E’ stata sottoscritta questo pomeriggio a Roma, presso la sede della Regione Molise, la bozza d’intenti per la predisposizione di un unico Accordo di programma per il trasferimento e l’acquisizione dell’acqua da parte di tutte le regioni del bacino idrografico meridionale e cioè Puglia, Abruzzo, Basilicata, Lazio, Molise, Calabria e Campania. Ne dà notizia l’assessore regionale alle Opere pubbliche Fabiano Amati, o, specificando che prima di cominciare il lavoro di predisposizione dell’accordo di attende solo la ratifica dei presidenti delle rispettive regioni. Il documento sottoscritto rappresenta non solo una forma di federalismo solidale, ma un primo elemento significativo per l’attuazione di una strategia comune finalizzata alla razionalizzazione dell’uso di un bene tanto limitato e prezioso come l’acqua. Attraverso la firma le regioni si sono impegnate a perseguire una strategia di governo della risorsa idrica basata su alcuni principi fondamentali di messa a disposizione della risorsa idrica di qualità e quantità atta a garantire gli usi legittimi, con assoluta priorità di quello idropotabile, di tutela e buon funzionamento degli ecosistemi, di integrazione della politica sostenibile delle acque con le altre politiche territoriali e di attuazione di un sistema tecnico informatizzato comune sul patrimonio idrico, fondamentale per conoscere circolazione idrica sotterranea, funzioni degli invasi e portate superficiali disponibili, nonché i flussi finanziari dei servizi idrici. Secondo quanto stabilito dal documento inoltre, le regioni daranno attuazione ad un trasferimento di risorse idriche che dovrà basarsi sull’etica ambientale, sociale ed economica e dovrà essere inquadrato nel Piano di Gestione delle Acque del Distretto dell’Appennino Meridionale basandosi sulla sostenibilità idrologica e idrogeologica, quella ambientale, sociale ed economica. Come già anticipato inoltre, le regioni dovranno pervenire, in tempi rapidi, alla stipula di un unico Accordo di Programma teso a regolamentare i trasferimenti anche alla luce di una valutazione più aggiornata e precisa dei fabbisogni idrici e delle disponibilità attuali delle singole regioni. La firma dell’accordo è giunta dopo un incontro durante il quale le regioni convocate, tra cui la Puglia, hanno convenuto sulla opportunità di pianificare l’utilizzo della risorsa idrica esistente e dei trasferimenti al fine di assicurare il superamento del deficit di approvvigionamento e di garantire gli obiettivi stabiliti dal D.Lgs 152/06, che prevede, tra l’altro, che l’utilizzo delle acque superficiali e sotterranee avvenga in un’ottica di solidarietà, salvaguardando e tutelando le aspettative ed i diritti delle future generazioni, secondo criteri di razionalità degli utilizzi stessi ed equilibrio del bilancio idrico. “La richiesta della Puglia – ha detto Amati – avanzata nel febbraio scorso di predisporre un unico accordo di programma comincia a materializzarsi. Le novità pratiche che questo accordo, quando sarà concluso, porteranno consistono nel fatto che sulla base di criteri di unità tutte le regioni si impegneranno a trasferire ed acquisire l’acqua in base alle necessità, con l’ovvio impegno di tutti a preservare l’ambiente. Credo che da questo momento stia germogliando una cultura macroregionale utile ad affermare che l’abbondanza d’acqua così come la penuria non è buona o cattiva sorte delle singole regioni ma è buona e cattiva sorte di tutti”. (COM.)
Data: Mer, 08 Settembre 2010 @ 18:14
Leggi l’articolo apparso sul Corriere del Mezzogiorno – BARI 9 /9/2010