“L’Autorità di Bacino della Puglia è composta da un gruppo di pionieri all’avanguardia che compiono gesti decisivi per il nostro territorio”: lo ha detto questa mattina a Bari l’assessore regionale alle Opere Pubbliche e Presidente dell’Autorità di Bacino della Puglia Fabiano Amati nel corso del convegno sul tema “Il ruolo dell’Autorità di Bacino della Puglia nella difesa del suolo e nella pianificazione territoriale: analisi e prospettive”.
“L’Autorità di Bacino – ha detto Amati – è una realtà che utilizza sofisticate strumentazioni di monitoraggio del territorio per poter pianificare e gestire gli interventi di mitigazione del rischio in grado di riportare armonia tra l’uomo e la natura. Non esiste alcuna problematica, a parte cause di forza maggiore, che non abbia come movente la condotta dell’uomo. Esiste un richiamo alla responsabilità individuale verso cui essere severi e rigorosi se è vero che abbiamo il compito di custodire il mondo che ci è stato dato in prestito e di restituirlo almeno così come ci è stato consegnato”.
Nel corso dell’incontro è emerso che le Autorità di Bacino regionali forniscono un contributo importante alla conoscenza dei rischi reali che ogni territorio sottende, ovvero quelli che potrebbero innescarsi, anche senza preavviso, in conseguenza di interventi non adeguatamente progettati nell’ottica dell’equilibrio e dell’invarianza idraulica del bacino idrografico. Rispetto a questo, esistono i Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) che individuano i meccanismi di azione, l’intensità e la localizzazione dei fenomeni estremi e la loro interazione con il territorio che viene classificato in livelli di pericolosità e di rischio. Da questi presupposti è possibile porre le necessarie basi conoscitive, normative e tecnico-operative per avviare un processo di miglioramento concreto delle condizioni di sostenibilità dello sviluppo territoriale e infrastrutturale, necessario per ridurre gli attuali livelli di pericolosità e per consentire uno sviluppo costruttivo del territorio nel rispetto degli assetti naturali, della loro tendenza evolutiva e delle potenzialità d’uso. Un esempio tipico di questo sono le infrastrutture a rete come strade, ponti o viadotti, ove un dimensionamento progettuale carente o non conforme alle norme tecniche può modificare delle dinamiche naturali delle acque meteoriche, provocando allagamenti o danni a strutture o attività esistenti.