“Dobbiamo restituire o non far pagare ai pugliesi l’incremento tariffario dell’acqua, deliberato qualche settimana fa dall’Autorità Idrica Pugliese (AIP), a causa del mancato finanziamento da parte della Regione di 120 milioni di euro aggiuntivi al piano approvato nel 2009. Tale intervento finanziario era previsto, peraltro, da apposito protocollo d’intesa sottoscritto il 21 giugno 2012 dalla Regione Puglia, dall’Autorità Idrica Pugliese e da Acquedotto Pugliese nel giugno dello scorso anno.”
Lo ha detto il Consigliere regionale Fabiano Amati a margine della conferenza stampa del PD, svoltasi questa mattina sugli argomenti del servizio idrico integrato ed enti ospedalieri ecclesiastici.
“La mia proposta – ha spiegato – si situa all’interno della giusta richiesta di chiarimenti avanzata sul punto dal Presidente del mio gruppo Pino Romano, che spero possano giungere in occasione delle comunicazioni del Governo al Consiglio regionale, già all’ordine del giorno dopo il deposito di apposita richiesta del PD.
Coltivo questa idea sulla base del fatto che il Governo regionale si era impegnato – con delibera del 19 giugno 2012 – a versare 120 milioni di euro aggiuntivi al piano di investimenti di AQP approvato nel 2009, liberando così le risorse occorrenti per sostenere la riduzione della tariffa per famiglie con scarso reddito, numerose o con componenti affetti da handicap.
Nella realtà è accaduto, come mi risulta e salvo chiarimenti di diverso tenore, che la mancata erogazione del finanziamento da parte della Regione, ha comportato in capo all’AIP la necessità (non poteva fare diversamente) di incrementare la tariffa per costituire il Fondo nuovi Investimenti (FoNI), così come previsto dal nuovo metodo adottato dall’Autorità per l’Energia e il Gas, ritagliando sullo stesso le somme occorrenti a finanziare la tariffazione di vantaggio per gli anni 2012 e 2013, supplendo così alla mancata elargizione delle somme promesse dalla Regione.
È chiaro che se quest’ultima avesse mantenuto il suo impegno di finanziamento, avremmo raggiunto il duplice obiettivo di agevolazione per le famiglie meno abbienti e del mancato incremento ulteriore della tariffa sulla dinamica già deliberata nel 2009.
Per questo motivo, chiedo che il Governo regionale provveda a ripristinare il finanziamento promesso, così da consentire all’AIP di modificare la dinamica tariffaria deliberata di recente, mettendo nelle condizioni AQP di restituire ai pugliesi la quota incrementata della tariffa per il finanziamento delle agevolazioni, se già versata, ovvero a bloccarne il pagamento.”