La Regione Puglia si è aggiudicata il premio nazionale “Pianeta acqua” – sezione civile, nell’ambito del Forum sul risparmio e conservazione della risorsa idrica, promosso dalla Regione Emilia Romagna, per il progetto relativo all’impianto di fitodepurazione di Melendugno (LE), unico al mondo per le portate smaltibili.
La Puglia ha vinto infatti grazie alla presentazione di un progetto che ha previsto la realizzazione e l’avvio all’esercizio di un impianto di fitodepurazione per l’affinamento delle acque effluenti dal depuratore consortile di Melendugno (LE), a servizio degli abitati di Calimera, Martignano, Melendugno e relative marine per un carico generato, pari a circa 41.000 abitanti equivalenti.
La notizia è stata resa nota dall’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, che ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto dal Servizio tutela delle acque e coordinato dalla Dirigente Maria Antonietta Iannarelli, che ha presentato il progetto dell’impianto, in funzione da circa un anno e finanziato dal Commissario delegato per l’emergenza ambientale in Puglia.
“Sono particolarmente orgoglioso del riconoscimento ricevuto dal mio assessorato – ha detto Amati – Il progetto pugliese ha vinto a livello nazionale su un totale di circa 100 progetti presentati. L’impianto si pone come esperienza pilota nel campo della gestione delle acque in Puglia, mirando a coniugare l’esigenza della depurazione e dello smaltimento delle acque reflue con quella della riqualificazione ambientale e dell’arricchimento del mosaico eco-paesaggistico regionale, tramite la creazione di un’area umida per la tutela della fauna e della flora tipica di tali ambienti”.
“Il progetto per la realizzazione dell’impianto di fitodepurazione di Melendugno – ha spiegato l’assessore regionale – nacque dalla necessità di risolvere le problematiche scaturite dal collasso delle trincee drenanti a servizio del vecchio impianto di depurazione. Essendo infatti la Puglia, con rare eccezioni, priva di corsi d’acqua superficiali utili per gli scarichi degli impianti di depurazione, ed essendoci spesso l’impossibilità di scaricare in mare, sorse l’esigenza di trovare un’utile alternativa, che portò alla realizzazione di questo impianto, unico al mondo per dimensioni con riferimento alle portate smaltibili, che riuscì contestualmente a risolvere le problematiche relative allo scarico, quelle di recupero delle acque e di un’area umida preesistente.
L’area umida creata in tale contesto – ha concluso – si configura, pertanto, come una scelta strategica dal punto di vista ecologico, in grado di coniugare l’esigenza tecnica della depurazione con l’armonioso e corretto inserimento dell’opera nell’ambiente circostante, un ambiente di notevole valore naturalistico, con un’ampia fascia di macchia mediterranea a nord e un bosco con sempreverdi di alto fusto in direzione nord-est”.
Per vedere la targa clicca qui: http://www.regione.puglia.it/web/files/Aree%20di%20Sviluppo%20Industriale/Premio_Pianeta_Acqua_201targa1.pdf
Data: Gio, 24 Marzo 2011 @ 15:32