La bozza di documento proposta oggi dall’ANCI Puglia ai Comuni, che avranno tempo sino al 15 ottobre per presentare ulteriori integrazioni, mi sembra condivisibile nell’impianto generale. Naturalmente avrebbe bisogno di ulteriori specificazioni di dettaglio e di una previsione che salvaguardi i Comuni dotati di strumenti urbanistici, oltre i PUG, che abbiano ottemperato ai primi adempimenti al PUTT.P, ricevendone attestato di coerenza espresso o a mezzo di silenzio.”
Lo dichiara il Consigliere regionale Fabiano Amati, commentando la bozza di documento che ANCI Puglia ha deciso di trasmettere ai Comuni pugliesi, per ottenere condivisione e/o integrazione, per poi assumere la veste formale di proposta ANCI alla Giunta regionale.
“La necessità di intervenire in favore dei Comuni che hanno adeguato i propri strumenti urbanistici ai primi adempimenti al PUTT.P, consiste nel fatto – come ho già detto in diverse occasione – che tali strumenti contengono previsioni di interessi legittimi ampiamente consolidati, che si vedrebbero condizionati dalle prescrizioni del PPTR; tutto ciò nonostante gli stessi strumenti urbanistici comunali siano risultati compatibili con le previsioni dello strumento di pianificazione paesaggistica vigente sino ai primi giorni di agosto (PUTT.P).
Mi preme rilevare, oltre tutto, che in tale situazione si ritrovano circa 150 comuni pugliesi, compresi alcuni capoluoghi di provincia come Bari, Taranto, Lecce e Andria.”