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I candidati fasanesi alle regionali in un interessante ‘faccia a faccia’ per ‘Osservatorio’
1) «Chiediamo ai candidati di presentarsi». Neglia: «Rivesto il ruolo di consigliere comunale dal 2007; dal 2014 sono stata eletta in consiglio provinciale. In questa mia esperienza ho affrontato temi all’avanguardia e alla portata di tutta la cittadinanza quali i servizi sociali, il sostegno alle fasce deboli, argomenti di cui mi sono occupata perché a me più vicini». Scianaro: «Nato nel ’59, laureato in Medicina e Chirurgia, specializzato in microbiologia, dirigente al Laboratorio Analisi dell’Ospedale di Fasano. Dal 2002 al 2007 assessore comunale, dal 2007 al 2012 vicesindaco, dal 2009 consigliere provinciale e dal 2013 consigliere regionale, sono attualmente in aspettativa». Amati: «Mi conoscete tutti. A nove anni andai a giocare a pallone in piazza Ciaia e, quando i vigili urbani mi sequestrarono il pallone feci una discussione con loro affinché ce lo restituissero. Mi accorsi che quando c’è il buio è inutile maledire l’oscurità ma occorre accendere una candela. Da allora mi sono appassionato all’amministrazione pubblica e faccio l’amministratore». Ammirabile: «Già sindaco di questa città, libero professionista da sempre. Penso di avere dimostrato di avere capacità ottime per andare avanti nel campo, penso di essere un buon marito e padre di famiglia. Nel 2007 mi sono messo da parte per dare spazio a mio figlio pur rimanendo nell’ambito del centro destra. Un anno e mezzo fa mi è ritornata la passione per la politica scendendo in campo con il prof. Schittulli». Sardella: «Ho 32 anni, penso di essere il volto nuovo di queste elezioni. Sono un giovane avvocato dal 2010 e credo di essere la voce dei ragazzi che vogliono dare un segnale di discontinuità alla solita politica».
2) «Cosa pensa dell’attuale livello di assistenza sanitaria erogata dalla Regione Puglia a Fasano e cosa ritiene si possa fare per migliorarla?» Scianaro. «Penso che la risposta è assolutamente negativa, l’offerta è pessima. Non posso che esprimere un plauso, però, per la qualità del lavoro di tutti, dagli operatori ai dirigenti, che operano con grande spirito di abnegazione per portare avanti questa sanità in uno stato d’abbandono. Spero che in futuro le cose possano andare molto meglio». Amati: «Io non ho pensato, ho fatto. In una discussione di suddivisione di denaro per l’edilizia ospedaliera, ho preso 80 milioni e gli ho destinati insieme alla giunta regionale alla realizzazione di un ospedale di primo livello. Questo dovrà farsi nei prossimi 4 anni, è la mia ossessione». Ammirabile: «L’opinione sulla sanità sono i cittadini a darla. Fino a quando i direttori generali vengono nominati dai politici non vedremo mai un’azienda sanitaria portata avanti a livello manageriale. Fu un consiglio comunale da me portato avanti a proporre di realizzare un nuovo ospedale a Fasano, proposta portata avanti da altri politici». Sardella: «Sul problema della sanità sono le persone a tirare le somme. Un buco enorme da colmare, la giunta Vendola non ha fatto granché. Penso che tanti proclami sono stati fatti al vento: si parla di un’opera pubblica che vedrà la luce in dieci anni, non in quattro». Neglia: «Il malcontento è ricaduto sui cittadini che hanno avuto un disastroso sistema sanitario. In cinque anni, nel 1995, con la giunta Di Stasio abbiamo realizzato l’ospedale a Cerignola, se la giunta Vendola avesse voluto avremmo potuto realizzare un nuovo ospedale e riordinare quello di Fasano con i professionisti in campo a disposizione della gente».
