L’assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati ha inviato un telegramma al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Guido Bertolaso per sollecitare la convocazione dei soggetti interessati alla soluzione dell’emergenza legata alla frana di Montaguto, già richiesta dallo stesso assessore l’8 aprile scorso in una lettera. In caso di mancata risposta, l’assessore Amati avverte che “intraprenderà azioni di clamorosa protesta”.
Il telegramma è stato inviato subito dopo la conferenza stampa convocata questa mattina a Bari durante la quale l’assessore Amati, insieme con il Segretario Generale dell’Autorità di Bacino della Puglia Antonio Di Santo e rappresentanti dell’Anci Puglia, ha illustrato le condizioni in cui versa la frana di Montaguto, che ha compromesso due importantissime reti di comunicazione tra la Puglia e la Campania, ovvero la Strada Statale 90 e la Ferrovia Benevento – Foggia che di fatto collega tutta la Puglia con Napoli e Roma e che rischia ora di invadere il torrente Cervaro e di provocare inondazioni. “C’è l’assoluta necessità di attribuire i poteri emergenziali al Commissario – ha detto Amati – per poter superare le problematiche amministrative che allungano i tempi dei processi risolutivi dell’emergenza. Bisogna innanzitutto ripristinare i collegamenti ed individuare le aree dove allocare il materiale franoso da rimuovere, adeguare i progetti e bandire la gara per poter procedere alla stabilizzazione del profilo longitudinale della frana. Il tutto deve essere concluso entro la stagione estiva che offre condizioni ottimali alla soluzione delle problematiche connesse al movimento franoso. Se un evento di questa portata fosse capitato in Lombardia, non saremmo mai arrivati a questo punto. Ho già scritto una lettera al presidente Berlusconi lo scorso 8 aprile, oggi invio un telegramma rispetto al quale attendo una risposta entro la mezzanotte di domani. In caso contrario – ha concluso l’assessore alle Opere Pubbliche – mi troverò costretto ad intraprendere azioni di protesta e ad appoggiare le iniziative che i Sindaci pugliesi riterranno opportune perché la situazione sta diventando insostenibile perché siamo di fronte a rischi per la sicurezza dei cittadini, all’interruzione della viabilità e al rischio di inondazioni”.