“Di concerto con l’Acquedotto Pugliese, gestore del servizio idrico integrato in Puglia, abbiamo individuato una serie di interventi di valenza strategica la cui realizzazione permetterà di raggiungere l’obiettivo di affrancare il territorio pugliese dalle problematiche legate alla carenza di approvvigionamento idrico, attraverso opere che permetteranno di ottenere una maggiore disponibilità della risorsa idrica e un’ottimizzazione delle strutture di distribuzione della stessa”: così l’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati ha commentato la proposta pugliese di rimodulazione dell’Intesa generale quadro tra la Regione Puglia e il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, che prevede anche opere relative agli schemi idrici.
“Siamo riusciti a produrre una proposta metodologica organica – ha spiegato Amati – proprio allo scopo di concorrere alla rimodulazione dell’ Intesa con il Ministero, relativamente al comparto degli schemi idrici. La nostra proposta prevede due componenti: una storica, per gli interventi già previsti in programmazioni precedenti, e una propositiva, che contiene l’elenco di nuove opere di captazione e trasporto della risorsa idrica.” – Per quanto attiene alla prima componente, l’elenco predisposto prevede la realizzazione di : a) Impianto di potabilizzazione delle acque derivate dall’invaso di Conza della Campania, dell’importo di 53 milioni di euro; b) Tre lotti dell’ Acquedotto del Sinni per un importo totale di circa 76 milioni di euro (la condotta adduttrice dal torrino di monte Ciminiello al serbatoio di San Paolo, l’ampliamento di quest’ultimo, e la condotta adduttrice dal serbatoio di San Paolo a quello di Seclì); c)Il potenziamento della capacità di trasporto dell’ Acquedotto del Sinni, del costo di 500 milioni di euro; d)Il completamento del riordino e dell’ammodernamento degli impianti irrigui ricadenti nel comprensorio destra Ofanto e destra Rendina in agro di Lavello, per una spesa di circa 20 milioni di euro; e)La realizzazione della nuova galleria Pavoncelli bis, per un importo di circa 163 milioni di euro. – Per quanto attiene alla componente propositiva, le opere previste per migliorare l’approvvigionamento idrico sono: a) Nuove opere di captazione delle acque sotterranee in tutto il territorio regionale del costo di 50 milioni di euro; b)Il dissalatore del Tara (50 milioni di euro). – Infine, gli interventi previsti per potenziare il trasporto dell’acqua sono: a) Adduttore dal nodo di Casamassima a quello di Monte Maliano (310 milioni di euro); b)Condotta di interscambio tra l’ Acquedotto del Fortore e quello del Locone (166 milioni di euro).
28 marzo 2011 @ 11:33