3) «Se e quando sarà aperto il nuovo ospedale, la Asl e quindi la Regione Puglia cosa dovrebbero fare per l’utilizzo della vecchia struttura?». Amati: «Non so cosa si farà della vecchia struttura. Una parte sarà destinata per la medicina del territorio e un’altra probabilmente si potrà alienare. Su questa questione sono soltanto in grado di comunicare il mio punto di vista». Ammirabile: «Mi auguro che il nuovo ospedale venga completato in quattro anni, perché ci sono problematiche strutturali e impiantistiche da considerare. Penso che il vecchio ospedale verrà alienato anche se sarebbe bello dare la struttura al Comune di Fasano». Sardella: «Sarebbe opportuno che la Regione ridestini la struttura al Comune che possa impiegarlo per la cittadina stessa. L’immobile dovrebbe ritornare a Fasano a titolo gratuito da parte della Regione». Neglia: «Se la Regione alienerà questo bene saremmo pronti ad accoglierlo come bene comunale e a pensare ad una struttura che possa dare conforto alla gente, per esempio nel campo dei giovani o dei migliori specialisti, che possano avere spazi dove visitare i pazienti». Scianaro: «Una delle prime cose che la Regione dovrà fare è pensare ad una riforma della medicina del territorio. Quella struttura potrebbe servire per riallocare i poliambulatori dei medici di base e i servizi». Replica Amati: «Stiamo facendo un ospedale di primo livello: quella struttura servirà per la medicina del territorio dove si assistano davvero le persone, e quale luogo se non uno che già abbiamo?».
4) «Quali interventi la Regione Puglia dovrebbe promuovere per incrementare ulteriormente lo sviluppo turistico di Fasano?». Ammirabile: «Vogliamo che si agevolino i passaggi burocratici per chi vuole creare nuove strutture turistiche, non esclusivamente resort. In più, riduzioni dei vincoli posti sul nostro territorio». Sardella: «Ritengo che ultimamente abbiamo assistito ad un turismo che ha creato una ghettizzazione piuttosto che benefici per il territorio. Dobbiamo garantire un turismo continuativo». Neglia: «Il turismo non è solo strutture ma anche cultura. Abbiamo strutture come il Minareto che non sono state per nulla valorizzate dalla Regione. Anche la cultura è turismo, pertanto dobbiamo valorizzare tutto quello che abbiamo e che attiri l’attenzione del turista». Scianaro: «I privati hanno fatto già molto. Uno degli interventi fondamentali consiste nel migliorare le infrastrutture in termini di viabilità e trasporti. Bisogna intercettare risorse comunitarie per migliorare siti importanti come Egnazia o il Minareto». Amati: «Il turismo non è solo cemento. Abbiamo fatto la scelta del turismo di lusso, una scelta di qualità che abbiamo portato avanti per diversi anni: ora dobbiamo mantenerla. Qui la Regione può fare qualcosa. Ad esempio abbiamo il problema dell’erosione delle coste, dobbiamo tutelare l’incanto».
5) «Presso l’assessorato all’Urbanistica della Regione Puglia sono presenti due importanti progetti daVALUTARE Sardella: «Si tratta di due progetti che dall’esterno non sembrerebbero male anche se lasciano dei dubbi. Per la Metalsiderurgica Liuzzi, un complesso così importante non deve essere visto solo come costruzione ma devono essere visibili anche i servizi, mi sembra che il progetto sia carente. Per il secondo, occorre rivedere il progetto per salvaguardare tutta la bellezza che Fasano offre». Neglia: «Parliamo di due strutture importanti. A mio avviso, se entrambi sono interventi volti a favorire la cittadinanza di Fasano o a migliorare la visibilità, se tutto viene valutato con giuste attenzioni, potrebbero essere un volano per l’economia fasanese, un’opportunità anche per tanti giovani fasanesi». Scianaro: «Mi sono già espresso favorevolmente in proposito in consiglio comunale dando mandato al sindaco di andare in regione perVALUTARE Amati: «Sulla questione Imarfa siamo tutti d’accordo ma dobbiamo stare attenti a che l’interesse privato si equivalga a quello pubblico. Sull’altra questione, non è stato considerato che il social housing è a metà strada tra l’edilizia normale e quella popolare, quindi intervenendo in un’area artigianale dismessa, in cui va fatta una riqualificazione, si andrebbe a squilibrare l’economia fasanese, mi stupisco che la città non si sia arrabbiata». Ammirabile: «Sono favorevole a prescindere ai due progetti . Quando possiamo fare il bene della città dobbiamo intervenire tutti».
