«Consiglio ai cittadini pugliesi di votare per Rocco Palese o per Adriana Poli Bortone se vogliono che la gestione dell’acqua finisca nelle mani dei privati; se invece vogliono che la gestione del servizio idrico integrato sia pubblica non possono fare altro che esprimere la preferenza per Nichi Vendola e per la coalizione di centro-sinistra». Lo afferma l’assessore regionale pugliese alle Opere Pubbliche Fabiano Amati commentando i dati forniti oggi da ‘Il sole 24 orè secondo cui i pugliesi per il 64% dicono ‘nò alla privatizzazione dell’Acquedotto. «Non posso fare altro che constatare che sui temi concreti – afferma in una nota – Palese ha già perso e che i pugliesi sono con noi nella lotta che stiamo portando avanti con tutte le nostre forze in favore della gestione pubblica dell’acqua. I dati pubblicati oggi dai giornali confermano ciò che noi abbiamo sempre sostenuto, ovvero che l’idea dell’acqua come bene comune non è assoggettabile a logiche di mercato e non deriva da totem politici ma va oltre qualunque schieramento o colore e che di fronte alla reale esigenza di giustizia ed equità che l’acquedotto garantisce i cittadini non possono che essere con noi». «Sono sicuro – conclude Amati – che questi dati sono il frutto dell’assidua campagna di informazione e sensibilizzazione che stiamo portando avanti, raccogliendo l’esigenza che i cittadini posseggono molto più efficacemente della classe politica».
Autore Fabiano Amati
Nato a Fasano, in provincia di Brindisi, il 18 ottobre 1969. Laureato in giurisprudenza presso l’Università di Bari, svolge la professione di Avvocato. E’ attualmente Assessore Bilancio, Ragioneria, Finanze, Affari Generali della regione Puglia.