Dati vaccinazione Puglia, Amati: “Si accorcia il termine di raggiungimento dell’immunità di popolazione: di questo passo il 4 settembre 2021.”

“Nella giornata di oggi si registra un ulteriore miglioramento nella previsione di raggiungimento dell’immunità di popolazione che si attesta al 4 settembre 2021. Grazie all’ulteriore consegna delle dosi Pfizer si registrano 392 mila vaccini in giacenza. Occorre mantenere questo trend di vaccinazione per concludere entro la fine di agosto”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati, commentando i dati aggiornati alle ore 17:04.

Ieri, mercoledì 30 giugno, sono state somministrate 42.619 dosi.
+116 rispetto a martedì 29
-3.821 rispetto a lunedì 28,
+25.402 rispetto a domenica 27.
Ad oggi sono state consegnate 3.979.166 dosi di vaccini, delle quali sono state somministrate 3.587.159.
Nello specifico sono 2.359.331 le prime dosi e 1.227.828 le seconde dosi.
Risultano in giacenza 392.007 dosi.

Il punto sull’immunità.
La percentuale dei pugliesi che hanno ricevuto almeno una dose è del 59,69% (nella classifica nazionale in posizione numero 2 e sopra la media nazionale del 57,57%) mentre il 31,06% ha ricevuto anche la seconda dose (nella classifica nazionale nella posizione numero 5 e sopra la media nazionale del 29,73%).
Con questo andamento raggiungeremo l’immunità, cioè l’80% della popolazione vaccinata con due dosi, il 4 settembre 2021.

l punto sull’utilizzo dei singoli vaccini.
VAXZEVRIA (ASTRAZENECA) dosi consegnate 792.138. Dosi somministrate 658.950. Giacenza 133.188. Il 55,8% dei vaccinati attende la seconda dose.
Ieri, mercoledì 30 giugno, sono state somministrate 5.949 dosi di Vaxzevria (AstraZeneca), + 471 rispetto al giorno precedente.

PFIZER/BIONTECH dosi consegnate 2.711.135 di cui 239.868 nella giornata di ieri. Dosi somministrate 2.496.291. Giacenza 214.844. Il 43,07% dei vaccinati attende la seconda dose.
Ieri, mercoledì 30 giugno, sono state somministrate 29.411 dosi di Pfizer/BioNTech, – 2.775 rispetto al giorno precedente.

MODERNA dosi consegnate 341.642. Dosi somministrate 329.903. Giacenza 11.739. Il 42,65 % dei vaccinati attende la seconda dose.
Ieri, mercoledì 30 giugno, sono state somministrate 7.213 dosi di Moderna, + 2.402 rispetto al giorno precedente.

JANSSEN dosi consegnate 134.251. Dosi somministrate 102.015. Giacenza 32.236.
Ieri, mercoledì 30 giugno, sono state somministrate 46 dosi di Janssen, -+18 rispetto al giorno precedente.
Il punto sulla Puglia nel confronto con le altre regioni.
La Puglia è in seconda posizione nella classifica generale nazionale: su 3.979.166

dosi consegnate, sono state somministrate 3.587.159, pari al 90,1%.

Il punto sulla Puglia nel confronto con le altre regioni per fasce d’età.
Terza per la fascia +90 (104,93%);
Quinta per fascia 80/89 (97,27%);
Prima per fascia 70/79 (93,14%).

Il punto sulla Puglia nel confronto con le altre regioni per fasce d’età e su entrambe le dosi.
Settima per la fascia 90+ (91,0%)
Settima per la fascia 80/89 (89,3%)
sedicesima per la fascia 70/79 (59,6%)

Il punto sull’obiettivo settimanale fissato dal Commissario straordinario, calcolato su un obiettivo nazionale di 500mila somministrazioni al giorno.
Nel periodo 25 giugno – 1 luglio 2021, in Puglia sono state somministrate 240.632 dosi, cioè 8.691 dosi in più rispetto all’obiettivo fissato di 231.941.

Per tutti gli approfondimenti e per saperne di più sui dati in Puglia in tempo reale della campagna vaccinale con tutte le regioni a confronto visita il portale https://fabianoamati.it/covidreport

Depurazione Sava-Manduria, Amati: “Lavori sospesi, inquinamento di suolo, mare e mostruosi ritardi per evitare ciò che non si può: il recapito a mare”

“Una serpentina fatta di 12 trincee, primo recapito a Torre Colimena e scarico finale in mare, per creare illusioni e accumulare ritardi mostruosi, compresa l’attuale sospensione dei lavori, nonostante tutti gli indicatori ARPA riferiscano le condizioni ambientali scarse del suolo e del mare di quel territorio. Ma si può amministrare in questo modo? Non darò tregua per riportare a salute e normalità una situazione d’inquinamento non più tollerabile”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati, commentando l’esito della riunione della Commissione ambiente sul depuratore di Sava-Manduria.

