Vaccinazioni, Amati: “4mila dosi domenicali significano tanto ma dobbiamo fare di più. Contagiato omicron salvato dal vaccino”

“Il virus non si prende la domenica di riposo. È indubbio che oltre 4mila dosi sono un dato in netto miglioramento rispetto alle 40 o alle 139 dosi delle domeniche precedenti ma dobbiamo migliorare. Invito tutti a leggere la storia del dipendente Eni che è il paziente zero della nuova variante Omicron. Ha ripetuto più volte che grazie al vaccino ha lievi sintomi e i suoi familiari stanno bene ma anche che il test eseguito prima del decollo dal Mozambico era risultato negativo. Una risposta chiara a chi sostiene che il test sia più efficace del vaccino nel contrasto al contagio”.

Lo dichiara il presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati, commentando i dati della campagna vaccinale aggiornati alle ore 6:13 del 29 novembre 2021.

“Nella giornata di ieri, 28 novembre, sono state somministrate 4.323 dosi. Meno 16.493 dosi rispetto al 27 novembre, meno 24.396 dosi rispetto al 26 novembre e meno 25.356 dosi rispetto al 25 novembre.
Le 4.323 dosi somministrate ieri sono così suddivise: 4.100 richiami, 176 prime dosi, 44 seconde dosi e 3 a persone con pregressa infezione.
Le dosi di richiamo (booster), inclusa la platea degli over 40, somministrate sinora sono 344.187, su un totale complessivo di 1.032.770. Ne restano dunque da vaccinare con dose di richiamo 688.583, pari al 33,33 per cento del target.
Nella classifica nazionale della vaccinazione per la terza dose la Puglia al sedicesimo posto con l’8,76 per cento.
La popolazione pugliese che rientra nella fascia d’età vaccinabile contro il Covid è di 3.544.797 abitanti: di questi hanno ricevuto la prima dose l’87,25 per cento, anche la seconda l’81,39 per cento.
Sono invece 479.126 i pugliesi che non hanno ancora ricevuto alcuna dose di vaccino.
Abbiamo in giacenza 561.333 vaccini.
Al momento la percentuale di occupazione delle terapie intensive pugliesi è ferma al 4,56 per cento. Più nel dettaglio ci sono complessivamente 22 ricoverati in terapia intensiva su 482 posti letto disponibili. I ricoverati in area non critica sono 137 su 2745 posti letto disponibili”.

Per ulteriori informazioni consultare il portale https://fabianoamati.it/covidreport/home

Ammodernamento ospedali ex art. 20, Amati: “Manca documentazione, le Asl facciano presto. Da spendere oltre 250milioni”

“Spero che entro venerdì le Asl integrino la documentazione mancante relativa ai progetti di riammodernamento degli ospedali pugliesi. Ci sono oltre 250milioni da spendere relativi a vecchie programmazioni e non solo PNRR. E’ quindi indispensabile fare presto e inviare la richiesta al Ministero, così da ottenere l’ultimo stralcio dei finanziamenti previsti dall’articolo 20 della legge 67 del 1988 sull’ammodernamento e la riqualificazione del Servizio sanitario”.

Lo dichiara il presidente della Commissione Bilancio e programmazione Fabiano Amati, al termine delle audizioni in Commissione congiunta Bilancio e Sanità.

“Ad esclusione degli arredi e attrezzature per il nuovo ospedale Monopoli-Fasano (30milioni di euro), per la riqualificazione degli ospedali San Paolo (11milioni e 600mila euro), Di Venere (11milioni e 600mila euro) e corpo centrale e infettivi del Giovanni XXIII (33milioni 900mila euro), risultano carenti di documentazione planimetrica o di quadro economico i seguenti interventi: riqualificazione del Perrino di Brindisi per 13milioni 200mila euro; riqualificazione ospedale Francavilla Fontana per 7milioni e 200mila; riqualificazione energetica e completamento della messa a norma dei reparti di Oculistica, Dermatologia, Gastroenterologia e Patologia medica del Policlinico di Bari per un importo complessivo di 20milioni 900mila euro; riqualificazione e potenziamento dell’ospedale di Barletta per 8milioni 900mila euro; riqualificazione della struttura ospedaliera di Castellaneta per 4milioni e 600mila euro; riqualificazione della struttura ospedaliera di Cerignola per 7milioni 200mila euro; riqualificazione dell’ospedale di San Severo per 6milioni 900mila euro; riqualificazione dei plessi minori del Riuniti di Foggia e demolizione e ricostruzione di parte del monoblocco per complessivi 55milioni e 200mila euro; nuovo ospedale Nord Barese per 106milioni 900mila euro.
E’ evidente – prosegue Amati – che si tratta di risorse indispensabili per migliorare il nostro Servizio sanitario e pertanto invito le Asl a inviare quanto prima la documentazione mancante, ossia aggiornamento dei quadri economici, alcuni dei quali non coincidono, e parte degli elaborati progettuali. E’ emerso infatti che si tratta unicamente di materiale di cui le Asl sono già in possesso perché indispensabile all’approvazione dei progetti e che, non inviati sinora, risultano invece indispensabili al Dipartimento regionale Sanità per relazionarsi con il Ministero”.

