Nell’ottobre scorso, sono già stati distribuiti 9 milioni di euro a 140 comuni pugliesi con lo stesso scopo. Come avvenuto dunque in quell’occasione, anche in questo caso, ciascuna amministrazione sarà beneficiaria di una somma non superiore ad € 70.000,00, da destinare ad interventi di redazione o aggiornamento del piano comunale di emergenza, l’allestimento dei Centri Operativi Comunali (COC) per la gestione territoriale delle emergenze e per l’acquisizione di automezzi e attrezzature prioritari e congruenti con i piani comunali di emergenza, per assicurare l’attività delle Strutture operative comunali e/o dei Gruppi Comunali.
Si è svolta poco fa a Bari, alla presenza dell’assessore alla Protezione civile Fabiano Amati, la cerimonia di sottoscrizione dei disciplinari regolanti il potenziamento delle strutture comunali di Protezione civile in 11 comuni della Puglia, destinatari di un finanziamento complessivo di € 830.846,13. Hanno sottoscritto il documento amministratori dei comuni di Calimera, Nardò, Porto Cesareo, Sogliano Cavour, Specchia, Tuglie, Apricena, Cagnano Varano, Candela, San Paolo di Civitate, Torre Santa Susanna.
“Desidereremmo – ha detto l’assessore Amati – possedere risorse utili per soddisfare tutti i comuni della Puglia, senza dover fare ricorso al alcun bando, consapevoli che stiamo operando in un sistema, quello della Protezione civile, che serve ad impedire la comparsa di ‘cigni neri’ in grado di mutare il corso della storia degli uomini. Siamo impegnati infatti, fin dalla definizione della prima erogazione di risorse, a reperirne di aggiuntive che serviranno a soddisfare la richiesta di tutti i municipi pugliesi.Viviamo una situazione finanziaria complessa ma siamo comunque riusciti a reperire altri € 830.846,13 per soddisfare ulteriori 12 comuni pugliesi, con 11 dei quali abbiamo oggi sottoscritto i disciplinari.Non si tratta di un risultato economicamente imponente, ma certamente significativo poiché investito nella Protezione civile, che avvia un importante processo di moltiplicazione degli effetti nella rete della solidarietà.Approfitto dell’occasione – ha concluso Amati – per ribadire che troviamo insopportabile che ancora 58 comuni non abbiano presentato o aggiornato fino a questo momento i piani comunali di emergenza. La Protezione civile si basa su un patto che si rispetta e la mancanza di piani comunali credo non dia titolo per poter poi vantare diritti presuntivamente negletti.”