utilità della vaccinazione anti papilloma virus umano, così da debellare le infezioni e prevenire le relative conseguenze cancerose, nell’esclusivo interesse dei giovani pugliesi a una vita di relazione quanto più libera e affidabile, è stabilito che l’iscrizione ai percorsi d’istruzione previsti nella fascia d’età 11-25 anni, compreso quello universitario, è subordinata alla presentazione di documentazione, già in possesso degli interessati, in grado di certificare l’avvenuta vaccinazione anti-HPV (quindi nessun aggravio per le strutture di certificazione), ovvero un certificato rilasciato dai centri vaccinali delle ASL di riferimento, attestante – a scelta degli interessati – la somministrazione, l’avvio del programma di somministrazione oppure il rifiuto alla somministrazione del vaccino. Non è dunque previsto un obbligo vaccinale, ovviamente, ma il dissenso informato, ossia l’attestazione di una scelta, finalizzata solo ed esclusivamente al diritto di essere informati dei ragazzi. Quale ulteriore prova che si tratti del diritto dei ragazzi (e famiglie) a essere informati, vi è l’ulteriore previsione di un’attestazione – alternativa alle prime tre ipotesi (somministrazione/avvio programma di somministrazione/rifiuto della somministrazione) – limitata al mero riferimento sull’’avvenuto espletamento del colloquio informativo sui benefici della vaccinazione, senza dunque dover costringere gli interessati a prendere implicitamente posizione.
È immensa la mia gratitudine per tutti i colleghi Consiglieri regionali che approvarono la proposta di legge, per i dirigenti e funzionari del Consiglio regionale e per l’Avvocato coordinatore Rossana Lanza e l’avvocato di causa Libera Valla”.

Parità di genere, Amati: “Riforma annacquata. Il mio NO in dissenso dal PD. Intervenga Schlein”

Comunicato stampa del consigliere e assessore regionale Fabiano Amati

“In Commissione avevamo approvato un testo chiaro e coraggioso: cancellazione delle liste che non rispettano un principio di equilibrio di genere nella loro composizione. In Aula, invece, è passata una versione annacquata, che non prevede la sanzione dell’inammissibilità delle liste per chi viola il principio d’equilibrio tra generi, ma si limita a riproporre una semplice sanzione e norme già esistenti, come la doppia preferenza di genere, introdotta dal Governo Conte col decreto legge n. 86 del 31 luglio 2020, convertito con la legge n. 98 del 7 agosto 2020, e valevole anche per le prossime elezioni regionali.
Per questo ho votato NO, in dissenso dalla posizione assunta dal mio partito, il Partito Democratico, nonostante la proposta originaria – quella che prevedeva l’inammissibilità delle liste – fosse stata presentata dalla stimata collega del PD Lucia Parchitelli e da me convintamente sostenuta in Commissione.
Mi auguro ora un intervento della segretaria nazionale Elly Schlein, per ripristinare in Aula il testo originariamente proposto. Senza una sanzione chiara, come l’inammissibilità delle liste non conformi, la parità di genere resta uno slogan, buono per i convegni, i sit-in e le mozioni congressuali, ma privo di reale efficacia. E questo non è tollerabile.”

Fasano, Grave degli appestati, Amati: “ Il teschio ritrovato nel 2021 è di un uomo di 40-50 anni. Ora stabilire se morì della peste del 1690-91”

Comunicato stampa del consigliere e assessore regionale Fabiano Amati.