Vaccinazioni, Amati: “Quasi 20mila dosi di sabato. Il nuovo corso funziona”

“Un aumento così significativo delle dosi nel weekend, quasi 20mila, è stato ottenuto attraverso la decisione di rafforzare il sistema degli hub, complessivamente sono circa un centinaio adesso, e soprattutto lasciandoli aperti nei fine settimana. Ciò vuol dire che il nuovo corso organizzativo sta producendo i suoi effetti”.

Lo dichiara il presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati, commentando i dati della campagna vaccinale aggiornati alle ore 6:12 del 28 novembre 2021.

“Nella giornata di ieri, 27 novembre, sono state somministrate 19.419 dosi. Meno 8.465 dosi rispetto al 26 novembre, meno 9.920 dosi rispetto al 25 novembre e meno 4.457 dosi rispetto al 24 novembre.
Le 19.419 dosi somministrate ieri sono così suddivise: 18.254 richiami, 754 prime dosi, 385 seconde dosi e 17 a persone con pregressa infezione.
Le dosi di richiamo (booster), inclusa la platea degli over 40, somministrate sinora sono 337.305, su un totale complessivo di 1.032.770. Ne restano dunque da vaccinare con dose di richiamo 695.465, pari al 32,66 per cento del target.
Nella classifica nazionale della vaccinazione per la terza dose la Puglia al quindicesimo posto con l’8,59 per cento.
La popolazione pugliese che rientra nella fascia d’età vaccinabile contro il Covid è di 3.544.797 abitanti: di questi hanno ricevuto la prima dose l’87,25 per cento, anche la seconda l’81,38 per cento.
Sono invece 479.378 i pugliesi che non hanno ancora ricevuto alcuna dose di vaccino.
Abbiamo in giacenza 568.633 vaccini.
Al momento la percentuale di occupazione delle terapie intensive pugliesi è ferma al 4,56 per cento. Più nel dettaglio ci sono complessivamente 22 ricoverati in terapia intensiva su 482 posti letto disponibili. I ricoverati in area non critica sono 139 su 2745 posti letto disponibili”.

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Vaccinazioni, Amati: “Ministero modifica sistema di fornitura dati. Perdiamo controllo su target fragili”

“Il Ministero ha eliminato dal suo sito i dati differenziati tra dose addizionale e dose booster: una scelta difficile da comprendere se si considera che le dosi addizionali sono le cosiddette dosi aggiuntive indispensabili per i soggetti con bassissime difese immunitarie, i più fragili, ossia immunodepressi, pazienti oncologici e persone che hanno subito un trapianto. Le dosi booster, com’è è noto, sono il richiamo della terza dose per chi ha completato il ciclo vaccinale tra i cinque e i sei mesi fa, e per i quali si è visto che inizia a calare la copertura di difesa dal Covid. È un vero peccato, perdiamo un dato indispensabile: solo ieri ho lanciato un appello per i più fragili perché sulla base dei dati che avevamo fino a 24 ore fa in Puglia su 155.641 fragili ne erano stati vaccinati solo 31.231. E ora la loro situazione rischia di finire nel mare magnum di tutti gli altri. Intanto, gli ultimi dati elaborati dalla Fondazione Gimbe dicono che, sul piano nazionale, i contagi giornalieri nell’ultimo mese si sono quadruplicati”.

Lo dichiara il presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati, commentando i dati della campagna vaccinale aggiornati alle ore 6:57 del 27 novembre 2021.