6) «Il comparto agricolo è minacciato dal batterio Xylella e continua a subire ingenti danni dagli storni. Cosa deve fare la Regione Puglia in proposito?» Neglia: «Questo è un argomento che abbiamo molto dibattuto anche in un consiglio provinciale monotematico. La Xylella è un problema che attanaglia gli agricoltori dal 2012 e purtroppo si tratta di un batterio che non colpisce solo gli ulivi ma anche le viti, gli oleandri e altre piantagioni; gli organi regionali competenti avrebbero dovuto individuare subito la soluzione ma in questo senso non si è fatto nulla». Scianaro: «Io avrei voluto fare questa domanda agli agricoltori, perché 10 anni di governo Vendola-Emiliano-Stefàno e Nardone la dicono lunga sulla disattenzione verso un comparto che doveva rappresentare il volàno della Puglia per occupazione; credo appunto che gli agricoltori siano stati mal rappresentati a livello regionale, nazionale ed europeo. La preoccupazione Xylella giunge solo negli ultimi mesi, grazie anche alla nostra sollevazione come opposizione in consiglio regionale, ma spero che le conseguenze non ricadano a lungo sul territorio e sui produttori di olive e di olio. Per quanto riguarda gli storni, l’argomento emerge ora “solo per i voti”, come dice il mio collega Amati, ma credo che si possa risolvere nel miglior modo possibile per non vanificare il lavoro degli agricoltori». Amati: «Per gli storni sarà autorizzata la caccia: sarà possibile spararli secondo il calendario venatorio che tiene conto di uno studio sulle migrazioni; ormai da tempo per motivi sportivi si può cacciare, non c’è motivo per cui questo non debba valere per proteggere il raccolto degli agricoltori. La Xylella è un batterio da quarantena, va sicuramente agevolato il piano Silletti di eradicazione entro 15 chilometri perché noi della Piana degli Ulivi dobbiamo fare di tutto per proteggere i nostri alberi, e non penso che le manifestazioni di piazza risolvano il problema». Ammirabile: «Il problema Xylella è nato già qualche anno fa, solo che i ritardi istituzionali nell’affrontare questa incombenza hanno impedito di trovare una soluzione immediata; a lungo andare gli uliveti sono stati abbandonati a se stessi, non solo dalla Regione, ma anche dagli agricoltori che rinunciano alle costose cure». Sardella: «La questione Xylella è riemersa solo ora in clima di campagna elettorale; in Puglia ci sono gli ulivi più belli del mondo e vanno salvaguardati sempre. Anche per quanto riguarda gli storni, credo che la Regione non abbia fatto nulla negli ultimi anni per risolvere l’annoso problema».
