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Iniziativa organizzata dai Giovani Democratici di Fasano per raccontare la loro idea di politica
“E se oggi toccasse a te cambiare la storia?”. Recita cosi il titolo dell’incontro organizzato dai Giovani Democratici di Fasano nella sede del comitato elettorale di Fabiano Amati. L’iniziativa, tesa ancora una volta a far avvicinare i giovani al mondo della politica, ha visto succedersi sul palco una serie di voci che hanno espresso la loro idea di Politica, quella con la P maiuscola, e di quanto questa possa avvicinarsi ai giovani.
Tante le personalità che si sono raccontate. Il primo è stato Andrea Di Bari, segretario del Giovani Democratici, che ha introdotto la serata citando un grande del passato, Enrico Berlinguer, con l’idea che lo storico segretario del Pci aveva dei giovani. Poi è toccato ad Orio Anglani prendere la parola, che in primis ha ringraziato i GD per aver intestato il circolo cittadino a suo figlio Marcello, il ragazzo scomparso lo scorso novembre per un incidente d’auto. Il pensiero di Anglani ha emozionato tutti quando ha ricordato la personalità politica di Marcello ed il suo senso critico nel confronti del partito stesso, descrivendolo come un vero e proprio amante della politica del confronto.
Ha preso poi la parola Fabiano Amati, raccontando un particolare aneddoto dei suoi inizi, e di come il confronto di idee nel suo partito fosse fonte di stima. Quindi è stato Tommaso Grassi, giovane studente del liceo “Da Vinci”, e fresco presidente dei GD a prendere la parola, raccontando anche e soprattutto la rabbia di una generazione di giovani ormai stanca di sentirsi vittima di una politica che non gli appartiene. Un emozionato Tonio Leone, presentato al pubblico proprio come “appassionato sostenitore dei giovani”, ha raccontato le sue emozioni per la politica, ricordando, inevitabilmente, la forza politica di Marcello Anglani.
È stata la volta poi di Angelo Colucci e Stefano Carrieri, anche loro iscritti al gruppo dei GD, i quali con forza e coraggio hanno urlato diverse realtà troppo distorte e lontane dai giovani del nostro tempo. Il segretario Pierfrancesco Palmariggi quindi ha gestito il suo intervento puntando sulla passione e la fiamma della politica che deve ardere in tutti e soprattutto sui giovani, sottolineando quanto troppo spesso si commetta l’errore di far coincidere la politica con i politici, quando invece bisognerebbe provare a scindere le due cose. Il nostro collaboratore Pasquale Ancona ha poi preso la parola incentrando il suo discorso sull’importanza che il confronto di idee abbia per fare della buona politica.
E di seguito altri giovani amanti della Politica o molto più semplicemente impegnati nelle diverse realtà che si basano sul confronto di idee, hanno raccontato le loro esperienze, regalando al pubblico tante diverse visioni di una voglia di fare che troppo spesso viene considerata lontana dalle nuove generazioni.