“Nella giornata di ieri, 26 novembre, sono state somministrate 25.041 dosi. Meno 3.418 dosi rispetto al 25 novembre, più 1.252 dosi rispetto al 24 novembre e più 1.567 dosi rispetto al 23 novembre.
Le 25.041 dosi somministrate ieri sono così suddivise: 22.315 richiami, 1.319 prime dosi, 1.351 seconde dosi e 56 a persone con pregressa infezione.
Le dosi di richiamo (booster), inclusa la platea degli over 40, somministrate sinora sono 315.212, su un totale complessivo di 1.032.770. Ne restano dunque da vaccinare con dose di richiamo 717.558, pari al 30,52 per cento del target.
Nella classifica nazionale della vaccinazione per la terza dose la Puglia al sedicesimo posto con l’8,03 per cento.
La popolazione pugliese che rientra nella fascia d’età vaccinabile contro il Covid è di 3.544.797 abitanti: di questi hanno ricevuto la prima dose l’87,22 per cento, anche la seconda l’81,37 per cento.
Sono invece 480.274 i pugliesi che non hanno ancora ricevuto alcuna dose di vaccino.
Abbiamo in giacenza 592.188 vaccini.
Al momento la percentuale di occupazione delle terapie intensive pugliesi è ferma al 4,56 per cento. Più nel dettaglio ci sono complessivamente 22 ricoverati in terapia intensiva su 482 posti letto disponibili. I ricoverati in area non critica sono 139 su 2745 posti letto disponibili”.

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Vaccinazioni, Amati: “Quasi 25mila dosi in un giorno. Ottimo. Ma preoccupazione per i fragili”

“Finalmente si comincia a ragionare. Stiamo intravedendo i risultati di questo nuovo corso che ha visto il rafforzamento degli hub che saranno aperti questo weekend e i successivi. Abbiamo visto numeri intollerabili, quali 40 o 139 vaccinazioni giornaliere in tutta la Puglia, poi poco più di 10mila i picchi raggiunti per due o massimo tre giorni a settimana. Vedere che si sono sfiorate le 25mila vaccinazioni in un giorno ci fa essere leggermente ottimisti. Un appello però lo faccio per immunodepressi, trapianatati e oncologici: qui siamo troppo indietro e loro sono i più fragili”.

Lo dichiara il presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati, commentando i dati della campagna vaccinale aggiornati alle ore 6:11 del 26 novembre 2021.

“Nella giornata di ieri, 25 novembre, sono state somministrate 24.594 dosi. Più 1.242 dosi rispetto al 24 novembre, più 1.709 dosi rispetto al 23 novembre e più 5.329 dosi rispetto al 22 novembre.
Le 24.594 dosi somministrate ieri sono così suddivise: 2.262 addizionali, 19.260 richiami, 1.500 prime dosi, 1.525 seconde dosi e 47 a persone con pregressa infezione.
Le dosi addizionali somministrate sinora, cioè quelle destinate alle persone trapiantate, immunodepressi e pazienti oncologici, sono 31.231, su un totale complessivo di 155.641. Ne restano dunque da vaccinare con dose addizionale 124.410.
Le dosi di richiamo (booster), che oggi vedono ampliata la platea anche agli over 40, somministrate sinora sono 257.195, su un totale complessivo di 877.129. Ne restano dunque da vaccinare con dose di richiamo 619.934.
I vaccinati totali con dose addizionale e richiamo sono 288.426 su un totale di 1.032.770, pari al 27,93 per cento. Ne restano da vaccinare 744.344.
Nella classifica nazionale della vaccinazione per dose addizionale la Puglia è in generale al diciassettesimo posto con lo 0,8 per cento.
Nella classifica nazionale della vaccinazione per dose di richiamo (booster) la Puglia è in generale al sedicesimo posto con il 6,55 per cento.
La popolazione pugliese che rientra nella fascia d’età vaccinabile contro il Covid è di 3.544.797 abitanti: di questi hanno ricevuto la prima dose l’87,18 per cento, anche la seconda l’81,32 per cento.
Sono invece 481.837 i pugliesi che non hanno ancora ricevuto alcuna dose di vaccino.
Abbiamo in giacenza 622.469 vaccini.
Al momento la percentuale di occupazione delle terapie intensive pugliesi è ferma al 3,9 per cento. Più nel dettaglio ci sono complessivamente 19 ricoverati in terapia intensiva su 482 posti letto disponibili. I ricoverati in area non critica sono 143 su 2745 posti letto disponibili”.

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SMA, Amati: “Lucia è sana. Partito oggi screening obbligatorio per neonati. Puglia prima regione italiana”

“Si chiama Lucia e non ha la SMA. È partito oggi in Puglia lo screening obbligatorio SMA per tutti i neonati. Siamo la prima e l’unica regione italiana ad averlo. Da questo momento ci sarà un prima e un dopo, un tornante storico, e non vedremo più i casi terribili di diagnosi tardiva e di difficoltà nell’erogare le cure più avanzate. Dedico il risultato a Melissa, grande condottiera di innovazione, e ai componenti del team di cuore Federico, Giovanni, Marco e Paolo. Piangiamo di gioia”.

