“La giornata di oggi rappresenta un ennesimo terribile smacco alle nostre terre, all’ambiente della nostra nazione ed in particolare della nostra regione. Entra infatti in vigore il decreto legislativo varato dal governo nazionale sul ritorno al nucleare in Italia”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati, unendosi all’appello rivolto ieri ai media dai senatori del Pd che hanno denunciato l’inizio del “ nucleare all’italiana”, secondo il quale i siti delle nuove centrali nucleari verranno scelti non dallo Stato ma dai privati, saranno equiparati ad aree militari e come tali segreti e le regioni non potranno opporsi alla localizzazione degli impianti sul loro territorio.
“Il governo nazionale – ha spiegato Amati – continua ad imporre scelte scellerate, proponendo il ritorno a centrali nucleari fortemente nocive perché di vecchia generazione ma la Puglia combatterà col coltello tra i denti per evitare che ciò accada. Potranno anche mandarci l’esercito o i carri armati, ma il presidente Vendola e tutta la coalizione di centro sinistra si opporranno con tutte le forze. Siamo particolarmente sensibili nei confronti di questo tema perché la nostra regione è la sospettabile numero uno per l’installazione di centrali nucleari a causa della natura geomorfologica del suo territorio, di tipo carsico e quindi non sismica. Siamo in campagna elettorale e quindi non conviene a nessun esponente di centro destra far sapere dove saranno installate le centrali, ma la Puglia certamente rientrerà tra le terre destinatarie di questo scempio”.