Fogna a Porto Cesareo, Amati: “Subito autorizzazione provvisoria allo scarico, se siamo davvero ambientalisti”

“A Porto Cesareo non si può più attendere nemmeno un minuto in più. Se siamo Regione nei fatti ambientalista, bisogna rilasciare l’autorizzazione provvisoria allo scarico e allacciare le abitazioni alla fogna. Non si può lasciare a quella bellissima città l’etichetta di paese inquinato per beghe politiche”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati, commentando l’esito dell’audizione svoltasi ieri in V Commissione sul caso della fogna a Porto Cesareo.

“È una storia incredibile nel 2021. Ragioni di propaganda politica in grado di generare uno stato d’inquinamento insostenibile del suolo, della falda e del mare, ci portano a dover chiedere ciò che le norme esigono: il rilascio di un’autorizzazione provvisoria al recapito finale per consentire gli allacci al sistema fognario.
Capisco i dubbi e pure le iniziative per ottenere una deroga alla legge per individuare un recapito alternativo, ma nelle more che ciò avvenga non si può continuare a inquinare. Il Ministero dell’Ambiente ha già detto ‘no’ in passato a una richiesta di ‘deroga alla deroga’. C’è chi pensa che una seconda istanza potrà avere maggior successo; bene, sono lieto del pronostico. Ma cosa c’entra tutto questo con l’avvio all’esercizio, magari nelle forme provvisorie, dello schema fognario di Porto Cesareo? Per questo la mia richiesta si farà d’ora in poi petulante e me ne scuso in anticipo”.

Pista aeroporto Brindisi, Amati: “Controllerò ogni settimana i lavori. Ne va della sicurezza aerea e dei transiti portuali”

“Dopo qualche cerimonia azzardata e qualche ritardo che si sarebbe potuto risparmiare, cominceranno il 22 febbraio i lavori per la riqualificazione della pista di volo dell’aeroporto di Brindisi. Ora bisogna appunto volare, anche approfittando del traffico ridotto nello scalo e della disponibilità dell’impresa aggiudicataria di dare il massimo dell’impegno. Ringrazio Aeroporti Puglia, il suo CdA e i suoi tecnici, per l’impegno nel superare tutti i problemi”.

Lo comunica il Presidente della Commissione Bilancio e Programmazione Fabiano Amati.

“Ovviamente seguirò giorno per giorno i lavori, come già faccio per diversi cantieri, considerata l’importanza dell’intervento sia per il traffico aereo che per i riflessi sul traffico portuale e
in particolare per innalzare il sentiero di atterraggio nella fase di sorvolo del porto, così da consentire l’ingresso delle grandi navi da crociera.
Il momento più delicato dei lavori è previsto tra fine aprile e metà maggio, di conseguenza potrebbero emergere disagi per il traffico aereo. In questo senso mi pare utile sin d’ora far sentire alla società aeroportuale e all’impresa esecutrice (Ragruppamento Alò s.r.l. – Spina S.p.A – Siles s.r.l – Sintexcal S.p.A.) tutto il nostro sostegno e la nostra comprensione, perché da un disagio di qualche settimana deriverà un futuro di maggiore produttività che si aspetta da anni.
Il costo complessivo dei lavori, di valore pari a 13 milioni di euro, compresa l’esecuzione della progettazione definitiva ed esecutiva, prevede interventi di riqualificazione della pista di volo e l’ampliamento del piazzale dell’aviazione generale”.

Sma e Zolgensma, Amati: “La Regione è obbligata a pagare farmaco se c’è prescrizione anche estera. Lo dice la legge”

“Lo ripeto ancora una volta, perché i rappresentanti delle istituzioni pubbliche devono pronunciare poche parole sobrie e non possono far entrare in confusione le povere famiglie pugliesi colpite dal dramma Sma: se c’è una prescrizione di un centro di alta specializzazione, italiano con la procedura off label, o straniero, in base alle regole delle loro agenzie sui farmaci, i bimbi pugliesi possono ottenere dalla Regione sia la terapia Zolgensma che le spese per affrontare le cure. E non sono io a dirlo ma la legge europea, italiana e pure una delibera regionale”.

Lo dichiara il presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione, Fabiano Amati, con riferimento ai casi di Sma1 e della terapia innovativa Zolgensma.

