Amati: “Promulgata la legge regionale, il Piano casa è salvo”

“È stata promulgata poco fa la legge regionale che salva il Piano casa dall’impugnativa del Governo nazionale deliberata il 26 febbraio 2021, cioè un mese fa. Ora si attende, come formalizzato dai ministeri della cultura e degli affari regionali, il ritiro del ricorso”.

Lo comunica il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.

“In data 26 febbraio 2021 il Governo nazionale impugnava l’art. 15 della legge regionale di bilancio per l’anno 2021, avente a oggetto la proroga del Piano casa a tutto il 2021.
Qualche giorno prima era stata avviata una proficua interlocuzione con i Ministri Franceschini e Gelmini, per il tramite dei deputati Alberto Losacco e Mauro D’Attis, conclusasi con l’impegno a proporre l’abrogazione della lettera c bis) dell’art. 6 comma 2 della legge sul Piano casa.
In virtù di tanto depositai la proposta di legge e con l’aiuto del mio capogruppo Filippo Caracciolo, della Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone e di tutti i colleghi Consiglieri regionali fu approvata il 9 marzo scorso.
Nella nota di richiesta d’impugnativa il Ministero della cultura aveva formalmente puntualizzato ‘che, qualora la proposta di legge venga approvata dal Consiglio regionale, questo Ministero provvederà a richiedere la rinuncia all’impugnazione’.
La legge è stata dunque approvata e oggi promulgata, per cui si sono avverate tutte le condizioni per il ritiro del ricorso e per conseguire il salvataggio della legge sul Piano casa.
La legge sul Piano casa è un provvedimento di eco-edilizia, perché fa conseguire il risparmio di suolo, l’utilizzo di materiali per il risparmio energetico e la riqualificazione di aree degradate e abbandonate. Un provvedimento di salute economica di un importante comparto produttivo, cioè in grado di assicurare migliaia di piatti a tavola, e idoneo a ridurre i rischi di corruzione per l’assenza di attività discrezionale.
E come tutti i provvedimenti di vera cura ambientale e di legalità è purtroppo sottoposto alla dura critica dai narcisisti etici, come avrebbe detto il compianto Franco Cassano, cioè quelle persone che si attribuiscono arbitrariamente la facoltà di distinguere tra il bene e il male per pensare a rendere inaccessibile agli altri la loro condizione di garantiti e di agiatezza”.

Piano casa, Amati: “Salvato strumento di eco-edilizia, piatti a tavola e riduzione rischi corruzione”

Il Piano casa salvato dal Consiglio regionale all’unanimità: mi chiedo dunque come mai ogni qual volta si discuta di proroga si apra un dibattito ostile nei confronti di un provvedimento di eco-edilizia, perché non si consuma suolo e si usano materiali per risparmio energetico, di moltiplicazione di piatti a tavola e di riduzione del rischio corruttivo? Un mistero”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati, presentatore della proposta di legge approvata oggi per determinare il ritiro da parte del Governo nazionale del ricorso promosso dinanzi alla Corte costituzionale.

”Un gruppo di lavoro composto da me, dal collega Filippo Caracciolo, dalla Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, dai deputati Alberto Losacco e Mauro D’Attis, interlocutori dei ministri Dario Franceschini e Maristella Gelmini, ha posto in essere un confronto fondato sulla leale collaborazione per giungere al ritiro del ricorso presentato dal Governo nazionale avverso la legge di proroga del Piano casa.Questo lavoro, culminato nella presentazione di una proposta di legge abrogativa di una singola disposizione collaterale della legge sul Piano casa, ha oggi trovato il giudizio unanime dell’intero Consiglio regionale.Ringrazio tutti i colleghi e tutte le personalità politiche che ci hanno aiutato in questo percorso”.

Piano casa, Amati: “La legge è salva. Già depositata la proposta abrogazione di un comma, richiesta dal Ministero per ritirare il ricorso”

“Il piano casa è salvo. Il Ministero per i Beni culturali ha chiesto l’impegno del Consiglio regionale ad abrogare una singola disposizione della disciplina e ho già depositato la proposta di legge. Non appena il Consiglio regionale approverà la modifica, il ricorso alla Corte costituzionale sarà dunque ritirato, come formalmente comunicato, per evidente sopravvenuto difetto d’interesse”.

