“No, non ci siamo. Mentre il Consiglio regionale cancella (a quasi unanimità) il monopolio della certificazione sportiva, la Giunta regionale mette la palla in fallo organizzando un tavolo tecnico per scrivere un regolamento, peraltro ben oltre il termine perentorio che gli era stato assegnato per approvarlo. A ciò si aggiunga che i professionisti chiamati al tavolo tecnico sono i vertici dell’organismo sportivo che ha criticato con maggiore forza la legge. È la solita storia: nel nostro paese le riforme si fanno solo a parole e i garantiti vincono sempre tutte le partite, nonostante la loro squadra abbia meno giocatori dei non garantiti. Sarà doping?”
Lo dichiara il Consigliere regionale Fabiano Amati, con riferimento all’approvazione oggi in Giunta regionale della delibera istitutiva di un tavolo tecnico per la predisposizione di un regolamento di attuazione della legge di semplificazione in materia di medicina dello sport, presentata dallo stesso Consigliere Amati e dal Consigliere Nino Marmo, oltre che di altri Consiglieri regionali, approvata alla quasi unanimità (un solo voto contrario).
“La legge di semplificazione sulla medicina dello sport fu approvata con un termine perentorio per l’emanazione di un regolamento attuativo. Quel termine è scaduto abbondantemente, e la Giunta regionale invece di approvare il regolamento istituisce un tavolo tecnico per scriverlo, nominando componenti i vertici della federazione che sino all’approvazione della legge hanno tenuto il monopolio delle certificazioni e che hanno avversato, sia pur legittimamente nella loro prospettiva, l’iter di formazione della stessa legge.
Mi spiace davvero tanto che la Giunta regionale sia incorsa in questo clamoroso ‘scivolone’, violando peraltro le intenzioni palesi del Consiglio regionale: sul punto – ovviamente – sarà il Presidente del Consiglio regionale Introna a far valere, come al solito, il rispetto delle prerogative superiori del legislatore regionale.
In ogni caso, mi aspetto che il regolamento sia approvato al massimo nei primi giorni dell’anno prossimo, nello rigoroso spirito della legge di semplificazione; diversamente mi farò promotore di una nuova iniziativa legislativa, che difendendo il voto dei Consiglieri regionali ripristini il senso di quell’importante modifica legislativa, ad evitare che la Puglia possa continuare ad essere la regione italiana campione di retroguardia sull’argomento.”