“Osservo un gran dibattere su cose – prosegue – che sono ampiamente regolate e su cui è arrivato di recente pure l’avallo del Comitato scientifico famiglie Sma con cui s’implora Aifa di procedere al riconoscimento della terapia sino al peso corporeo di 21 kg, invece che sino a 6 mesi d’età, così come avviene in molti altri Paesi. In ogni caso, nell’attesa della decisione Aifa e in base alla legge europea, italiana e alle delibere della Giunta pugliese, le possibilità di erogazione del farmaco sono due: o sulla base di un protocollo terapeutico di un centro italiano e con la procedura off label, cioè per bimbi con oltre 6 mesi di età; oppure sulla base di un protocollo terapeutico di un centro estero di alta specializzazione e sulla base delle regole di sicurezza valido in quei Paesi, cioè oltre i 6 mesi d’età e sino a 21 kg di peso corporeo. In entrambi – conclude il consigliere regionale – i casi spetterà alla regione fornire il farmaco e, con riferimento alle cure all’estero, pure le spese di soggiorno”.

Recovery e sanità, Amati: “A Roma comincia tempo della serietà e speriamo di accordarci a cominciare dagli interventi in sanità”

“A Roma si marcia spediti verso il governo Draghi della serietà, della sobrietà di parola e della potenza dei fatti. Spero che anche in Puglia si proceda accordati con questo spirito, a cominciare dalle nostre proposte d’intervento nel settore sanitario”.

Lo dichiara il presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione, Fabiano Amati.

“Nelle prossime ore – prosegue – riceveremo le ultime schede relative agli interventi proposti in sanità, a valere sul Recovery fund: un’occasione di indebitamento, sia nella parte prestiti che sussidi, che va affrontata con grande prudenza e responsabilità perché iscrive ipoteca sulla testa dei giovani e dei bambini. Quella sanitaria è la materia su cui abbiamo mostrato negli anni le maggiori criticità, proprio per un colpevole disinteresse, tranne i casi dei due ospedali nuovi in costruzione, verso le iniziative a rendimento duraturo. Quelle cioè in grado di essere realizzate rapidamente, con effetti benefici ben oltre il costo dell’opera e in grado di accogliere tutte le occasioni di modernizzazione nella organizzazione sanitaria”.

“Queste carenze, in grado di rappresentare una situazione di emergenza già in epoca pre-Covid, hanno oggi – aggiunge Amati – la possibilità di essere finalmente superate. Ci tocca quindi appassionarci al merito e non al metodo. Alla valutazione dei singoli interventi e non allo scibile dei pensieri astratti. E allora: accelerare e finanziare i tre nuovi ospedali programmati (Maglie-Melendugno, Andria e nord barese) e magari aggiungere quello di Martina Franca-Massafra; finanziare la più radicale trasformazione e riconversione dei vecchi ospedali in pta e ospedali di comunità, pure nelle grandi città, per alleggerire il carico improprio delle cure a bassa e media complessità sugli ospedali di I e II livello (esempio Di Summa di Brindisi); mettere mano a tutte le incompiute presenti negli ospedali di base; mettere in sicurezza e ammodernare la rete stradale di collegamento di tutte le città con gli ospedali di riferimento, per stare sempre e da ogni punto nei tempi massimi d’intervento; istituire un ospedale pediatrico per il sud della Puglia, con prevalente specializzazione per le malattie neuromotorie; indirizzare gli ospedali di I e II livello verso una prevalente specializzazione, così da ridurre la quota di mobilità passiva derivante da carenza e incrementare la mobilità attiva da reputazione”.

“E naturalmente – sottolinea – il mondo non finisce ai fondi Recovery. C’è un mondo di risorse ulteriori da impiegare e addirittura da utilizzare, e un grande bisogno di riforme da adottare. Con queste provviste e con intento riformatore, in grado di accompagnare il disegno di ripresa sancito dal Recovery, bisogna finanziare – conclude – le scuole di specializzazione per le figure professionali carenti, in attesa delle necessarie riforme nell’ordinamento universitario; finanziare la ricerca scientifica e le azioni relative nel campo della genetica medica, malattie rare e prevenzione; cancellare l’attesa nelle prestazioni sanitarie, ponendo una stretta regolamentazione tra prestazioni istituzionali e libero-professionali a pagamento”.

Zona franca Brindisi, Amati: “Un viaggio due servizi. Localizzazione Capobianco chiude polemica anche su serbatoio Edison. Ora al lavoro”

“Un viaggio due servizi. La scelta utile di Capobianco per la zona franca doganale mette anche a tacere i ben-altro-luoghisti sul serbatoio Edison e chiude il sipario sulle polemiche. E ora mettiamoci al lavoro, a cominciare dal Comune di Brindisi, perché non c’è più tempo per sperare che arrivi ciò che invece sta arrivando e che aspetta solo noi per essere trasformato in fatti concreti”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati.