Lo dichiara il presidente della commissione regionale Bilancio e Programmazione, Fabiano Amati.

“Ringrazio i ministri Dario Franceschini e Maristella Gelmini, i deputati Alberto Losacco e Mauro D’Attis, il presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, il mio attivissimo capigruppo Filippo Caracciolo e i capigruppo della maggioranza Gianfranco Lopane, Grazia Di Bari e Massimiliano Stellato – prosegue Amati – per l’impegno dimostrato nel dialogo con i ministeri e al fine di salvare una delle pochissime leve economiche della Puglia di questi tempi. Il piano casa è infatti uno straordinario strumento di eco-edilizia e produzione, in grado di garantire riduzione del consumo di suolo, utilizzo di materiali per il risparmio energetico, recupero dalla fatiscenza e dall’abbandono di numerosi immobili, riduzione degli ambiti di discrezionalità amministrativa degli amministratori e delle strutture burocratiche dei comuni, quindi grandi rischi di corruzione, e migliaia di piatti a tavola. Gli unici avversari del piano casa sono purtroppo alcune frange di benpensanti orientati da narcisismo etico, condotta sociale descritta e avversata dal compianto Franco Cassano nel suo meraviglioso libro ‘L’umiltà del male’”.

“È stato molto bello vedere il Consiglio regionale – conclude – mobilitato in modo corale nel compimento di atti di amministrazione attiva su temi così rilevanti, spesso coprendo ritardi dell’azione amministrativa; si tratta, in buona sostanza, della condivisione dei problemi, prendendosi però la cura di perseguire una soluzione”.

Piano casa, Amati: “Demolire il Piano casa è condanna a morte della Puglia produttiva. Appello a Draghi, Franceschini e parlamentari”

“Mi appello a tutti i ministri del governo Draghi, in particolare a Dario Franceschini, e a tutti i parlamentari pugliesi. Demolire la legge sul ‘piano casa’ significa condannare a morte il settore produttivo edilizio, che assieme all’agricoltura sta mantenendo a galla la Puglia. Affermare che la mera proroga del piano casa sia incostituzionale per ottenere l’effetto di trascinare dinanzi al giudizio della Corte costituzionale punti diversi della legge approvati negli anni scorsi, mi sembra inammissibile dal lato processuale, infondato nel merito e comunque frutto di una forzatura della funzione tecnica di controllo sulle leggi regionali”.

Lo dichiara il presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione, Fabiano Amati, commentando la richiesta d’impugnazione, avanzata dalla struttura burocratica del Mibact al Governo nazionale, dell’articolo 15 della legge regionale 30 dicembre 2020, n. 35, recante proroga dell’ambito temporale di validità, dal 31.12.2020 al 31.12.2021, della legge sul Piano casa.

“A scanso di ogni equivoco – spiega Amati – devo ribadire che in Puglia, come in qualunque regione italiana, non è possibile realizzare interventi edilizi in contrasto con le prescrizioni dei piani paesaggistici. E questo è, peraltro, apertamente ammesso nella stessa proposta d’impugnativa, per cui non si coglie in cosa consista il difetto di potere della Regione nel disporre la proroga che la struttura burocratica ministeriale ha sollevato. Ci sarebbe, anzi, da dire che sono proprio le norme tecniche del piano paesaggistico a consentire interventi edilizi che la legge regionale sul piano casa si preoccupa solo di richiamare e quindi rispettare; per fare un esempio, la giusta iniziativa avviata dal Comune di Bari per la riqualificazione della costa Sud, utilizzando sia il piano paesaggistico che la legge sul piano casa, addirittura inserita nelle richieste a valere sul Recovery. E mi fermo qui – sottolinea – per non accedere al metodo della dissipazione delle parole, che mi pare in contrasto con quello inaugurato dal governo Draghi”.

