“Forse il Governo regionale non apprezza gli organismi di reale ‘combattimento’, come la V Commissione, che da sempre si è assunta il compito di collaborare, a volte supplendo a qualche carenza. Se poi il mancato apprezzamento si materializza sull’argomento della realizzazione dei nuovi ospedali, e in particolare per quello di Taranto (come è avvenuto oggi), la situazione non può che destare preoccupazione. Richiedo a questo punto l’intervento risoluto del Presidente Introna, a tutela delle prerogative del Consiglio e della sue articolazioni, anche per avallare il voto di censura che su tale condotta la V Commissione ha espresso all’unanimità.”
Lo dichiara il Consigliere regionale Fabiano Amati, dopo aver constatato l’infruttuosità dei lavori odierni della V Commissione consiliare sull’argomento della realizzazione del nuovo ospedale di Taranto, causata dell’assenza di qualsiasi rappresentante del Governo regionale e di qualsiasi dirigente (o delegato) dei diversi assessorati interessati (Attuazione del programma, Lavori pubblici e Politiche della salute), regolarmente e tempestivamente invitati. L’unica presenza ai lavori della V Commissione è stata assicurata dalla ASL di Taranto.
“Sto maturando in questi mesi – dice – un’impressione che spero sia smentita nei fatti: attiene al fastidio che si percepisce con riferimento alla funzione di indirizzo e controllo del Consiglio regionale e delle sue articolazioni interne.
Nel caso specifico si discuteva dell’iter di realizzazione del nuovo ospedale di Taranto, posto a priorità con ogni atto e comunicazione dallo stesso Governo regionale.
Naturalmente, la sola presenza della ASL di Taranto e dei suoi tecnici incaricati per la progettazione era insufficiente per una valutazione puntuale e complessiva, se solo si consideri la necessità di procedere alla comprensione dello stato di attuazione, con appositi accordi, del finanziamento assentito da quasi un anno dal CIPE. In questo senso la presenza di esponenti dell’Assessorato all’Attuazione del programma sarebbe stata di gran lunga la più rilevante.
Quanto accaduto è ancor più grave se si considera che nello spirito di collaborazione e comprensione dei molteplici impegni di tutti, le Commissioni consiliari non pretendono necessariamente la presenza degli assessori, e pur si potrebbe in virtù del rispetto che si deve all’articolazione più importante dell’assemblea legislativa, reputando sufficiente anche la sola presenza dei dirigenti o di loro delegati.
Oggi non è accaduto. Me ne dispiaccio e spero che si potrà colmare questo fastidioso inconveniente sin dal prossimo 17 luglio, data fissata in aggiornamento dalla stessa Commissione.”