La Giunta regionale ha approvato la proposta dell’assessore regionale alle Opere Pubbliche, Fabiano Amati, di richiedere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, tramite il dipartimento della Protezione Civile, il riconoscimento dello stato di emergenza della vecchia Pavoncelli, gravemente danneggiata dal terremoto dell’Irpinia nel 1980. Alla luce della vulnerabilità sismica della galleria, infatti, ci potrebbero essere ripercussioni sulla disponibilità idrica per tutta la comunità pugliese. Già nel corso della giornata di ieri, l’assessore Amati, durante un incontro interistituzionale svoltosi a Roma, aveva chiesto alla Protezione Civile la dichiarazione dello stato di emergenza per la Pavoncelli ottenendone la condivisione della sussistenza dei presupposti. Dopo la formalizzazione odierna da parte della Giunta, lo stato di emergenza dovrà essere ora deliberato dal Consiglio dei Ministri.
La “Galleria Pavoncelli” fu realizzata nei primi anni del 900; a seguito del terremoto dell’Irpinia del 1980, venne danneggiata e si decise di realizzare una nuova condotta (Pavoncelli bis) parallela alla prima, affinché la flessibilità nell’uso della prima e della seconda consentisse le operazioni di manutenzione senza interruzioni del servizio. I lavori della Pavoncelli bis furono avviati nel 1990 e sospesi nel 1992 a causa di difficoltà derivanti dall’elevato flusso d’acqua e da soluzioni temporanee di contenimento che all’epoca non furono sufficienti per consentire la ripresa dei lavori. Il cantiere, però, non fu mai riaperto anche a causa dell’insorgenza di complesse e defatiganti vicende amministrative e giudiziarie. Allo stato, l’unica ipotesi possibile di ripresa dei lavori è costituita dall’adozione di un apposito decreto della Presidenza del Consiglio – Dipartimento per la Protezione civile, considerate la disponibilità delle risorse finanziarie e l’avvenuta aggiudicazione dei lavori.