“La questione del depuratore di Gallipoli e della condotta sottomarina appartiene alla valutazione costi-benifici che il Governo regionale si è impegnato ad eseguire a breve per poi formulare la proposta definitiva. È chiaro che l’obiettivo del Comune di Gallipoli, da tenere in debita considerazione, consiste nel sottrarre 1 Km di costa dal divieto di balneazione, obbligatorio qualora il recapito finale sia lo scarico in battigia, con o senza affinamento. A questo scopo adempie solo la condotta sottomarina, qualora il recapito finale sia considerato il mare, a prescindere da qualsiasi tecnica di depurazione prescelta.”
Lo ha detto il Consigliere regionale Fabiano Amati, al termine dei lavori della V Commissione, convocata oggi sull’argomento.
“È chiaro – ha spiegato – che qualora la scelta del Governo regionale dovesse incrociare la condotta sottomarina, accogliendo le indicazioni del Comune di Gallipoli e confermando un impegno già assunto dinanzi al Consiglio comunale nella scorsa estate, il procedimento amministrativo dovrà ottenere la modifica del Piano di Tutela delle Acque, da sottoporre al Consiglio regionale per la ratifica. Tale decisione (condotta sottomarina) non avrebbe peraltro particolari difficoltà realizzative, perché l’impianto presenta condizioni di costante e progressiva efficienza tecnologica (riconosciuta dall’ARPA), grazie al lavoro compiuto negli anni scorsi da AQP, con il sostegno della Regione. Se oggi siamo in grado di discutere il problema con particolare fluidità, è perché in passato è stato avviato per quell’impianto anche il modulo di affinamento delle acque, che ad oggi funziona sia pur a regime dimezzato.
Spero che con celerità il Governo regionale si determini con la scelta definitiva, così da risolvere concretamente il problema e porre fine ad un dibattito che ogni settimana presenta studi e proposte alternative di certa suggestione, ma non in grado di affrontare con concretezza il problema che la comunità gallipolina esige in soluzione.”