“Il problema non è l’ospitale o ironico striscione di saluto a Berlusconi, né l’odio nei suoi confronti che naturalmente non sarebbe giustificabile da parte di alcuno.
La questione è molto più semplice. Lo striscione è stato comunicativamente geniale, pur nella sua illegalità (non si possono esporre striscioni sugli edifici pubblici), deciso per appagare i noti eccessi narcisistici di Emiliano, che ha assunto questa iniziativa per imperversare sui mezzi di comunicazione. Altro che ospitalità o irrisione. Chi come me non odia nessuno e guarda alla vita con piana serenità, potrebbe ironicamente e paradossalmente dedurre che l’egocentrismo irrefrenabile potrebbe di questo passo portarlo a desiderare di essere il morto ad ogni funerale, se solo questo non gli comportasse l’impossibilità di leggere i necrologi, ricevere le condoglianze e udire i coccodrilli.
Credo che il mio pensiero sulla speculazione comunicativa, sia provato dal fatto che Berlusconi, geniale comunicatore senza alcun dubbio, non ha proprio preso in considerazione lo striscione ospitale o ironico, proprio per non appagare la già strabordante bulimia comunicativa del Sindaco di Bari. Tutto qui.”