Da oggi le cosiddette “opere minori”, ovvero quelle costruzioni che per caratteristiche tecniche, dimensioni o funzioni, non comportano pericolo per la pubblica incolumità, seguiranno un percorso amministrativo semplificato ed alleggerito in merito alle procedure di deposito delle relative verifiche strutturali. Lo ha deciso la Giunta regionale pugliese che ha approvato oggi una delibera proposta dall’assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, volta proprio ad evitare che piccole opere di costruzione o ristrutturazione seguano il consueto percorso necessario per ottenere attestazioni di avvenuto deposito e/o autorizzazioni, previste dalla legge vigente (D.P.R. n° 380/01 ss.mm.ii. agli artt. 93 e 94) oggi rilasciate dagli Uffici Tecnici (ex Geni Civili) della Regione, ma che dal primo luglio prossimo passeranno nelle competenze delle Province.
Dunque tutte quelle opere che riguardano interventi di nuova costruzione di manufatti privi di rilevanza per la pubblica incolumità ai fini sismici, come tettoie, pensiline, serre, opere di sostegno, opere idrauliche, manufatti adibiti a servizi, ricoveri per animali, manufatti interni, interventi che comportano lievi modifiche alle strutture verticali, scale, soppalchi, rampe, ascensori, saranno esentate dalle citate procedure.
“Con la delibera approvata oggi – ha commentato l’assessore Amati – si compie un piccolo percorso sulla strada della semplificazione, così come richiesto dagli ordini professionali, e si alleggeriscono le competenze dei Geni civili, così come auspicato dai Cittadini, anche sfoltendo il carico di lavoro che oggettivamente determina l’imbarazzante imbuto che una pubblica amministrazione moderna non può tollerare”.