Con riferimento alla riunione della maggioranza bersaniana del PD svoltasi oggi a Roma, durante la quale la minoranza interna di Area Democratica è stata accusata di utilizzare argomenti «strumentali» e «demagogici», come le primarie e il referendum sull’acqua”, l’assessore alle Opere Pubbliche della Regione Puglia Fabiano Amati, relatore del disegno di legge che sancisce il principio dell’acqua quale bene comune dell’umanità e trasforma l’Acquedotto Pugliese in un soggetto di diritto pubblico, approvato proprio ieri in Giunta, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Leggo che nel corso di una riunione della maggioranza interna al mio partito, convocata dal vice segretario Enrico Letta, è stata richiesta al segretario nazionale Bersani maggiore decisione e durezza nei confronti della minoranza interna di Area Democratica, rea di usare a loro dire argomenti demagogici sull’acqua anche attraverso il sostegno al referendum promosso dai comitati in difesa dell’acqua pubblica.
Se molti pontificatori bersaniani fossero meno svogliati e studiassero prima di parlare si accorgerebbero che proprio sull’acqua la loro posizione è priva di senso comune e grondante qualunquismo.
Li invito in Puglia e mi impegno a guidarli nella visita al suo Acquedotto, il più grande del mondo; si accorgerebbero quanto la battaglia per la gestione pubblica del servizio idrico integrato che stiamo conducendo valga una vita di impegno politico.
Spero che si ravvedano ponendosi finalmente in sintonia col mondo che li circonda, emancipando il nostro partito dall’amara sorte salottiera e perditempo che ci riservano ogni giorno”.
SI RIPORTANO I DISPACCI DI AGENZIA CITATI:
PD:BERSANIANI ATTACCANO, MINORANZA DEMAGOGICA,LEADER SCELGA
POL S0A QBXB PD:BERSANIANI ATTACCANO, MINORANZA DEMAGOGICA,LEADER SCELGA RIUNIONE PARLAMENTARI CON LETTA-BINDI, BERSANI NON SIA TIMIDO (ANSA) – ROMA, 12 MAG – I bersaniani non ci stanno a finire nel tritacarne degli attacchi della minoranza che usa argomenti «strumentali» e «demagogici», come le primarie e il referendum sull’acqua, per mettere in difficoltà la linea del partito. In una riunione, alla quale hanno partecipato il vicesegretario Enrico Letta, il presidente Rosy Bindi, parlamentari e dirigenti locali, la base, che al congresso ha sostenuto Pier Luigi Bersani, chiede al segretario di «non farsi intimidire» e di «fare scelte nette», evitando l’eccesso di mediazione tra le varie anime del partito. Due giorni dopo l’assemblea di Area Democratica a Cortona e il giorno dopo il lancio della fondazione ‘Democraticà da parte di Walter Veltroni, gli esponenti di maggioranza alzano la testa in vista dell’assemblea del 21 maggio nella quale, è la tesi dei bersaniani, «si cercherà di parlare di altro, come dimostra già la querelle inesistente sulle primarie mentre noi dobbiamo stare sui contenuti». Alla riunione hanno partecipato anche i big locali, come il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, ma non Bersani, oggi impegnato proprio in Emilia e che forse per scelta ha evitato di partecipare ad una riunione di corrente. Ma è a lui che i fedelissimi si rivolgono per chiedere più decisionismo. «Finora – racconta un partecipante alla riunione – il segretario è stato molto includente, ha fortemente voluto Franceschini capogruppo ma ci si rende conto che Franceschini è anche leader della minoranza, uno che sostiene il referendum sull’acqua a differenza della scelta del partito?». (ANSA). FEL 12-MAG-10 16:32 NNN
FINE DISPACCIO
PD: BERSANIANI SOLLECITANO IL SEGRETARIO, ORA NETTEZZA E DECISIONI FORTI
PD: BERSANIANI SOLLECITANO IL SEGRETARIO, ORA NETTEZZA E DECISIONI FORTI = LETTA PROMUOVE RIUNIONE – MINORANZA ‘SINISTRA DA BERÈ, CASO CAPOGRUPPO Roma, 12 mag. (Adnkronos) – Pier Luigi Bersani deve essere «più deciso, più duro. C’è una maggioranza nel partito: eserciti il suo ruolo». Il segretario del Pd è assente, ma gli saranno fischiate le orecchie nel corso del pomeriggio. Perchè questa volta sono stati i parlamentari bersaniani, riuniti nel palazzo dei gruppi, ad invocare il tanto discusso cambio di passo. Ma a modo loro. La riunione (ancora in corso) è stata promossa da Enrico Letta, e ha visto anche la partecipazione di Rosy Bindi. Il senso era quello di promuovere «un maggiore raccordo» nell’area di maggioranza interna, ma si è ovviamente finito parlare dell’attivismo delle minoranze interne degli ultimi giorni a partire da Area democratica. «Ci vuole maggiore chiarezza e nettezza, l’opposizione interna usa una demagogia da ‘sinistra da berè, dal tormentone ‘primarie sì primarie nò alle caz… sui referendum», ha spiegato uno dei deputati. «Adesso la maggioranza interna sarebbe la casta, i tromboni, e gli altri sarebbero i modernizzatori della politica», gli ha fatto eco un altro collega riferendosi sempre ad Area democratica. E proprio a proposito di Ad, nel corso della discussione è stato sollevato il ‘casò di Dario Franceschini, capogruppo alla Camera: «C’è quanto meno imbarazzo per Franceschini, che Bersani ha fortemente voluto, e che ormai ogni giorno fa più il capo della principale corrente interna», è stato detto nella riunione. (Gmg/Gs/Adnkronos) 12-MAG-10 17:37 NNN