“La questione centrale – sostiene ancora il consigliere regionale – che dunque si pone con la richiesta d’impugnazione, consiste nel chiedersi se rientri o meno nelle competenze della Regione prorogare per un anno ancora il piano casa, sulla base di una norma statale eccezionale e di carattere temporaneo. La risposta è semplice e disarmante: si, almeno sino a quando sarà in vigore la legge statale che ha autorizzato il ricorso al piano casa, che come è noto non ha posto alcuna data di scadenza. Se il Governo volesse dunque eliminare lo strumento del piano casa, magari ritenendo che si tratti di uno strumento protrattosi sin troppo nel tempo, non ha che da compiere la scelta politica dell’abrogazione della norma statale che consente l’esistenza dei venti piani casa regionali, con la maggior parte di questi divenuti ormai strutturali, cioè validi senza alcun tempo di durata. Questo è il punto centrale della questione, che in ogni modo sto cercando di sottoporre ai ministri e ai parlamentari pugliesi”.

“Il governo scelga allora – conclude Amati – il da farsi sullo strumento del piano casa, ma non mi pare equo portare nell’aula della giustizia costituzionale un problema di valutazione politica, attinente invece alle leve di produzione per dare tenuta all’economia italiana e dunque pugliese”.

Contrade Brindisi, Amati: “Commissione approva proposta per salvare le case di centinaia di cittadini recuperate con Piano deliberato da Giunta Vendola”

“Approvata in Commissione la proposta di legge che consente l’applicazione del Piano Casa alle contrade di Brindisi-Torre Rossa, Sant’Elia e Montenegro, oggetto di un Piano di recupero in variante approvato nel 2005 dalla Giunta Vendola su proposta dell’assessore Barbanente. Ora subito in Consiglio per evitare che centinaia di cittadini possano finire per strada o continuare a vivere senza acqua e fogna”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati.

“Ringrazio i colleghi con me proponenti Vizzino e Leoci, il Presidente della Commissione Paolo Campo e la gran parte dei i colleghi di maggioranza e opposizione che in Commissione hanno votato a favore.
Si tratta di una norma che, prendendo atto dell’esistenza di numerose domande di condono ritenute conformi agli strumenti urbanistici con l’approvazione regionale di un Piano di recupero in variante, si preoccupa di consentire la definizione delle pratiche edilizie sulla base del principio di doppia conformità, purché sussistente sia al momento della realizzazione dell’incremento volumetrico, che all’atto del rilascio del titolo, così come sancito dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 107 del 2017.
Ringrazio la sezione Affari e Studi Giuridici del Consiglio regionale per i preziosi suggerimenti, oggetto poi di apposito emendamento approvato, finalizzati a evitare contenziosi in materia di conflitto di attribuzioni.
Ora la parola passa al Consiglio regionale, nella consapevolezza che la nostra attività deve essere sempre improntata al tentativo di trasformare i problemi in soluzioni, piuttosto che nel sedersi a guardare mettendosi in attesa che una possibile soluzione si trasformi in problema, così da scrollarsi di dosso il peso delle sofferenze umane. Cioè la nostra missione principale”.

Piano casa, Amati: “Anche nel 2021 avremo eco-edilizia e produzione per tanti bilanci messi assieme”

“La proroga al 31 dicembre 2021 della legge sul Piano casa rappresenta la conferma delle politiche fondate sull’eco-edilizia, in quanto solo così si evita di consumare suolo, e sulla produzione con cifre a nove zeri. Una norma di poche righe, infatti, vale in termini di rendimento ambientale ed economico come dieci bilanci messi assieme”.

Lo dichiara il Presidnete della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati, commentando la proroga al 31 dicembre 2021 – disposta con la legge di bilancio – del Piano casa.

