
L’assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati ha aperto i lavori del Forum Regionale di Informazione e Consultazione Pubblica della Regione Puglia, convocato per analizzare il Piano di Gestione delle Acque del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale, invitando le altre Regioni italiane ad intraprendere una “resistenza giurisdizionale” nei confronti del decreto “salva – infrazioni” varato dal governo nazionale che punta alla privatizzazione delle risorse idriche.
Sollevando il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato ed evidenziando l’abuso della decretazione d’urgenza cui ha fatto ricorso il Governo, Amati ha invitato le Regioni a fare fronte comune richiedendo l’intervento della Corte Costituzionale affinché si pronunci in relazione alla legittimità dell’articolo 15 del decreto “salva-infrazioni”.
“C’è bisogno di un po’ di creatività e fantasia – ha detto l’assessore Amati – per non disperdere il profondo valore sociale, etico e di giustizia che dovrebbe regolamentare la distribuzione della risorsa idrica”
“Premettendo – ha concluso – che non esiste nessuna infrazione a cui l’Italia è assoggettata, è giunto il momento di reagire ad un decreto che rende vano il senso del lavoro che stiamo compiendo”.