“I lavori del nuovo depuratore e di adeguamento del vecchio sono completati al 90% e sospesi dal 22 aprile in attesa di definire la variante progettuale del recapito finale e vari adeguamenti normativi.
Si spera che l’iter della variante progettuale del recapito, composto di 12 trincee drenanti, un primo recapito a Torre Colimena e quello finale in mare, possa concludersi entro ottobre 2021, per poi terminare i lavori a giugno 2022 e avviare il tutto all’esercizio entro dicembre 2022.
Oltre dieci anni per fare ciò che si poteva fare da subito, con maggiore risparmio di fondi pubblici e minori orpelli da illusionisti.
Il clamoroso ritardo rispetto agli originari e abbondantemente scaduti 540 giorni contrattuali, è addebitabile alla mancata consegna all’appaltatore dei lavori relativi allo schema di recapito dei reflui depurati.
Rimangono ovviamente da definire i tempi di conclusione del procedimento relativo al Provvedimento Ambientale Unico, per la parte relativa al recapito finale in mare attraverso le 12 trincee drenanti e il passaggio dal bacino artificiale di Torre Colimena, nella ovvia speranza che le preziose acque reflue deputate possano essere completamente riutilizzate, evitando di sprecare in mare una grande ricchezza: ma ciò vale per tutti gli agglomerati e non solo per quello di Sava-Manduria.
Preoccupano, infine, i dati sulla perdurante e scarsa qualità ambientale dei corpi idrici della zona, resi così dall’attuale scarico nel sottosuolo di liquami quasi tal quali. La presenza anomala, nelle acque prelevate dai pozzi-spia, di nitrati, cloruri, antimonio, ferro, manganese e solfati, rende evidente quanto non si riesce a far comprendere, e cioè che la bellezza dell’incanto di quei territori è compromessa dall’attuale situazione oltre il limite di ogni normalità igienico-sanitaria, e che solo l’entrata in esercizio del depuratore potrà finalmente risolvere. Altro che scarico a mare da contrastare”.

Gasdotto TAP-Snam e falda acquifera BR, Amati: “ARPA dice che lavori sono conformi, ma Sindaco solleva nuovi pretesti per non accettare le opere Snam. Andrò sino in fondo”

 

“ARPA Puglia ha riferito che sono state svolte regolarmente, nel rispetto delle autorizzazioni ambientali, le opere per la realizzazione dell’interconnessione TAP in località Tuturano; resta solo da esaminare l’integrazione allo studio idraulico presentato da Snam ad ARPA per accertare definitivamente il recupero del livello piezometrico atteso. Ma per il Sindaco di Brindisi l’obiettivo rimane rifiutare le opere Snam, e non si sa perché, attraverso continue richieste pretestuose di rilancio, non fondate però su questioni tecniche ma su suggestioni politiche. Aggiornamento della commissione al 22 luglio”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati, commentando l’audizione odierna con ARPA e Snam sui lavori di realizzazione della pipeline d’interconnessione alla rete Snam del gasdotto TAP.

“Non riesco ancora a capire l’accanimento del Sindaco di Brindisi contro le povere persone che abitano le contrade di Brindisi. Sembra proprio un sentimento di aristocratica alterigia nei confronti di chi se la passa peggio, una forma evidente di narcisismo etico come lo definì il compianto Franco Cassano.
Nell’ultima riunione della Commissione il Sindaco di Brindisi aveva posto il problema dell’eventuale danno ambientale alla falda come elemento d’ostacolo all’accettazione delle opere di urbanizzazione offerte da Snam. A seguito degli studi presentati da Snam e verificati da ARPA, si è appurato che le attività sono state svolte nel rispetto di tutte le autorizzazioni amministrative-ambientali e che resta solo da svolgere un approfondimento sull’avvenuto recupero del livello piezometrico che si attende.
Sembrava che tutto potesse dunque incanalarsi verso l’avvio di un dialogo tra Comune di Brindisi e Snam, ma il Sindaco ha rilanciato ponendo un nuovo problema, cioè la pericolosità idraulica di alcune porzioni del quartiere Torre Rossa quale impedimento alla realizzazione delle opere di urbanizzazione. È questo un problema già regolato ampiamente dalle norme tecniche di attuazione del Piano di assetto idrogeologico, per cui porlo come elemento d’interferenza rispetto alla realizzazione delle opere mi pare privo di congruità tecnica.
Probabilmente pensando che anche il problema del rischio idraulico sia superabile, il Sindaco di Brindisi ha già predisposto il nuovo ostacolo, e questa volta in modo surrettizio, rimettendo a Snam la presentazione di un progetto che il Comune di riserverà di valutare secondo i procedimenti ordinari. In altre parole, il Sindaco gioca con le parole e i concetti cercando di far credere che le opere di urbanizzazione non sono un atto di responsabilità della Snam nei confronti del territorio ma un piacere del Comune alla stessa società. Insomma, una clamorosa inversione di prospettiva degna del peggiore camuffamento della realtà dei fatti.
Andrò comunque avanti e sino in fondo per raggiungere l’obiettivo, smascherando le mille finzioni che vengono prodotte sull’argomento, perché tra i primi destinatari della mia attività di amministratore pubblico ci sono le persone e in particolare le più povere e in difficoltà”.