Gli uffici regionali nella città di Taranto avranno un’unica sede: lo ha stabilito la Giunta regionale pugliese che ha approvato oggi una delibera proposta dell’assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati, che ha accolto la sollecitazione dell’assessore regionale al Bilancio Michele Pelillo. L’edificio sarà realizzato attraverso la locazione finanziaria in costruendo. Secondo la delibera, una sede unica è necessaria al fine di rendere più efficaci i servizi ed eliminare l’attual e situazione di disagio che subiscono i 200 dipendenti regionali e tutta l’utenza a causa del dislocamento del personale in 10 diversi immobili, di cui solo due sono di proprietà della Regione. Nella relazione che precede la delibera è detto che gli immobili attualmente in locazione sono anche inadeguati alle esigenze lavorative dal punto di vista della tipologia, ubicazione e dimensioni, oltre ad incidere in maniera rilevante sui costi di gestione ordinaria. Attraverso la realizzazione di una sede unica, infatti, la Regione Puglia risparmierebbe circa € 405.806,92 all’anno, cifra che attualmente viene sborsata per far fronte ai costi di fitti, condominio, energia, ecc. Attraverso l’approvazione della delibera è stato stabilito che la costruzione di un’unica sede degli uffici regionali di Taranto si realizzerà attraverso lo strumento della locazione finanziaria in costruendo, secondo quanto stabilito dall’art. 160 bis del vigente Codice degli Appalti. Si attingerà dunque a risorse tecniche ed imprenditoriali private disponibili sul mercato. Questo solleverà la Regione Puglia dall’affrontare operazioni problematiche come la scelta e l’acquisizione dell’area, la verifica di tutti i pareri e permessi e la redazione dei progetti, mantenendo però il diritto di poter definire i parametri dimensionali, funzionali ed estetici dell’edificio, nonché i requisiti e le garanzie che dovrà possedere l’eventuale offerente. La delibera stabilisce poi l’affidamento per competenza al Servizio Lavori Pubblici degli adempimenti propedeutici all’attivazione della procedura di gara; conseguentemente, il Dirigente del Servizio LL. PP. redigerà un progetto preliminare da porre a base di gara e lo schema dello stesso bando di gara. “E’ lo schema del buon padre di famiglia – ha commentato l’Assessore Amati – Non ho mai capito perché per la pubblica amministrazione non debba sempre valere l’idea secondo la quale è meglio pagare una rata di un mutuo, o di qualunque altro strumento finanziario, che alla fine ti attribuisce la proprietà dell’immobile piuttosto che pagare canoni di locazione. E’ questo il solco entro cui ci muoviamo”.