“Rientra nella gamma degli investimenti a rendimento duraturo la scelta dell’Agenzia delle dogane di individuare nel sito di Capobianco la zona franca doganale.
È quella una localizzazione congrua, che ha però bisogno di essere adattata al più presto alla importante missione, per cui bisogna lavorare senza sosta e senza polemiche.
La scelta di Capobianco, inoltre, toglie argomenti polemici alla strategia non-si-puotista, che sta ampliando il suo raggio d’azione, purtroppo, anche alle strategie di cura ambientale, come per esempio il serbatoio Edison.
Faccio appello alla classe dirigente brindisina, che comprende imprese, scuole, parrocchie, media, professioni ecc., di mettersi in campo facendo sentire opinioni di conforto a un processo di recupero produttivo che riguarda tutti e perciò non ammette diserzioni per disincanto o per scetticismo”.

Cisternino, Amati: “Riapre l’Ospedale di comunità; finita esperienza post acuzie Covid”

“Riaprirà tra circa una settimana, nella nuova sede di via Magellano, l’Ospedale di Comunità di Cisternino. La struttura era adibita, sino a qualche giorno fa, a presidio post acuzie Covid, dopo un allestimento e adeguamento realizzato a tempo di record e sulla base di una seria collaborazione tra Regione, Asl e Comune. E speriamo che non debba più servire per il Covid”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati.

“Sta accadendo ciò che in pochi credevano potesse accadere e cioè che una chimera, la sede nuova dell’Ospedale di Comunità, sia stata trasformata in un’idea e poi in un programma e in un fatto messo sotto gli occhi di tutti.
Ricordo benissimo i giorni del primo sopralluogo con i Consiglieri Giampiero Bennardi e Martino Montanaro, i primi sopralluoghi con il Sindaco Luca Convertini e il DG Asl Giuseppe Pasqualone e poi la grande festa dell’impegno con tecnici, operai, autorità varie e volontari, tutti impegnati a raggiungere la missione: l’allestimento di un centro Covid post acuti, da utilizzare alla fine dell’emergenza per le attività ordinarie. Cioè un servizio costellato da risparmi in soldi e tempo.
Ringrazio tutto il personale sanitario che ha prestato sino a ora il servizio e il personale che tra qualche giorno riprenderà l’attività ordinaria territoriale”.

Consulenze, Amati: “Emiliano moltiplica incarichi per trasformarli in medaglie di latta. Ma non è serio”

“Per quanto intuisca il divertimento di Emiliano nel moltiplicare gli incarichi di consulenza per trasformarli in medaglia di latta, affinché tutti si sentano protagonisti senza però esserlo per davvero, credo ci sia bisogno di fermare l’allestimento di questo strano comitato ‘Amici miei’.  E ciò per salvaguardare la serietà dell’ente, cioè la prima cosa che dovrebbe riguardarci”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati.
“Mi pesa dover dire sempre cose ovvie che sembrano rivoluzionarie, così come non finiscono mai di stupirmi i mugugni privati e i silenzi pubblici. E in questa vicenda c’è purtroppo tutto ciò.
Per questo chiedo al mio gruppo politico del Partito Democratico di rompere ogni indugio e stigmatizzare questo metodo improprio di coinvolgimento nell’amministrazione regionale dei dirigenti e dei militanti politici risultati non eletti”.

Contrade Brindisi, Amati: “Commissione approva proposta per salvare le case di centinaia di cittadini recuperate con Piano deliberato da Giunta Vendola”

“Approvata in Commissione la proposta di legge che consente l’applicazione del Piano Casa alle contrade di Brindisi-Torre Rossa, Sant’Elia e Montenegro, oggetto di un Piano di recupero in variante approvato nel 2005 dalla Giunta Vendola su proposta dell’assessore Barbanente. Ora subito in Consiglio per evitare che centinaia di cittadini possano finire per strada o continuare a vivere senza acqua e fogna”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati.