“Nonostante questi dati di fatto inappuntabili sento ancora qualche eco di un’ideologia politica decrescitista e con qualche problema con gli uomini che hanno il diritto di mettere il piatto a tavola. Lo rilevo non tanto a scopo polemico quanto per offrire il mio piccolo contributo affinché nell’amministrazione pubblica si abbia sempre riguardo a provvedimenti a elevato tasso di rendimento, come lo è – appunto – il Piano casa.
Dal 2009 ad oggi il Piano casa rappresenta l’unico strumento normativo in grado di favorire la produzione, se solo si considera che anche per quest’anno solo il settore dell’edilizia fa segnare dati di tenuta. E ciò accade grazie alle diverse modifiche apportate negli anni alla legge sul Piano casa, ultimamente avallate con la recente modifica al testo unico dell’edilizia approvata dall’intera maggioranza di governo nazionale.
Nell’anno in corso mi preoccuperò di monitorare con maggiore attenzione i dati di applicazione e utilizzo dello strumento, al fine di poter pensare a ulteriori miglioramenti, sempre nell’ambito dell’edilizia esistente e del risparmio energetico, proseguendo sulla strada dell’edilizia come atto dovuto e cioè non soggetto alla discrezionalità dei politici di turno e alle tentazioni di corruzione”.

Contrade Brindisi, Amati: “Affondato salvataggio case dove vivono 1000 persone senza acqua e fogna. Oggi ripresento la norma”

“Sono rammaricato. Il Consiglio regionale ha soppresso la norma approvata in Commissione e che sarebbe servita a salvare le case dei quartieri di Brindisi-Torre Rossa, Sant’Elia e Montenegro, già recuperate e sanate con un piano approvato definitivamente dalla Regione nel giugno 2005 dalla Giunta Vendola su proposta dell’assessore Barbanente, ove risiedono circa 1000 persone, e che senza questa norma in tanti non potrebbero allacciarsi alla rete idrica e fognaria. Quando l’ideologia orienta il merito e si ha qualche problema per le ragioni dei poveri, va a finire che si travolge le vite delle persone e la stessa ragione. Oggi ripresento la norma, affinché approdi rapidamente in Commissione per poi tornare in aula”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio
e Programmazione Fabiano Amati.

“La norma proposta consentiva all’Amministrazione comunale di Brindisi di non esporsi a un ridicolo paradosso, cioè dover applicare un Piano di recupero approvato dalla Regione ordinando la demolizione di piccoli ampliamenti, tutti nel volume massimo del 20%, per poi autorizzarne la ricostruzione ai sensi del Piano casa, cioè la norma che consente l’ampliamento delle residenze nei limiti del 20% della volumetria totale, calcolata ai sensi della stessa legge che consentiva l’approvazione dei Piani di recupero. Cioè una cosa irragionevole a dir poco.
A ciò si aggiunga (per abbondare nell’irragionevolezza) che il motivo della soppressione è stato motivato nella circostanza che la proposta violerebbe la legge regionale vigente, che è proprio il motivo per cui è stata presentata una norma regionale, cioè di pari rango, perché se non ci fosse stato il contrasto con la normativa regionale vigente non ci sarebbe stato ovviamente alcun bisogno di dotarsi di una norma approvata dal
Consiglio regionale. Faccio inoltre presente, a tutti i commentatori d’occasione, che a causa di questi mancati interventi si continua a compromettere l’ambiente di quel territorio, perché senza le canalizzazioni lo scarico fognario avviene in pozzi senza tenuta stagna e il prelievo dell’acqua – non potabile – è assicurato dalle acque sotterranee. Insomma, una combinazione di atti non aderenti alla cura dell’ambiente e del paesaggio.
Ringrazio comunque i capigruppo delle diverse parti politiche della maggioranza che hanno colto le necessità vitali per queste persone e la struttura tecnica dell’assessorato regionale, guidata dall’Ing. Barbara Valenzano, che ha posto a disposizione il proprio impegno tecnico – purtroppo invano – per cercare e trovare una soluzione condivisa”.

Prima proposta di legge, Amati: “Cominciamo dalla legge sulla eco-edilizia, la proroga del Piano casa”

“Ho depositato la proposta di legge per prorogare il Piano casa anche per il 2021. È la prima proposta di legge della legislatura e coniuga, come è ormai chiaro, eco-edilizia, lavoro, piatti a tavola e legalità”.

Lo comunica il Consigliere regionale Fabiano Amati, presentatore della prima proposta di legge della XI legislatura in materia di proroga al 31.12.2021 della Legge regionale 30 luglio 2009, n. 14.

