“Sempre a proposito di cialtroneria”, l’assessore regionale alle Opere pubbliche Fabiano Amati ha scritto una lettera alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, al Ministero dell’Economia e delle Finanze, al Comitato interministeriale per la Programmazione economica (CIPE) e al Ministero dello Sviluppo economico – Dipartimento per le Politiche di sviluppo e di coesione, per richiedere l’accreditamento della somma di € 31.711.060,00, necessaria per l’esecuzione dei lavori di realizzazione della strada regionale n. 8, relativamente al tracciato stradale compreso tra la tangenziale di Lecce e il Comune di Melendugno (fino alla rotatoria n.9).
“Attualmente – ha spiegato Amati – la Regione Puglia ha pieno diritto di ottenere dallo Stato questi fondi per la realizzazione della strada regionale 8, realtà importante per l’intero territorio Salentino che sarebbe in grado di snellire e rendere più sicuro il traffico che si snoda da Lecce alle località marine della costa orientale e viceversa. Se il nostro sollecito non otterrà alcun riscontro, siamo pronti ad intraprendere una protesta che si espliciterà con l’invio di un telegramma a settimana – azione che stiamo già portando avanti per ottenere i fondi necessari a realizzare il potabilizzatore di Conza della Campania – probabilmente più efficace della pur possibile azione giudiziaria che potremmo ampiamente promuovere, ma andare come si dice “a mano di avvocati” tra Pubbliche amministrazioni sarebbe davvero uno scempio”.
TESTO ISTANZA FORMALE
“In riferimento alla realizzazione della strada regionale n.8 di cui alla Convenzione ex Agensud n.266/88 indicata in oggetto, si rappresenta quanto segue. Il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (C.I.P.E.), con deliberazione in data 20.12.2004 (registrata alla Corte dei Conti il 14.04.2005 e pubblicata sul G.U.R.I. – Serie generale – n.107 del 10.05.2005), dispose – tra l’altro – di assegnare al Ministero dell’Economia e delle Finanze, a valere sulle disponibilità 2004 del Fondo per le aree sottoutilizzate, per le finalità di cui al D.Lgs. n.96/1993, le maggiori risorse da trasferire alla Regione Puglia in dipendenza della suddetta Convenzione ex Agensud n.266/88 (realizzazione della S.R. n.8).
Conseguentemente, il Direttore del Servizio Centrale di Segreteria del CIPE, con Decreto in data 22.04.2005, registrato alla Corte dei Conti in data 13.05.2005, determinò, nell’art.2 di detto provvedimento, in € 54.891.271 l’ammontare delle risorse finanziarie da trasferire alla Regione Puglia per la realizzazione dell’intervento di cui alla convenzione ex Agensud n.266/88 di che trattasi.
Nel terzo comma di detto articolo veniva infine stabilito che “Qualora il giudizio pendente presso il Tribunale amministrativo del Lazio per l’annullamento della delibera CIPE del 28/12/1993, con la quale è stato revocato il finanziamento regolato dalla convenzione n. 266/88, dovesse concludersi con la conferma della revoca, la Regione Puglia è tenuta a restituire al bilancio dello Stato la predetta somma di € 54.891.271” .
Lo Stato, però, pur in presenza del summenzionato provvedimento formale del Direttore del Servizio Centrale di Segreteria del CIPE del 22.04.2005, non provvedeva ancora ad accreditare alla Regione Puglia la predetta somma di € 54.891.271, occorrente per la realizzazione della S.R. n.8.
Nel frattempo la Giunta Regionale, dopo un lungo e complesso iter amministrativo, ha adottato la deliberazione n.1496 dell’1.08.2008, con la quale ha confermato l’ interesse della Regione Puglia alla realizzazione della S.R. n.8 relativamente al tracciato stradale compreso tra la tangenziale di Lecce e il Comune di Melendugno (sino alla rotatoria n. 9), ritenuto di rilevante importanza per il territorio salentino, in quanto finalizzato a snellire e a rendere sensibilmente più sicuro il caotico traffico che si snoda dalla città di Lecce fino alla zona delle località marine della costa orientale e viceversa.
Con la stessa deliberazione n.1496 dell’1.08.2008, la Giunta Regionale demandava, tra l’altro, al Dirigente di questo Settore (ora denominato Servizio) Lavori Pubblici l’adozione dei provvedimenti amministrativi necessari per la formalizzazione dell’aggiudicazione definitiva dell’appalto all’A.T.I. (Consorzio Cooperative Costruttori di Bologna – capogruppo), in esito al perfezionamento delle varianti urbanistiche da parte dei Comuni interessati alla realizzazione dell’opera ed al compimento di ogni adempimento istruttorio e/o propedeutico alla realizzazione dell’opera. Fatta salva, altresì, la verifica dell’esito favorevole del giudizio pendente innanzi al Tar Lazio in ordine alla permanenza in capo alla Regione Puglia dell’originario finanziamento del 1° lotto della S.R..n.8 in parola.
