“Accetto volentieri il suggerimento di saggezza ed esperienza dell’Assessore Lorenzo Nicastro: chiederò di estendere l’audizione sui rifiuti tossici ai Prefetti, ai Procuratori della Repubblica e ai comandanti provinciali delle forze di polizia, che all’epoca operavano nelle province pugliesi.
Il tutto, naturalmente, sempre per verificare dal punto di vista amministrativo la notizia, ed eventualmente – ma speriamo che non sia così – provvedere all’individuazione dei siti e alla successiva bonifica.”
Lo dichiara il Consigliere regionale Fabiano Amati, sempre sulla vicenda della presunta ‘tombatura’ illegale di rifiuti tossici sul territorio pugliese, rivelata nel 1996 da Carmine Schiamone dinanzi alla Commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti.
“Al Consiglio regionale, lo ripeto ancora una volta, non può direttamente interessare l’aspetto criminale, esso spetta solo ad altre Autorità dello Stato, né avviare ‘processi’ su eventuali sottovalutazioni e lentezze: a noi interessa solo ed esclusivamente la rimozione, se del caso, della fonte di pericolo in danno dei cittadini pugliesi.
In questo senso, giudico favorevolmente la precisione e la ponderazione che l’Assessore Nicastro ha utilizzato con le sue dichiarazioni, anch’esse mirate ad esigere chiarezza nel mare magnum delle prese di posizione e indiscrezioni scatenatosi a seguito della desecretazione delle dichiarazioni di Carmine Schiavone.
Il nostro obiettivo prioritario è fare in modo che i Cittadini si sentano tutelati da tutte le istituzioni, ognuno per quanto di competenza, e che il cammino concorde di esse possa escludere ogni rischio, come si spera, oppure generare un pronto e tempestivo intervento: sia su quanto rivelato da Schiavone, sia su quant’altro nel corso delle audizioni dovesse ulteriormente emergere, anche con riferimento a fatti più recenti.”