L’assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati parteciperà domani, sabato 23 gennaio, alle ore 10.00, a Monopoli, alla manifestazione contro l’insediamento della piattaforma petrolifera.
L’iniziativa nasce a seguito della decisione assunta dal governo nazionale di autorizzare una società inglese ad avviare perforazioni in mare a 25 Km ad est della città di Monopoli, a sud di Bari, per la ricerca di giacimenti di petrolio e ad impiantare eventualmente una piattaforma petrolifera offshore per lo sfruttamento del giacimento.
La manifestazione mira a dire “no” non solo all’installazione a largo della città di Monopoli ma anche allo sfruttamento dei giacimenti in tutta la Puglia.
Da piazza Vittorio Emanuele partirà un corteo di protesta che attraverserà il centro storico della città, la zona del porto e si fermerà nuovamente nella piazza del raduno dove esponenti del mondo agricolo, della pesca,
ecclesiastico e del comitato organizzatore saliranno sul palco per protestare contro l’installazione di piattaforme petrolifere in grado di provocare danni alla salute, all’economia e all’ambiente.
“Risparmio ed efficienza energetica, fonti rinnovabili, sviluppo economico e sociale sostenibile del territorio – ha detto Amati – sono sempre state alcune delle linee direttrici lungo le quali si è mossa l’azione di questo governo regionale per cui non potrò che sostenere questa manifestazione in difesa delle nostre coste e di alcuni comparti fondamentali della nostra economia regionale. E’ evidente poi che occupandomi di tutela del suolo e di risorse naturali non posso ignorare l’eccessivo sfruttamento della risorsa petrolio che rischia di esaurirsi. Vorrei sottolineare infatti un elemento spesso trascurato, ovvero che il petrolio non è una risorsa illimitata, anzi si sta esaurendo ed è proprio per questa ragione che va difeso. Dunque è chiaro che il destino delle nostre coste e della nostra economia rappresenta un elemento su cui riflettere, ma io non dimenticherei che la stessa risorsa petrolio merita la giusta attenzione e un trattamento certamente più responsabile. Noi abbiamo il compito di custodire il mondo e di preoccuparci dello stato in cui lo consegneremo alle generazioni future. Le fonti di energia alternativa – ha spiegato l’assessore alle Opere Pubbliche – che abbiamo a disposizione sono molte e spesso anche meno dannose per l’ambiente, per questo motivo non riesco a comprendere l’utilità di istallare una nuova piattaforma petrolifera. L’iniziativa di sabato ha un grande valore anche perché nasce dai cittadini stessi che sentono il dovere di tutelare e difendere la propria terra, ricca di risorse dal valore inestimabile, e lo fanno attraverso l’unico strumento che hanno per far sentire forte la loro voce: scendere in piazza per manifestare il proprio dissenso. E’ in circostanze come questa che anche le istituzioni devono affiancare e sostenere l’impegno per cause ammirabili come questa. Non staremo certo a guardare – ha concluso l’assessore – inermi mentre il mezzogiorno d’Italia viene distrutto da politiche poco responsabili”.