“Il teschio rinvenuto nel sito Grave degli appestati nel 2021 a Fasano è di un uomo. È quanto emerso dalla prima analisi e riferito nel corso dell’audizione in VII Commissione della Dirigente della Sezione Tutela e Valorizzazione dei Patrimoni Culturali della Regione Puglia, Adele Candela.
Dai primi risultati emersi il sito è stato classificato come giacitura secondaria, ovvero di minore rilevanza rispetto a una fossa comune, anche se le fonti storiche confermano la presenza di un seppellimento collettivo di vittime della peste del 1690, che potrebbe essere occultato dagli inerti accumulatisi nei secoli successivi.
Questi i primi risultati raggiunti dopo il finanziamento regionale disposto dall’art. 65 della L.R. 51/2021, finalizzato alla riqualificazione, valorizzazione e fruibilità del sito carsico “Grave degli Appestati” nel Comune di Fasano. Ora l’obiettivo è prevedere ulteriori scavi e approfondimenti che potrebbero confermare questa ipotesi.
Sul piano antropologico, l’analisi morfologica del cranio, rinvenuto precisamente il 11 dicembre 2021 e che si ipotizza possa risalire alla peste del 1690-1691, ha evidenziato che appartiene a un uomo tra i 40 e i 50 anni, senza segni evidenti di patologie ossee. Il quella occasione fu chiamato Laurenzia per omaggiare la festa del giorno. Inoltre per accertare la presenza della peste sarà necessario effettuare un’analisi genetica sul collagene dentale, in quanto la malattia non lascia tracce sulle ossa. Per chiarire la datazione e la natura del ritrovamento, sono stati previsti due tipi di analisi: la datazione con Carbonio 14 (C14), utile a stabilire con precisione l’epoca del decesso, con un costo stimato di 500 euro per campione e la necessità di almeno dieci campioni, e l’analisi genetica per individuare il batterio della peste, effettuabile in pochissimi laboratori italiani specializzati, con un costo stimato di circa 5.000 euro per campione e tempi di esecuzione di 5-6 mesi. Il genoma del ceppo di peste del 1690 è già stato sequenziato e, se il materiale biologico del ritrovamento non risulterà degradato, sarà possibile confrontarlo per verificare una corrispondenza. Capire e avere informazioni certe su questo ritrovamento giustificherebbe ulteriori investimenti per la rimozione degli inerti che, nel corso dei secoli, potrebbero aver coperto i cadaveri delle vittime della peste. Senza una finalità scientifica, culturale o storica, la Regione non avrebbe motivo di finanziare questi interventi. Si procederà quindi a raccogliere informazioni dettagliate sui costi delle analisi e sugli istituti specializzati disponibili a effettuarle anche qui in Puglia, per poi valutare, con il Dipartimento Cultura, la richiesta di ulteriori approfondimenti da presentare in una prossima audizione”.

Screening neonatale, Amati e Piemontese: “Puglia regione più avanzata in Italia su SMA e 60 malattie metaboliche, compresa MLD, e primi al mondo per progetto Genoma. Grazie O.Ma.R”

Comunicato stampa degli assessori regionali Fabiano Amati e Raffaele Piemontese, commentando i dati emersi dal volume pubblicato dall’Osservatorio Malattie Rare (OMAR).

“La pubblicazione del volume ‘Screening della SMA: la responsabilità di una scelta’, a cura dell’Osservatorio Malattie Rare (OMAR), conferma il primato della Puglia nella lotta all’Atrofia Muscolare Spinale (SMA) e nelle politiche di screening neonatale. Dal 1° dicembre 2021, la nostra regione è infatti la prima in Italia a garantire il test obbligatorio per la SMA a tutti i neonati, effettuato presso il laboratorio di Genetica Medica dell’Ospedale Di Venere di Bari. Grazie a questa scelta lungimirante, sono stati diagnosticati 10 casi, tutti trattati tempestivamente presso l’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, permettendo ai bambini di crescere senza alcun sintomo della malattia. È la dimostrazione concreta che la diagnosi precoce e l’accesso immediato alle cure salvano la vita.”
“Dallo stesso lavoro editoriale emergono notizie su altre regioni italiane che fanno spiccare l’attività pugliese: la Puglia è la regione italiana che assicura lo screening neonatale per il più alto numero di malattie metaboliche ereditarie, ben 61, grazie alla Legge Regionale n. 17 del 12 agosto 2022 e alla Legge Regionale n. 15 del 15 giugno 2023. Lo screening neonatale super esteso, introdotto con queste normative, è stato avviato concretamente il 21 novembre 2022 presso il laboratorio dell’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari, punto di riferimento per l’intero sud Italia.
Attraverso la legge del 2022 fu aggiunta, in particolare, la Leucodistrofia Metacromatica (MLD), una patologia gravissima per cui la diagnosi precoce è fondamentale, così come sta emergendo in queste ore con numerose campagne di sensibilizzazione.
Nella pubblicazione di OMAR non vi sono riferimenti, ovviamente, sugli ulteriori progetti innovativi delle regioni e per quanto ci riguarda al progetto Genoma-Puglia: su questo sono pochissimi gli Stati del mondo che lo hanno attivato, ma nessuno lo ha fatto su tutti i neonati, con finanziamento pubblico e per un pannello di 407 geni per verificare 480 condizioni di malattie. Anche su questo speriamo che in Italia si generi un fenomeno imitativo, magari con l’approvazione della proposta di legge già depositata al Senato.
“Ringraziamo l’Osservatorio Malattie Rare per il prezioso lavoro di approfondimento e divulgazione, che aiuta a diffondere consapevolezza su un tema così importante. Il nostro obiettivo è far sì che ogni bambino abbia la possibilità di crescere sano e senza disabilità evitabili. La Puglia ha la sua strada e i suoi primati, ma ora ci auguriamo che lo stesso livello d’attenzione sia assicurato dalle altre regioni. Essere d’esempio per essere imitati è punto d’orgoglio.”
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ELENCO MALATTIE SCREENATE IN PUGLIA

