Dichiarazione del Consigliere regionale Fabiano Amati.
“La mia proposta di appoggio esterno è stata battuta al voto. Mi spiace dunque il voto contrario della maggioranza dei colleghi di gruppo e però m’incoraggiano i due voti favorevoli e le due astensioni.
Prendo atto con fiducia delle critiche emerse da parte di tutti i componenti del gruppo e infine ribadite nel documento approvato con due voti contrari, compreso il mio.
Apprezzo con orgoglio la capacità del gruppo, compresi i componenti della Giunta regionale e del segretario regionale uscente, di ritrovarsi compatti su quasi tutte le questioni di merito, compresa quella attinente a radicali soluzioni per porre fine alla controversa gestione dell’Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro.
Si apre ora una fase di confronto connotato da elementi di estrema chiarezza, che per parte mia svolgerò con l’obiettivo di coinvolgere tutti i colleghi così da sintonizzarci con l’opinione prevalente degli iscritti ed elettori del PD e – soprattutto – dei cittadini pugliesi.
Queste persone sono interessate a vederci impegnati nelle attività che ci rendano capaci d’immedesimarci nei dolori della condizione umana e non nelle perdite di tempo sugli ingranaggi di potere costruiti sul pretesto della condizione umana, che a tutto concedere rischiano di somigliare a uno sterile gioco di società.
La mia proposta è stata battuta ma non mi fermo: non mi fermo nell’impegno su tutte le questioni di governo che spero rendano utile la mia attività giornaliera e sul tentativo di trasformare il PD in partito aperto e libero.
Torni la politica in tutto, che è il luogo ove si esercita la nobile arte d’occuparsi degli altri, e il Presidente Emiliano faccia uno sforzo per raggiungere quel luogo: noi e i pugliesi l’aspetteremo lì”.