“Non è per segnare un record che questa è la prima proposta di legge della legislatura, ma perché è stata l’unica legge che negli anni scorsi ha prodotto risultati economici da record. Come da record è stata l’utilità pratica e concreta delle disposizioni, più di tanti convegni benintenzionati, diretta a tutelare l’ambiente attraverso un’edilizia capace di non consumare nemmeno un centimetro quadrato di terreno e utilizzare materiali in grado di garantire il massimo risparmio energetico.
Una legge i cui principi sono stati peraltro ritenuti validi anche dal Governo e dal Parlamento nazionale, che in tempi recenti hanno pure modificato il Testo unico dell’edilizia per rendere maggiore chiarezza interpretativa sul punto delle demolizioni e ricostruzioni, così da favorire gli investimenti sul recupero del patrimonio edilizio e sulle riqualificazione delle aree su cui insistono.
Senza nascondere, ovviamente, il contributo al rispetto della legalità che questa legge ha obiettivamente offerto, in quanto ha ridotto del tutto, nelle materie degli ampliamenti o delle volumetrie premiali, il ricorso alla discrezionalità degli organi di indirizzo politico dei comuni e dei relativi uffici tecnici, chiudendo la porta alle più ampie possibilità di tentazioni corruttive che la discrezionalità obiettivamente favorisce.
Insomma, una legge di eco-edilizia, alta produzione e legalità.
Certo, mi piacerebbe vedere nella legge sul Piano casa uno strumento ordinario e non più temporaneo da prorogare di anno in anno; ma su questo ritengo indispensabile che la riflessione coinvolga il giusto protagonismo del Governo regionale e di tutti i colleghi consiglieri”.

TESTO INTEGRALE DELLA PROPOSTA DI LEGGE: 

“Anno 2020 – Modifiche agli articoli 5 e 7 della Legge regionale 30 luglio 2009, n. 14 – Misure straordinarie e urgenti a sostegno dell’attività edilizia e per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale.”

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Articolo 1

(Modifiche all’articolo 5 della Legge regionale 30 luglio 2009, n. 14)

All’articolo 5 comma 1 della Legge regionale 30 luglio 2009 n. 14, sostituire il periodo alfanumerico “1° agosto 2019” con il periodo alfanumerico “1° agosto 2020”.

Articolo 2

(Modifiche all’articolo 7 della Legge regionale 30 luglio 2009, n. 14)

 

All’articolo 7 comma 1 della Legge regionale 30 luglio 2009 n. 14, sostituire il periodo alfanumerico “31 dicembre 2020” con il periodo alfanumerico “31 dicembre 2021”.

 

Fabiano Amati

 

 

Amati: “Il Piano casa come programma di eco-edilizia strutturale, per dare sostegno al settore edile”

Una candidatura per tante buone ragioni | #6 
“Mi candido per continuare a dare impulso e sostegno al settore edile attraverso la trasformazione del Piano casa in misura di eco-edilizia strutturale, cioè non soggetta a proroga: l’utilità del Piano casa è testimoniata dal fatto che negli anni passati le mie proposte di proroga hanno garantito interventi di riqualificazione su edifici esistenti, agevolati da incentivi volumetrici, per conseguire i migliori standard di minore consumo di suolo ed efficientamento energetico”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione bilancio della regione Puglia Fabiano Amati, candidato alle prossime Elezioni regionali, presentando il punto 6 del programma “Una candidatura per tante buone ragioni”.
La trasformazione in misura strutturale del Piano casa aiuta a sostenere un comparto a notevole densità di posti di lavoro, un settore rappresentato da numeri imponenti di addetti. Inoltre di fatto elimina la discrezionalità amministrativa della pubblica amministrazione per garantire maggiore legalità e minori tentazioni corruttive”.

Sbloccato il Piano casa: tutti i progetti di riqualificazione potranno andare avanti / rassegna stampa

Lo sblocca cantieri aveva distrutto il Piano casa, il decreto Semplificazioni lo fa tornare più utile ed efficace di prima. Il governo nazionale ha disinnescato gli effetti della sentenza della Corte costituzionale, facendo ritornare in vigore – di fatto – l’eco-edilizia, il lavoro, la riqualificazione degli immobili e la legalità.