Malattie metaboliche ereditarie
1. Fenilchetonuria (PKU)
2. Iperfenilalaninemia benigna
3. Deficit della biosintesi del cofattore biopterina
4. Deficit della rigenerazione del cofattore biopterina
5. Tirosinemia di tipo I
6. Tirosinemia di tipo II
7. Tirosinemia di tipo III
8. Malattia delle urine a sciroppo d’acero
9. Omocistinuria (difetto CBS)
10. Omocistinuria (deficit severo di MTHFR)
11. Deficit di glicina N-metiltransferasi
12. Deficit di metionina adenosiltransferasi
13. Deficit di S-adenosilomocisteina idrolasi
14. Citrullinemia di tipo I
15. Citrullinemia di tipo II (deficit di Citrina)
16. Acidemia argininosuccinica
17. Argininemia

Acidemie organiche
18. Acidemia glutarica di tipo I
19. Acidemia isovalerica
20. Deficit di beta-chetotiolasi
21. Acidemia 3-idrossi-3-metilglutarica
22. Acidemia propionica
23. Acidemia metilmalonica (Mut)
24. Acidemia metilmalonica (Cbl-A)
25. Acidemia metilmalonica (Cbl-B)
26. Acidemia metilmalonica con omocistinuria (Cbl-C)
27. Acidemia metilmalonica con omocistinuria (Cbl-D)
28. Deficit di 2-metilbutirril-CoA deidrogenasi
29. Aciduria malonica
30. Deficit multiplo di carbossilasi
31. Acidurie 3-metilglutaconiche
32. Deficit 3-metilcrotonil-CoA carbossilasi
33. Deficit 2-metil-3-idrossibutirril-CoA deidrogenasi

Difetti del metabolismo degli acidi grassi
34. Deficit del trasporto della carnitina
35. Deficit di carnitina palmitoil-transferasi I
36. Deficit di carnitina palmitoil-transferasi II
37. Deficit di carnitina-acilcarnitina traslocasi
38. Acidemia glutarica di tipo II
39. Deficit della proteina trifunzionale mitocondriale
40. Deficit di acil-CoA deidrogenasi a catena molto lunga (VLCAD)
41. Deficit di 3-idrossi-acil-CoA deidrogenasi a catena lunga (LCHAD)
42. Deficit di acil-CoA deidrogenasi a catena media (MCAD)
43. Deficit di 3-idrossi-acil-CoA deidrogenasi a catena media/corta
44. Deficit di acil-CoA deidrogenasi a catena corta (SCAD)
45. Deficit di isobutirril-CoA deidrogenasi

Altre malattie metaboliche
46. Galattosemia
47. Deficit di biotinidasi

Malattie endocrino-metaboliche e genetiche
48. Ipotiroidismo congenito
49. Fibrosi cistica
50. Atrofia muscolare spinale (SMA)

Malattie da accumulo lisosomiale
51. Malattia di Fabry
52. Malattia di Pompe
53. Malattia di Gaucher
54. Mucopolisaccaridosi di tipo I
55. Leucodistrofia metacromatica (MLD)

Immunodeficienze congenite severe
56. Immunodeficienza severa combinata (SCID)
57. Agammaglobulinemia legata all’X (XLA)

Malattie neuromuscolari e altre patologie genetiche
58. Deficit di decarbossilasi degli L-aminoacidi aromatici (DDC)
59. Distrofia muscolare di Duchenne (DMD)
60. Adrenoleucodistrofia legata all’X (X-ALD)
61. Sindrome adreno-genitale (iperplasia surrenalica congenita)