7) «L’Asp Rossini ha ottenuto dalla Regione Puglia unFINANZIAMENTO Scianaro: «Io credo che la Regione debba intervenire per risolvere il contenzioso, non me ne sono occupato direttamente ma se sarò rieletto mi impegno ad intervenire sull’argomento». Amati: «Io me ne sono occupato: non esistono diritti edificatori, se una persona accetta il lavoro per un determinato compenso, non può appellarsi alla normativa successiva all’accordo; naturalmente capisco il bisogno dell’imprenditore, ma è giusto consegnare la struttura perché trovo insopportabile vedere, da una parte, la casa di riposo vuota, ma completa di stanze accessoriate e, dall’altro lato, gli anziani tenuti al piano terra dell’ospedale. La questione va risolta dal punto di vista giudiziario; inoltre, con l’arrivo di nuovi fondi comunitari per costruire edifici attigui (ad esempio penso ad un grande centro per l’Alzheimer), il terreno eventualmente ceduto all’impresa potrà essere riacquistato ed edificato per questi fini, ma ora tenere in ostaggio l’opera è inutile e controproducente». Ammirabile: «Il contratto col costruttore va rispettato, ma il problema deve essere necessariamente risolto in primo luogo dalla Regione per verificare leRESPONSABILITÀ Sardella: «Io ritengo che i contratti vadano rispettati, se l’impresa aveva concordato il pagamento di una cifra, quel compenso deve essere garantito. Se la normativaCAMBIA Neglia: «Ancora una volta si tratta di unFALLIMENTO
8) «I recenti successi della pallamano locale hanno riproposto il pietoso spettacolo di una squadra costretta a giocare nei paesi limitrofi le partite casalinghe. C’è la possibilità di utilizzo di fondi regionali per la realizzazione del tanto agognato palazzetto dello sport a Fasano?» Amati: «Nel caso in cui non si riescano a trovare fondi comunitari, poco stanziati per le strutture sportive, si potrebbe pensare di costruire un Pala eventi con i proventi della tassa comunale di soggiorno». Ammirabile: «Il progetto del palazzetto dello sport fu già presentato alla Regione durante la mia amministrazione, e ipoteticamente avremmo ricevuto un finanziamento di 50 mila euro su una spesa totale di 7 milioni di euro per la costruzione dell’opera. Per il patto di stabilità il Comune non può permettersi un simileINVESTIMENTO Sardella: «Ritengo che per una città come Fasano con una squadra in serie A la Regione deve reperire in ogni modo possibile i fondi per la realizzazione di un meritato palazzetto dello sport». Neglia: «Non esistono abbastanza fondi per costruire un nuovo palazzetto ma la Regione puòFINANZIARE Scianaro: «Mi sarebbe piaciuto regalare agli sportivi la realizzazione del palazzetto: è una promessa difficile da mantenere, ma in qualche modo si può cercare perlomeno di avviare il progetto con la ricerca dei fondi necessari».
9) «Cosa pensa delREDDITO Ammirabile: «Prima di progettare ilREDDITO Sardella: «Anch’io credo che, più delREDDITO Neglia: «Dare uno stipendio a chi non lavora significherebbe soltanto far pagare più tasse a chi lavora; è più importante individuare possibilità di impiego e dare una dignità alle famiglie invece che regalare soldi come ai profughi». Scianaro: «In questa Regione Puglia in cui abbiamo le tasse più alte, cos’altro dobbiamo chiedere ai cittadini per finanziare ilREDDITO Amati: «La Regione non può istituire ilREDDITO
10) «Quanto ha dichiarato nella sua ultima dichiarazione dei redditi, quanto è ilBUDGET Sardella: «Essendo giovane, nella mia dichiarazione dei redditi c’è molto poco, di conseguenza nella mia campagna elettorale c’è solo tanta buona volontà e l’impegno dei miei amici che mi aiutano anche a spese loro». Neglia: «La mia dichiarazione dei redditi è sui siti amministrativi comunali e provinciali, alla portata di tutti; per quanto riguarda la campagna elettorale, il partito ci ha chiesto la candidatura e l’autofinanziamento, ma soprattutto la dignità e la lealtà di metterci la faccia. Alla fine vi diremo a quanto ammonta la spesa». Scianaro: «Il mio reddito si aggira intorno agli 80 mila euro annui; per la campagna elettorale dobbiamo rispettare i parametri imposti dalla legge di una spesa massima di circa 40 mila euro» Amati: «L’ultima volta ho dichiarato 130 mila euro annui; non facciamo retorica: tutti utilizziamo i soldi per la campagna elettorale; ma se questo vuol dire garantire lavoro alle tipografie, ben venga» Ammirabile: «Il mio ultimo reddito ammonta a circa 120 mila euro annui; per quanto riguarda la campagna elettorale, io ho fatto solo manifesti, “santini” e fac-simile, per cui prevedo di non superare i 5 mila euro di spese». – |