ADI Brindisi, Amati: “ASL risponde a Regione. Partita San Bernardo chiusa. Proroga sarebbe danno erariale e nuovo regolamento vieta attuale gestione. Non si agitino i politici amicocratici.”

Comunicato stampa del Consigliere e Assessore regionale Fabiano Amati
«La ASL di Brindisi ha risposto ai quesiti rivolti dalla Regione. Nell’attesa che i dirigenti regionali esaminino il carteggio e facciano conoscere ogni determinazione, posso dire con certezza che la partita sulla gestione San Bernardo è chiusa, a prescindere dalla mia opinione, e che l’efficienza del servizio, finora garantita attraverso l’associazione in partecipazione tra ASL e privato, potrà continuare dal 1° dicembre con la gestione esclusiva della ASL e con l’impiego degli stessi operatori. Le regole sono chiare e non lasciano spazio a interpretazioni: una proroga sarebbe da considerarsi danno erariale, e il nuovo regolamento sull’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) – il n. 7 del 2023 – non consente di mantenere l’attuale modalità di gestione. Tale regolamento prevede, infatti, che il soggetto privato interessato a gestire il servizio debba essere accreditato e che il fabbisogno complessivo di ogni ASL non possa essere concentrato nelle mani di un solo operatore. A meno che – ed è l’ipotesi che si sta valutando, verso la quale propendo – i costi della gestione indiretta (privato) risultino inferiori a quelli della gestione diretta. Chi parla o scrive di soluzioni diverse, comprese improbabili gare al cospetto del nuovo regime dell’accreditamento, dovrebbe prima liberarsi delle pulsioni amicocratiche da riconoscenza e poi studiare leggi e regolamenti. Lo ripeto: la legge e il regolamento vietano qualsiasi proroga, anche temporanea o tecnica, salvo il caso eccezionale dei tempi strettamente necessari all’accreditamento. E anche volendo ammettere che la forma dell’accreditamento del privato sia quella più utile rispetto alla gestione diretta, la soluzione transitoria dal 1° dicembre e sino all’accreditamento non può essere la proroga all’attuale gestore, ma la gestione diretta della ASL, con gli stessi mezzi organizzativi e tecnologici. Non si dimentichi che l’attuale gestione è un’associazione in partecipazione (con la ASL all’interno) e che dunque si applica l’articolo 15 dell’attuale contratto, il quale disciplina il subentro della ASL dopo la risoluzione del contratto di partenariato pubblico-privato. Non ci sono altre strade. Chi sostiene il contrario rischia di alimentare confusione o, peggio, di spingere verso scelte illegittime. La mia posizione è sempre la stessa: rispetto assoluto delle norme, dei tempi e delle regole. Chi continua a confondere la legalità con l’arbitrio, o la verifica con l’ostilità, non ha capito che in sanità pubblica l’unico interesse legittimo è quello dei cittadini e del servizio pubblico. Il resto è rumore di fondo e insulti contro gli attuali operatori, ai quali assicuro il mio sostegno per un futuro tranquillo. Come del resto meritano».

ADI BR, Amati: “No proroga né gara ponte. Non si perda tempo. Altrimenti bisognerà dare conto.”

Comunicato stampa dell’assessore e consigliere regionale Fabiano Amati.

“L’ho detto anche alla prima riunione di ieri sera con gli operatori. Per la gestione dell’assistenza domiciliare della ASL Brindisi, in scadenza il 30 novembre prossimo, non è possibile né una proroga all’attuale gestione né una gara ponte. Perciò, l’ipotesi in circolazione su presunti tavoli tecnici, peraltro discutibile nella composizione, non ha nessun motivo di essere. Si possono fare solo due cose: valutare la convenienza della gestione diretta, come credo, e a partire dal prossimo 1° dicembre far transitare il personale nella ASL, nelle more del concorso; oppure procedere con una gestione diretta ponte (altro che gara ponte), nell’attesa di valutare la convenienza della gestione esterna, ma non credo sia così, e procedere alla gara.
Ipotesi diverse, magari fantasiose, mi obbligheranno a investire le autorità competenti sui conti pubblici e sulla legittimità delle procedure.
Anche perché i dirigenti regionali – che ringrazio ancora una volta – hanno parlato chiaro: non si può procedere a gara, anche nella forma ponte, e bisogna attenersi in ogni caso alle determinazioni del Dipartimento Salute.”