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Otto grandi cantanti e musicisti con il coro lirico della “Città di Bitonto” hanno dato avvio alla campagna elettorale di Fabiano Amati, candidato al Consiglio regionale del Partito democratico. Il “Galà lirico” si è svolto ai Portici delle Teresiane, in piazza Mercato Vecchio a Fasano, ieri sera (sabato 9 maggio), ed è stato dedicato alla “Festa della mamma” che si celebra proprio oggi.
Le musiche, non esclusivamente tratte da opere liriche, hanno aperto con grande stile la campagna elettorale del nostro concittadino che ha scelto questa formula suggestiva ed elegante «come simbolo dell’orgoglio che nutro verso la nostra Patria, nota per il bel canto, e verso Fasano con cui ho un rapporto carnale». L’obiettivo di Amati è quello di passare dalle parole ai fatti e dar loro forza (come recita lo slogan della campagna) e per farlo inizia con il lasciar “parlare” altri: la mezzosoprano Idilia Annese, la soprano Angela Cuoccio che ha sostituito Anna Lacassia, il tenore Giuseppe Maiorano e il baritono Gianfranco Cappelluti. Ad accompagnarli al pianoforte Giada Iaffaldano mentre sono intervenuti Vito Vilardi alla chitarra classica (che ha eseguito due splendidi brani strumentali), il trombettista Sergio Schiavone e la violinista fasanese Samuela Mizzi.
I molti brani proposti al pubblico, accorso numeroso tanto da lasciare solo posti in piedi, sono pezzi miliari della tradizione operistica: da “Va pensiero” dal “Nabucco” di Verdi a “Una furtiva lagrima” di Donizzetti, dalla “Casta diva” dalla “Norma” di Bellini (di cui rimarrà immortale l’interpretazione della Callas) al “Non più andrai, farfallone amoroso” da “Le nozze di Figaro” di Mozart. E ancora sono stati proposti “Di Provenza il mar il suol” dalla “Traviata” di Verdi, “Vissi d’arte” dalla “Tosca” di Puccini; una splendida performance di Idilia Annese con l’ “Habanera” dalla “Carmen” di Bizet e un’altrettanto coinvolgente esecuzione di“Brindisi” dalla “Traviata di Verdi con il duetto di Angela Cuoccio e Giuseppe Maiorano con il coro lirico della “città di Bitonto”.
I cantanti però hanno anche spaziato in un repertorio non operistico eseguendo alcune canzoni dedicate alla figura materna come “Mamma” di Bixio, Cherubini e l’ “Ave Maria” di Caccini. Si sono poi esibiti con dei classici italiani come “Te voglio bene assaje”, “Non ti scordar di me” di De Curtis, “I’te vurria vasà” di Russo e Di Capua e “Munastero e Santa Chiara” di Galdieri. Ultimo partecipato pezzo è stato l’intramontabile “’O sole mio”, brano in lingua napoletana che probabilmente tutti imparano prima che a far di conto.
Piazza Mercato Vecchio si è così fatta convincere a cantare i celebri versi mentre il festoso Fabiano Amati, da buon “padrone di casa”, cantava il ritornello al microfono. Un preludio di campagna elettorale che vuole parlare un linguaggio universale: quello della musica.