“Il fascicolo del fabbricato realizza gli obiettivi prioritari di sicurezza e quelli ulteriori di produzione di posti di lavoro ad alta intensità per manovali, operai, periti ed ingegneri. È un modo pratico e poco fumoso di concorrere nella lotta ai problemi della crisi e della disoccupazione. Non c’è settore più produttivo di posti di lavoro dell’edilizia e delle opere di ripristino dell’armonia ambientale.”
Lo ha detto il Consigliere regionale Fabiano Amati, intervenendo in qualità di relatore al Forum internazionale sulla sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro, in svolgimento presso la Scuola di Amministrazione Aziendale (SAA) di Torino.
“Credo che sia insufficiente ormai – ha spiegato – il solo fascicolo dell’opera che rende oggetto di tutela esclusivamente i lavoratori impegnati nello svolgimento delle opere. Occorre ampliare la sfera della tutela all’incolumità pubblica e privata, prevenendo con un costante monitoraggio tutte le situazioni di pericolo che si annidano dietro la vetustà incontrollata dei fabbricati.
Ritengo per questo indispensabile che, nell’inerzia sull’argomento del legislatore nazionale, tocchi alle regioni porre rimedio con apposita regolamentazione di settore, oramai non più rinviabile e senza attendere la ‘prossima’ disgrazia.
Il fascicolo del fabbricato è paragonabile al check up di salute a cui i cittadini si sottopongono con prassi encomiabile, perché tiene in costante monitoraggio le condizioni strutturali di un fabbricato, è in grado di programmare e realizzare interventi di cura tempestivi, evitando il governo pietoso di tragedie, così come in Puglia è accaduto diverse volte e per la superficialità nel gestire i doveri che conseguono al diritto di proprietà.
Si è proprietari tanto nell’esigere il rispetto del diritto quanto nel sopportare i doveri che incombono.
In Puglia – ha concluso – è stata avviata l’esperienza legislativa di istituzione del facicolo del fabbricato all’indomani del crollo di via Roma a Barletta e spero che l’iter di approvazione della legge possa concludersi con rapidità.”