Esercitarsi, testare la macchina organizzativa e diffondere la cultura della Protezione civile: sono questi gli obiettivi da raggiungere attraverso “Puglia 2010”, l’esercitazione di Protezione civile che si svolgerà in tutta la regione il 28, 29 e 30 maggio prossimi e che è stata presentata questa mattina dall’assessore regionale alle Opere Pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati.
Si tratta della prima esercitazione di protezione civile degli ultimi dieci anni che coinvolgerà l’intero territorio regionale nonché le Prefetture, le Province, le Forze dell’ordine, gli oltre 20 Comuni direttamente interessati dalle azioni sul campo, l’Autorità di Bacino, l’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale), l’Ares Puglia (Agenzia regionale sanitaria), l’Arem Puglia (Agenzia regionale mobilità), le Asl e le centrali operative del 118 di tutta la regione, i Consorzi di bonifica, la Croce rossa italiana , Ferrovie, Trenitalia, Anas, Autostrade per l’Italia, Acquedotto pugliese.
“La Protezione civile – ha detto l’assessore Amati – deve essere il punto di raccordo di tutti i poteri dello stato; per questo le esercitazioni sono utili proprio per coordinare azioni interdisciplinari ed unire le diverse professionalità . Anche la tutela della risorsa idrica, ad esempio – ha spiegato l’assessore – riguarda interventi di Protezione civile: il canale principale dell’Acquedotto pugliese, la galleria Pavoncelli, gravemente danneggiata dal terremoto dell’Irpinia dell’80, si trova in stato di costante emergenza, essendo situata in una zona ad alto rischio sismico. Il governo regionale – ha continuato – ritiene che le azioni di Protezione civile siano tra le più importanti e moderne; ripresenteremo infatti un disegno di legge regionale che riguarderà tutti gli aspetti della Protezione civile. In questo momento, siamo un grande cantiere aperto a suggerimenti ed iniziative anche da parte degli stessi Comuni, realtà fondamentali nelle azioni di intervento e prevenzione che invitiamo a fare uno sforzo in più senza che ci sia la necessità di ricorrere a termini perentori”. Nel corso del suo discorso inoltre, l’assessore Amati ha parlato del mondo del volontariato, che “merita – ha detto – la giusta ed attenta considerazione ma deve necessariamente essere organizzato e coordinato affinchè non diventi una realtà dannosa più che ausiliaria”. Oltre a ricercare eventuali falle e criticità nel sistema di intervento, l’esercitazione “Puglia 2010” rappresenterà un ottimo strumento di analisi ed individuazione di uno schema di utilizzo dei fondi comunitari destinati alla Protezione civile che, secondo Amati “saranno prettamente indirizzati al potenziamento della parte operativa che deve essere in grado di alleviare ed evitare conseguenze ulteriori in presenza di un’emergenza”.
Il sistema regionale della Protezione Civile ha avuto una concreta riorganizzazione grazie alla sottoscrizione del Protocollo d’Intesa con il Dipartimento della Protezione Civile (2005) ed alle iniziative assunte in attuazione della OPCM 3606/2007 emanata in conseguenza dei gravi incendi boschivi che hanno interessato tutto il territorio nazionale e della Puglia (Peschici e Vieste).
Unitamente alla realizzazione della nuova sede operativa del Servizio Protezione Civile, è stata attrezzata la SOUP (Sala Operativa Unificata Permanente L. 353/2000) ed è stata avviata l’operatività del CFR (Centro Funzionale Regionale – Direttiva 2004).
Successivamente è stata attrezzata la sala operativa per il coordinamento delle iniziative conseguenti alle emergenze che caratterizzano il territorio. La Regione Puglia ha partecipato anche al soccorso dei cittadini Abruzzesi, colpiti dal Sisma, gestendo il COM 7 (Sulmona), e per ultimo della popolazione di Haiti trasferendo tende e brandine. Nel corso delle prossime iniziative si tenderà al rafforzamento dell’operatività del Servizio Protezione Civile, in tutte le sue specifiche articolazione e competenze, nonché al potenziamento delle strutture degli Enti Territoriali (Province e Comuni) e delle Associazioni di volontariato iscritte all’elenco di cui alla L.r 39/1995.
Particolare attenzione sarà rivolta alla costituzione della colonna mobile per il soccorso immediato in caso di calamità ed alla realizzazione della rete radio a copertura del territorio regionale.