“Abbiamo la necessità di organizzare una riunione tecnica per rimettere in linea tutti i procedimenti amministrativi e giudiziari nel tentativo di dare una risposta operativa a questo tavolo e per mettere quindi in funzione l’impianto”: lo ha detto questa mattina l’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, riferendosi alle procedure di messa in esercizio del depuratore a servizio dei comuni di Pulsano e Leporano, al centro di un incontro che si è svolto a Bari, presso la sede dell’assessorato regionale alle Opere pubbliche.
Alla riunione hanno partecipato il Sindaco di Pulsano Giuseppe Ecclesia, il Sindaco di Leporano Domenico Pavone, il Sindaco di Faggiano Domenico Sgobba, l’assessore all’Ambiente della Provincia di Taranto Michele Conserva, il Direttore dell’Ato Puglia Vito Colucci, rappresentanti dell’Aqp, del Consorzio di Bonifica Stornara e Tara, di Legambiente di pulsano e dirigenti della regione Puglia.
L’impianto di depurazione a servizio dei Comuni di Pulsano e Leporano è stato completato, ad eccezione della parte relativa al recapito finale, il cui progetto è stato approvato dal Commissario delegato, ma non è mai stato appaltato da parte del Comune di Pulsano. Quest’ultimo, al momento, è impegnato nella risoluzione di un contenzioso con la ditta appaltatrice dei lavori di realizzazione del depuratore, il quale negli anni è stato vittima di usura provocata dal tempo e da atti vandalici.
“Dalla riunione di oggi – ha spiegato Amati – è emersa la necessità di riunire i tecnici dei comuni interessati, dell’Ato, dell’Aqp, della Provincia di Taranto e il Commissario delegato, allo scopo di assumere decisioni ed iniziative da esaminare nella prossima riunione, che convocherò allo scopo di sancire definitivamente la questione. La riunione tecnica, che si terrà il prossimo 26 gennaio, sarà utile per tracciare il percorso da seguire per provare a risolvere una questione resa complessa da problematiche di varia natura e poter quindi mettere l’Aqp, di concerto con l’Ato Puglia, nelle condizioni di poter eseguire ricognizioni sullo stato attuale dell’opera e di tutto ciò che serve per rimetterla in esercizio e per completarla con il recapito finale”.
12/1/2011