“In uno dei momenti piu dolorosi nel rapporto tra sistema del credito, pubbliche amministrazioni e sistema di impresa – ha spiegato Vendola – noi chiudiamo un’operazione di straordinario rilievo. La Bei, prima di concedere il finanziamento, ha dovuto radiografare minuziosamente l’Aqp, la sua capacità di chiudere in attivo il bilancio, la sua capacità, ricapitalizzando, di irrobustirne le fondamenta ma soprattutto ha analizzato la sua capacità di spesa e di progettazione. Non solo. Bei – ha continuato Vendola – ha dovuto radiografare anche il garante, e cioè la Regione Puglia, certificando nei fatti l’affidabilità di questa amministrazione”.
Per Vendola, la firma di oggi rappresenta anche “una gigantesca operazione anticiclica” che avrà effetti, rilevanti e importanti, sull’economia reale del nostro territorio.
“In un momento così difficile per l’economia e le finanze – ha spiegato il Presidente – mi sembra una notizia straordinaria che una delle più autorevoli istituzioni d’Europa, come la Bei, abbia deciso di sostenere in maniera significativa una nuova stagione che consentirà alla Puglia di aprire i cantieri, dare lavoro e migliorare il servzio idrico”.
Nello specifico, l’assessore Fabiano Amati ha dteto che “l’operazione eseguita con la Banca europea per gli investimenti si sostanzia con l’erogazione di un mutuo da parte di quest’ultima, che servirà a finanziare una parte consistente degli investimenti previsti dal Piano d’Ambito, che Aqp dovrà attuare fino al 2018”.
“Aqp – ha aggiunto l’assessore Amati – è l’unica azienda del servizio idrico integrato nel Meridione d’Italia che ha ottenuto un prestito di queste proporzioni da parte della Bei. La Regione Puglia, inoltre, attraverso la convenzione sottoscritta oggi, si fa garante nei confronti della Bei di eventuali inadempimenti di Aqp in fase di rimborso del mutuo e darà quindi una garanzia fideiussoria in favore di Acquedotto pugliese. Il Piano d’Ambito infatti, approvato nel 2009, prevede investimenti per un miliardo e 500 milioni, questi ultimi finanziati con l’intervento pubblico, mentre un miliardo attraverso l’accesso al credito, pagato attraverso la tariffa”.
“Ci siamo resi conto della possibilità di ottenere da parte della BEI una parte di questi investimenti a tassi decisamente vantaggiosi – ha concluso Amati – il che permetterà ad Aqp non solo di svolgere le attività di investimento, ma anche di immaginare progetti più ambiziosi. Ciò che ci ha soddisfatto maggiormente in questa vicenda è l’aver ricevuto da parte di una realtà come la BEI numerosi apprezzamenti, che parlano di Aqp come di un’azienda sana ed imponente”.