“Ringrazio i colleghi con me proponenti Vizzino e Leoci, il Presidente della Commissione Paolo Campo e la gran parte dei i colleghi di maggioranza e opposizione che in Commissione hanno votato a favore.
Si tratta di una norma che, prendendo atto dell’esistenza di numerose domande di condono ritenute conformi agli strumenti urbanistici con l’approvazione regionale di un Piano di recupero in variante, si preoccupa di consentire la definizione delle pratiche edilizie sulla base del principio di doppia conformità, purché sussistente sia al momento della realizzazione dell’incremento volumetrico, che all’atto del rilascio del titolo, così come sancito dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 107 del 2017.
Ringrazio la sezione Affari e Studi Giuridici del Consiglio regionale per i preziosi suggerimenti, oggetto poi di apposito emendamento approvato, finalizzati a evitare contenziosi in materia di conflitto di attribuzioni.
Ora la parola passa al Consiglio regionale, nella consapevolezza che la nostra attività deve essere sempre improntata al tentativo di trasformare i problemi in soluzioni, piuttosto che nel sedersi a guardare mettendosi in attesa che una possibile soluzione si trasformi in problema, così da scrollarsi di dosso il peso delle sofferenze umane. Cioè la nostra missione principale”.

Consorzi di bonifica, Amati: “Il centro-destra non può votare con maggioranza i contributi per buchi e sprechi e poi lottare contro le cartelle esattoriali”

“Non si possono servire due padroni. I soldi che il Consiglio regionale eroga ai Consorzi di bonifica, quasi all’unanimità, perché ogni anno manca il mio solo voto, sono strettamente connessi alle cartelle esattoriali. Per cui non si può protestare sulle cartelle, come fanno alcuni colleghi del centrodestra, e votare a favore o astenersi sui milioni elargiti dalla Regione per coprire sprechi e buchi”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati.

“Sui Consorzi di bonifica c’è un clima surreale. La mia coalizione, allargata ai Cinquestelle e con l’apporto determinante del centro-destra, eroga almeno quindici milioni all’anno per i Consorzi di bonifica, prendendoli dalle tasse dei cittadini e per coprire sprechi e buchi di bilancio. E su questo punto, nonostante si faccia presente l’irragionevolezza, si procede come treni senza freni, evitando di considerare che con quelle somme si potrebbero mettere a nuovo almeno due ospedali l’anno.
Quando invece si passa a parlare delle cartelle esattoriali da tributo 630, cioè l’altra faccia della stessa medaglia, si scende in piazza e si protesta per mettere in scena il sostegno ai cittadini vessati da un tributo ingiusto.
Ecco, le due cose non possono stare assieme. O si assume la strada riformatrice, cioè quella di approvare norme durissime per ridurre i buchi, gli sprechi e negare finanziamenti pubblici, oppure la protesta verso il tributo riconosciuto ai Consorzi da una legge statale su cui la Regione nulla può, è da considerarsi al pari di un gesto d’incoerenza o, ma non credo, d’incompetenza”.

Ospedale in Fiera, Amati: “Sarebbe grave la destinazione per attività a pagamento. Audire DG Policlinico”

“Sarebbe irragionevole oltre che grave la decisione di utilizzare l’ospedale della Fiera per erogare prestazioni a pagamento, peraltro in tempi in cui ci sono da recuperare migliaia di prestazioni istituzionali in attesa. A scanso di equivoci ho chiesto l’audizione del DG del Policlinico, per diradare ogni dubbio e facendo affidamento sulla sua esperienza ed equilibrio”.

Lo comunica Fabiano Amati, presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione.

“Apprendo del rischio di ritrovare una parte dell’ospedale in Fiera destinato all’attività intra-moenia, cioè a pagamento. Se non fosse per la particolare qualifica della fonte ci sarebbe da non crederci, considerando che l’ospedale è nato per curare le malattie acute e che il finanziamento è stato erogato per tale finalità.
Ma c’è di più: viviamo un tempo in cui l’unica cosa comprensibile è la destinazione di spazi e personale per il recupero di migliaia di prestazioni istituzionali, cioè erogate gratuitamente dal sevizio sanitario che, se non eseguite, potrebbero portarci a scoprire, a detta di quasi tutti i medici, una dolorosa realtà di diagnosi tardive.
Da fin troppo tempo conduco la battaglia per allineare i tempi tra attività istituzionale e attività a pagamento, tanto da conoscere in modo più che sufficiente il dolore che l’attesa comporta nella vita delle persone. Ed è per questo che di fronte a notizie del genere non posso che chiedere informazioni e augurarmi, invece, che gli spazi eventualmente a disposizione dell’ospedale della Fiera siano destinati alla più celere erogazione delle prestazioni istituzionali. Altro che intra-moenia”