“Brindisi, Carovigno, Cisternino, Fasano, Ostuni, San Vito dei Normanni. Sono alcune delle città del brindisino che potrebbero presto godere di un importante finanziamento per il recupero e la valorizzazione di beni immobili di particolare importanza culturale grazie al Patto per il sud, un elenco di proposte presentate dalla Regione Puglia a favore dei beni culturali della provincia di Brindisi”.
Lo dichiara il presidente della Commissione bilancio e programmazione della Regione Puglia Fabiano Amati.
“Circa sette milioni di euro per i beni culturali di questa provincia previsti nel Patto per il sud. Questi gli interventi e i comuni interessati:
– Comune Brindisi: 1 milione di euro per la valorizzazione e la fruizione delle torri costiere ‘Torre Testa e Torre Punta Penne’;
– Comune di Ostuni: 1 milione di euro per interventi di recupero e restauro del complesso monastico di San Francesco finalizzato alla fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale;
– Comune di Celle di San Vito: 415 mila euro per il recupero, il restauro e la valorizzazione della chiesa di San Vito e connessi edifici storici;
– Comune di Carovigno: 676.563,10 euro per interventi di recupero, restauro e valorizzazione del chiostro e prospetto principale del Convento del Carmine Maggiore;
– Comune di Cisternino: 112 mila euro per interventi di recupero e consolidamento della Torre dell’orologio;
– Comune di Erchie, 588.601,73 euro per lavori di restauro e ripristino della biblioteca comunale di Erchie e conversione in spazi polivalenti;
– Comune di Ceglie Messapica: 904.192,48 euro per interventi di restauro, valorizzazione e fruizione del Castello Ducale;
– Comune di Oria: 900 mila euro per il fondo storico librario;
– Comune di Fasano: 965 mila euro per il recupero, restauro e la valorizzazione dell’ex asilo ‘Ignazio Ciaia’ del Chiostro dei minori osservanti in corso Vittorio Emanuele;
– Provincia di Brindisi: 317.300,00 euro per il Museo esperenziale con Spin-off dell’innovazione e della cultura;
– Comune di Mesagne: 959 mila euro per l’adeguamento a norme, valorizzazione e fruizione del castello di Mesagne”.
“Il piano degli interventi – conclude Amati – sarebbe quindi importante soprattutto perché si andrebbe a valorizzare un patrimonio immobiliare di rilevanza culturale e storica per il territorio.”