“È giunto il momento in cui tutti i sostenitori di Renzi devono unirsi, con amicizia e solidarietà, per ‘combattere’ una battaglia di rinnovamento. In Italia e anche in Puglia. Il tutto, ovviamente, a cominciare dai Comitati Renzi, che iniziarono la loro avventura quando il mondo dei dirigenti in carriera li evitava come una malattia contagiosa; continuando con cittadini, amministratori locali, dirigenti e militanti politici che fecero tale scelta durante le primarie vinte – purtroppo – da Bersani; e finendo con tutte le personalità che hanno aderito, anche con qualche acrobazia dialettica, nei tempi successivi, ovvero quadro politico s’è fatto più favorevole all’iniziativa di Renzi.”
Lo dichiara il Consigliere regionale Fabiano Amati.
“Per questo motivo parteciperò senza ‘puzza al naso’ a tutte le riunioni e iniziative, sempre aperte a nuove adesioni, che abbiano l’ambizione di unire questo grande quadro di sostegno a Renzi, ancora oggi frastagliato: lo impone la posta in palio, cioè il nostro Paese, e la necessità di lanciarsi, pur senza particolari certezze di successo, in una competizione aperta che spero possa premiare le capacità di ognuno. In questo senso, le primarie e la competizione a tutti i livelli sono l’unico metodo idoneo a dar ragione al merito ed alla coerenza. Diversamente prenderanno il sopravvento ancora una volta i grandi manovratori.
Poi so bene anch’io che qualche biografia politica o adesione dichiarata alla fine, quando tutto è sembrato andare per il verso giusto, potrebbe generare sospetti e irritazioni. Qualche volta anch’io vengo preso da questo ‘sentimento di pancia’.
Ma non può essere la ‘pancia’ a regolare il giudizio. Il progetto di Renzi è diventato così forte, una valanga positiva: la prima neve si è sommata all’ultima ma altra abbiamo la necessità di aggiungere, insieme, senza farci travolgere.
Non ho mai visto una qualsiasi cosa nella vita che finisce per vincere con la stessa faccia con cui si era presentata sulla linea di partenza: è necessario – anzi – che il percorso trasformi le fisionomie dei protagonisti della competizione, le trasfiguri, alla ovvia condizione che con le loro facce non si trasformi, almeno per un po’ di anni, anche il progetto di cambiamento con cui si è cominciata l’avventura.
Poi sarà la competizione leale a sancire su quali gambe si poggerà l’iniziativa nazionale, regionale e comunale, e a giudicare se qualcuno avrà partecipato solo per se stesso o per interesse; saranno insomma i Cittadini con le elezioni primarie e generali, con regole aperte e libere, a dire chi fu colui che staccò il biglietto solo per se stesso e a scoprire tristemente che l’aveva acquistato solo per auto-rottamarsi. La fiducia nei Cittadini-elettori lo impone”.