“Se il segretario regionale della CISL Giulio Colecchia non chiederà scusa a me ed ai pugliesi per le sue dichiarazioni false e diffamatorie, promuoverò un’azione civile per risarcimento il cui indennizzo devolverò in beneficenza. È consentito dire tutto, tranne le bugie.”
Lo dichiara il consigliere regionale Fabiano Amati, con riferimento alle dichiarazioni rese dal Segretario generale della Cisl di Puglia Giulio Colecchia al Congresso FILCA CISL, e precisamente nell’aver addebitato ad Amati, nella sua vecchia qualità di assessore regionale alle Opere pubbliche, la responsabilità per il blocco di lavori per un ammontare di due miliardi di euro.
“Tra le opere citate da Colecchia – ha continuato Amati – solo due appartenevano ed appartengono alle competenze dell’Assessorato alle Opere pubbliche: il nuovo ospedale Fasano – Monopoli (per un valore di 80 milioni di euro) e il nuovo ospedale di Taranto (per un valore di 207 milioni di euro).
Tutte le altre opere citate da Colecchia appartengono alla competenza di altri assessorati regionali (trasporti, sanità, pubblica istruzione, ovvero urbanistica ed ambiente per quanto attiene ai pareri ed alle autorizzazioni) o dell’Anas, ai quali lo prego di rivolgersi con determinazione dopo aver approfondito l’argomento opere pubbliche e competenza dei diversi rami dell’amministrazione.
Circa le due opere di competenza dell’assessorato alle Opere pubbliche, cioè i due ospedali, vorrei che Colecchia si informasse, tanto da apprendere che i finanziamenti sono stati erogati il 3 settembre 2012, resi disponibili con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 14 novembre 2012, e ad oggi sono in corso le attività di progettazione preliminare per bandire la gara. Quando sono andato via dell’assessorato, dunque, le attività andavano a gonfie vele, senza il bisogno di alcuna sollecitazione informata o disinformata che sia, e sarà mia cura seguirle anche nel nuovo ruolo di Consigliere regionale.
Inoltre, Colecchia attribuisce al sindacato l’avvio di altre due opere, una delle quali di competenza dell’Assessorato alle Opere pubbliche: la strada regionale 8 Lecce-San Foca.
Sull’appropriazione di questo merito si rasenta il ridicolo. Le attività di cantierizzazione dell’opera in questione andava avanti da trent’anni, quando sono arrivato all’assessorato alle Opere pubbliche, senza che nessuno avesse mosso un dito. A conclusione di uno snervante contenzioso col ministero sulla revoca del finanziamento, mi preoccupai di sollecitare ogni settimana i ministeri competenti, con un telegramma, sino a quando riuscimmo ad ottenere il finanziamento. Non ricordo in quelle settimane parole di sostegno o d’aiuto di Colecchia e del suo sindacato. Dopo l’accredito delle somme mi preoccupai, con i valorosi dirigenti e dipendenti dell’Assessorato alle Opere pubbliche, di predisporre tutte le condizioni per la consegna del cantiere, rese difficili da un determinato movimento di protesta su questioni di compatibilità ambientale, di competenza di altri assessorati, reso visibile da una quotidiana campagna di stampa, contro cui Colecchia non ha mai speso una parola.
Per consentire la consegna dei lavori mi sono fisicamente parato innanzi al movimento di protesta dei lavoratori che dovrebbero realizzare la strada, ancora oggi mi risulta in cassa integrazione, e di queste iniziative il mio profilo facebook e quello dei rappresentanti sindacali salentini è pieno di ringraziamenti ed elogi; loro non sanno nemmeno chi sia Colecchia.
Quanto detto dimostra quanto diffamatorie siano le dichiarazioni di Colecchia, il quale farebbe bene ad informarsi sulla tempestività dei lavori che appartenevano alla competenza dell’assessorato alle Opere pubbliche (idrici, fognari e di difesa del suolo), sui quali pur con mille difficoltà abbiamo fatto registrare una grande spinta in termini di utilizzo delle risorse, tanto che l’asse finanziario di riferimento degli assessorati alle Opere pubbliche ed Ambiente è quello che negli ultimi anni ha raggiunto le migliori performance”.