“Salutare con soddisfazione una decisione paesaggistico-discrezionale contraria sul progetto stradale Talsano-Avetrana, tradisce una concezione del diritto al paesaggio che si fa ‘tiranno’ del diritto alla vita e alla salute.”
Lo ha detto il consigliere regionale Fabiano Amati, a proposito di quanto dichiarato da alcune associazioni joniche, fortemente contrarie alla realizzazione della strada Talsano-Avetrana, i cui lavori di realizzazione sono stati bloccati da un recente parere negativo emesso dal comitato regionale VIA.
“Ho avuto modo di leggere – ha dichiarato – il parere contrario emesso dal comitato regionale VIA sulla strada Talsano-Avetrana della Regionale 8 e mi convinco di quanto sia utile e urgente procedere alla convocazione della Commissione consiliare competente, così come ho avuto modo di richiedere al Presidente Donato Pentassuglia nei giorni scorsi.
Spero che il parere negativo VIA abbiano avuto modo di leggerlo anche i rappresentanti delle associazioni che in queste ore stanno ‘festeggiando’, così come riportano diverse fonti giornalistiche. Coltivo questa speranza perché solo in questo modo avrebbero avuto modo di apprezzare quanto sia inspiegabile la decisione negativa, pronunciata contro una soluzione progettuale frutto di sostanziali modifiche rispetto alla proposta originaria, le cui variazioni furono a suo tempo suggerite dallo stesso Comitato VIA.
Da ciò che capisco, le riflessioni contrarie del Comitato VIA attengono a profili paesaggistico-discrezionali, piuttosto che a norme di legge o di pianificazione sovraordinata, che nell’iter di formazione del giudizio dovrebbero essere ponderati con altri diritti, quali quello all’integrità fisica e alla salute dei cittadini, posti a repentaglio da strade insicure e poco adeguate al notevole flusso veicolare. Sul punto il parere VIA è sufficientemente reticente e non incrocia il parere favorevole di tutte le amministrazioni locali, con in testa il Sindaco di Taranto, che reclamano la realizzazione del nuovo tracciato: sia pur con tutte le cautele paesaggistico-ambientali del caso.”