In Puglia l’indice di soddisfazione globale degli utenti rispetto al servizio idrico fornito dall’ Aqp si attesta al 91%, l’indicazione della qualità dell’acqua percepita e della continuità del servizio si attestano rispettivamente al 79% e all’87%; oltre la metà dei pugliesi poi beve acqua del rubinetto: sono alcuni dei dati emersi da un’indagine periodica sulla customer satisfaction e resi noti dall’assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati.
Lo studio, utile per l’attento monitoraggio e il conseguente miglioramento della qualità dei servizi offerti ai cittadini, è stato realizzato da un noto istituto internazionale di rilevazioni statistiche attraverso interviste telefoniche a cittadini, amministratori di condomini e operatori economici pugliesi.
Dall’analisi è emerso un generale apprezzamento sul servizio erogato, sulla capillarità della fornitura, sulla riconoscibilità dell’azienda oltre ad un favorevole giudizio relativo al costo del servizio rispetto al quale è stato rilevato un indice di gradimento del 73%.
“I dati forniti da quest’indagine sono fortemente incoraggianti – ha commentato l’assessore Amati – e rendono giustizia ad un lavoro attento e capillare che stiamo portando avanti con l’Acquedotto Pugliese. Questa è la chiara dimostrazione del fatto che la parola “pubblico” non è sinonimo di trascuratezza, di servizi di serie b, di mancanza di investimenti e di civile progresso, come spesso si sente dire. Ci racconta anzi di un’utenza che apprezza e condivide i criteri di giustizia e di equità che muovono la nostra azione quotidiana e che questo governo regionale difende con forza. Il piano di risanamento delle reti idriche – ha concluso – le inaugurazioni della condotta Sgolgore e dell’acquedotto del Locone, avvenute negli ultimi mesi del 2009, sono un segnale evidente della messa in atto di un’attività concreta che punta a migliorare l’erogazione del servizio e che, a quanto pare, sta ottenendo i risultati sperati”.