Dichiarazione del Consigliere regionale del PD Fabiano Amati.
“I partiti di maggioranza di Brindisi non scrivano comunicati di bla-bla-bla omertosi e, se non hanno nulla da temere, chiedano con me tutte le verifiche necessarie, a cominciare da quella della Prefettura. Non si spaventino, dunque, perché dello Stato non bisogna avere paura.
Dalla mafia si prendono le distanze con gli atti concreti e non con le parole. Oggi la realtà dice, mi spiace per i partiti di maggioranza, di un rapporto negoziale ancora non spiegato tra amministrazione comunale di Brindisi e uno degli arrestati, purtroppo mai segnalato dal Sindaco alle autorità ed emerso solo a seguito di indagini giornalistiche. Si tratta quindi di un’omissione fonte di un’evidente responsabilità politica. Procedere a giustificazioni continuate e reiterate rischia di autorizzare interpretazioni di complicità. Punto.
Circa il famoso convegno a cui sono stato invitato a partecipare, cioè quello stesso che Rossi e i partiti di maggioranza usano come foglia di fico per occultare le loro colpe nei doveri di controllo, sarei felice se tutti i componenti dei partiti della maggioranza riuscissero a ripetere con me queste brevi frasi: promuoviamo l’attività di repressione dei reati da parte della polizia giudiziaria e della magistratura; sosteniamo l’attività di verifica degli organi amministrativi, anche quando verta su atti dell’amministrazione di cui facciamo parte o che sosteniamo; la mafia fa schifo, in questo come in tutti i casi e anche qualora dovesse trattarsi di persone di nostra conoscenza o con noi imparentate; Di Lauro non l’abbiamo mai frequentato e conosciuto, né il gruppo criminale a cui gli inquirenti pensano abbia fatto riferimento nella vicenda; la vittima del reato è un eroe, al quale rivolgiamo e rivolgeremo sempre elogi e sostegno in ogni occasione in cui sarà possibile; toglieremo finanche il saluto a chi organizzi convegni o incontri elettorali, invitando o facendosi aiutare da persone con passato dedito ad attività illegali.
Sono pronti i componenti dei partiti di maggioranza a smettere il bla-bla-bla e a ripetere con me questi impegni solenni? Resto in attesa”.