Successivamente, il T.A.R. del Lazio, con Sentenza n.9229/2008, annullava il provvedimento del CIPE di revoca del finanziamento a suo tempo concesso alla Regione Puglia per la realizzazione della S.R. n.8.
Detta Sentenza veniva impugnata dinanzi al Consiglio di Stato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dal CIPE, rappresentati e difesi dall’Avvocatura Generale dello Stato, la quale richiedeva, innanzi tutto, la sospensione dell’efficacia della predetta Sentenza n.9229/2008 del TAR Lazio.
Il Consiglio di Stato, con Ordinanza n.988 del 24 Febbraio 2009, respingeva l’ istanza cautelare dei ricorrenti, condannando le Amministrazioni appellanti al pagamento delle spese.
Finalmente, il Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione (Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria Nazionale), con
nota prot. 2546 del 16.02.2009, indirizzata sia al Settore Ragioneria che al Settore Programmazione della Regione Puglia, comunicava che, in data 15.12.2008, l’ Ufficio Centrale di
Bilancio aveva provveduto alla registrazione del trasferimento della somma di € 28.911.280,04, relativa alle risorse recate dalla delibera CIPE n.4/2006.
Con la stessa lettera, la summenzionata Direzione Generale del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione del Ministero dello Sviluppo Economico comunicava ai suindicati Settori della Regione Puglia che la Ragioneria Generale dello Stato aveva provveduto ad emettere il titolo delle risorse in parola sul conto di tesoreria della Regione Puglia.
Dalla succitata delibera CIPE n. 4, in data 22 marzo 2006, avente ad oggetto: “PRIMA RIPARTIZIONE PER L’ANNO 2006 (COMPLETAMENTI LEGGE N. 64/1986) FONDO PER LE AREE SOTTOUTILIZZATE EX ART. 61 DELLA LEGGE FINANZIARIA 2003”, si rileva che è stata disposta, tra l’altro, l’assegnazione di complessivi € 100.000.000,00 per soddisfare le esigenze del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di coesione, connesse al trasferimento alle Regioni meridionali – in attuazione del D.Lgs. n.112/’98 e dei successivi decreti attuativi del Presidente del Consiglio dei Ministri, nonché della precedente delibera CIPE 20.12. 2004, n.85 (pubblicata sulla G.U. n.107/2005) – delle risorse residue, definitivamente fissate in € 209.684.039, relative al finanziamento delle Convenzioni in corso di completamento, a suo tempo stipulate dall’Agenzia per la promozione dello sviluppo del mezzogiorno (Agensud) con i diversi soggetti attuatori. Dalla stessa delibera CIPE n.4/2006 si rileva, altresì, che l’onere complessivo residuo, che, come già detto innanzi, resta definitivamente fissato in € 209.684.039, viene coperto in parte con l’assegnazione di € 100.000.000 in parola e per la rimanente quota con future assegnazioni CIPE.
Inoltre si è appreso, grazie alla nota prot. n. DIPE – 4636 – P del 30.10.2009 della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la Programmazione e il Coordinamento della Politica Economica (indirizzata al Presidente della Giunta Regionale presso i legali officiati dalla Regione Puglia per seguire la vicenda in questione, avv. Giovanni D’Innella e avv. Gaetano Di Muro), che, in relazione al suddetto accreditamento di € 28.911.280,04, la quota delle risorse ex Agensud da considerare riferita all’ atteso finanziamento della S.R. n.8 di cui alla Convenzione n. 266/88 è pari ad € 23.180.211,00. La differenza di € 5.731.069,04 (pari ad € 28.911.280,04 – € 23.180.211,00) costituisce il saldo spettante alla Regione Puglia riferito a tutte le altre Convenzioni ex Agensud (con esclusione della Convenzione n.266/88, la quale com’è noto è stata prima revocata e poi riammessa a finanziamento sub iudice) di cui alla succitata somma complessiva di € 129.913.738,00 a suo tempo iscritta nel bilancio regionale per portare a compimento gli interventi disciplinati da tali Convenzioni.
Ora, il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta), con Decisione n.1460, resa in camera di consiglio il 26.01.2010 e depositata in Segreteria il 12.03.2010, si è definitivamente pronunciato sul ricorso in appello di cui innanzi, come segue: ha respinto l’appello medesimo e, per l’effetto, ha confermato la Sentenza del T.A.R. del Lazio impugnata; ha condannato le amministrazioni appellanti al pagamento delle spese e onorari di causa; ha ordinato che tale Decisione sia eseguita dall’autorità amministrativa. Alla luce della suddetta Decisione del Consiglio di Stato, la clausola posta nel terzo comma dell’art. 2 del summenzionato Decreto del 22.04.2005 del Direttore del Servizio Centrale di Segreteria del CIPE, che subordinava il finanziamento della S.R. n. 8 alla Sentenza del TAR del Lazio, è definitivamente decaduta, per cui la Regione Puglia ha pieno titolo e diritto ad ottenere dallo Stato l’accreditamento della parte residua del finanziamento di cui alla Convenzione ex Agensud n.266/88 concernente i lavori di realizzazione della strada regionale n.8, ammontante esattamente ad € 31.711.060,00 (pari ad € 54.891.271,00 – € 23.180.211,00 già riscossi).
A tale proposito, si fa presente che il legale rappresentante del Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna (capogruppo dell’A.T.I. aggiudicataria provvisoria dei lavori di costruzione della S.R. n.8) e il suo legale, Prof. Avv. Ernesto Sticchi Damiani, con lettera racc. a.r. in data 30.04.2010, indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la Programmazione e il Coordinamento della Politica Economica, al Ministero dell’Economia e delle Finanze, al CIPE, nonché al Presidente della Regione Puglia e all’ Assessore alle OO.PP. della stessa Regione Puglia, hanno invitato gli interlocutori ministeriali ad accelerare il trasferimento delle predette risorse residue di € 31.711.060,00 alla Regione Puglia, in esecuzione della Decisione del Consiglio di Stato n.1460/2010 di cui sopra, e gli interlocutori regionali ad assumere ogni iniziativa al fine di ottenere tale somma, preavvertendo che, in difetto, agiranno dinanzi alle Autorità giurisdizionali competenti per sanzionare l’inerzia delle Amministrazioni innanzi citate.
I sottoscrittori di detta nota racc. a.r. in data 30.04.2010 evidenziano, altresì, che il ritardo accumulato dalle Amministrazioni di cui innanzi nel porre in essere gli atti di rispettiva competenza cagiona di giorno in giorno pregiudizi di enorme rilevanza in quanto, da un lato, impedisce la realizzazione di un’infrastruttura di cruciale importanza per il territorio 14/07/2010 pag. 4 regionale e, dall’altro, incide in termini di danni patrimoniali ingentissimi nella sfera giuridica dell’A.T.I. guidata da C.C.C., che non può provvedere ai relativi lavori pur avendo predisposto la relativa organizzazione di impresa sotto il profilo delle risorse finanziarie, umane e strumentali.
Inoltre, il legale rappresentante del Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna e il suo legale, Prof. Avv. Ernesto Sticchi Damiani, hanno inoltrato al Presidente della Regione Puglia e all’Assessore alle OO.PP. della stessa Regione Puglia un atto di significazione, datato 30.04.2010, con il quale invitano formalmente questa Amministrazione Regionale ad attivare ogni iniziativa, in sede giudiziale, nei confronti delle Amministrazioni statali, al fine di ottenere l’immediato trasferimento in proprio favore del finanziamento dovuto quale credito certo, liquido ed esigibile, con riserva, da parte dell’ A.T.I. guidata da C.C. C., di tutelare i propri diritti dinanzi alle Autorità giurisdizionali competenti.
Nel frattempo, il Servizio Lavori Pubblici di questo Assessorato ha già portato a compimento l’iter propedeutico all’avvio dei lavori di costruzione della S.R. n.8., con l’acquisizione dei necessari pareri ed autorizzazioni.
Detto Servizio Lavori Pubblici, prima di poter approvare detto progetto esecutivo ed aggiudicare definitivamente i lavori in parola alla suindicata A.T.I. (Consorzio Cooperative Costruttori di Bologna – capogruppo), ha necessità di avere a disposizione nel bilancio del corrente esercizio finanziario l’intera somma di € 54.891.271,00, occorrente per la realizzazione dell’arteria stradale in parola, al fine di poter assumere il relativo impegno di spesa e porre in essere atti giuridicamente vincolanti.
Alla luce di quanto sopra rappresentato, e al fine di scongiurare eventuali contenziosi con la predetta A.T.I., si rivolge a codeste Amministrazioni dello Stato destinatarie della presente FORMALE ISTANZA di accreditamento, in favore della Regione Puglia, della somma residua di € 31.711.060,00, spettante a saldo della Convenzione ex Agensud n.266/88 (realizzazione della strada regionale n.8), in ottemperanza alla suindicata Decisione n.1460 del 26.01.2010 del Consiglio di Stato (Sezione Quarta).
Si resta in attesa di un favorevole accoglimento della presente, confidando nella sensibilità di codesti Organi statali nel recepire le esigenze di questa amministrazione regionale”.