Lo comunica il presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione, Fabiano Amati, promotore della legge sullo screening obbligatorio SMA.

“Lucia è la prima bimba sottoposta oggi allo screening Sma, assieme ad altri undici bimbi. Tutti sani. In questi mesi abbiamo sentito dire tante volte che la diagnosi precoce e in fase asintomatica offre migliori possibilità di riuscita delle terapie più innovative. E chissà quante volte ci siamo mangiati le mani pensando che disponiamo di queste tecnologie da anni e però non riusciamo a introdurle, facendo pagare un prezzo altissimo ai bimbi nati con la Sma e alle loro famiglie.
Una legge breve e semplice, invece, è riuscita a realizzare in Puglia ciò che dovrebbe esserci in ogni regione italiana. Poche disposizioni, tutte autoesecutive e senza bisogno di farraginosi regolamenti attuativi, ci hanno portato nel giro di soli sei mesi ad acquistare le attrezzature, formare il personale, organizzare il servizio e partire. Solo in sei mesi: un tempo record.
E pensare che a novembre 2020, quando la piccola Melissa e la sua famiglia fecero scoppiare il caso Sma mettendolo all’attenzione di tutti, eravamo confusi, sballottolati tra le ragioni del cuore e quelle della burocrazia.
Ma poi pian piano la tragedia si trasformò in speranza e il destino mi offrì la possibilità di saperne di più e proporre con legge un esame precoce per rendere compatibile la somministrazione di terapie all’avanguardia e così contenere gli effetti tragici della malattia.
In questa fase di gestazione e approvazione della proposta di legge mi hanno accompagnato tutti i colleghi consiglieri regionali, che ringrazio di cuore, e il sostegno silenzioso di tutte le famiglie dei bimbi affetti da Sma e in particolare, oltre a quella di Melissa, quelle di Federico, Giovanni, Marco e Paolo. A loro il mio ringraziamento, nella speranza che i pugliesi non dimentichino, quando tutto sarà diventato routine, la fatica e le tensioni che questo risultato non affatto scontato ha comportato.
Nulla sarebbe stato compiuto, tuttavia, senza gli insegnamenti e la regia scientifica di Mattia Gentile, direttore del laboratorio di Genomica del Di Venere di Bari, del suo staff e dei direttori generale, amministrativo e sanitario della Asl di Bari, Antonio Sanguedolce, Gianluca Capochiani e Silvana Fornelli.
E infine grazie a tutte le associazioni di volontari e in particolare Famiglie SMA, che nel corso degli anni hanno più volte lanciato un grido per realizzare ciò che oggi raccontiamo, purtroppo restando inascoltati. Dire che le cose devono maturare è una frase consolatoria che deve lasciare spazio ad un’altra più concreta, e cioè quella che descrive meglio l’impegno a fare le cose con maggiore tempestività, prendendosi pure qualche rischio e riformando il sistema burocratico italiano che allunga il suo potere con la pretesa di regolare tutto, e così facendo lasciando fuori dalla porta la missione di ragionevole speranza che è un ingrediente non secondario della medicina.
Ora si continua perché altri e nuovi traguardi ci attendono, e auspico che tutte le regioni italiane realizzino quello che è stato realizzato in Puglia per la Sma”.

Vaccinazioni, Amati: “Obiettivo vaccinazioni settimanali Puglia 231.941 ma siamo a 98.386. Aggiornata platea sito”

“È stato aggiornato il sito Covidreport inserendo la platea degli over 40 alle prese con i richiami, la cosiddetta dose booster, platea che quindi passa da 305.806 a 877.129 pugliesi. Diventa dunque ora più che mai urgente accelerare le vaccinazioni che peraltro, nella nostra regione, vedono quasi 486mila cittadini che non hanno mai ricevuto una dose. Sulla base degli obiettivi fissati dal gen. Figliuolo, la Puglia dovrebbe attestarsi su 231.941 vaccinazioni settimanali mentre è ferma a 98.386.
Inoltre, per chi ancora ritiene che i vaccini siano inutili, la risposta arriva dal 21esimo report Inail: da un lato, si registra infatti che il settore della sanità e dell’assistenza sociale è al primo posto delle attività produttive colpite con il 65 per cento di contagi e il 22,4 per cento dei casi mortali; dall’altro che, a partire da febbraio, ossia in concomitanza con le vaccinazioni della categoria, si è osservato un significativo calo delle denunce Inail”.

Lo dichiara il presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati, commentando i dati della campagna vaccinale aggiornati alle ore 6:12 del 25 novembre 2021.

“Nella giornata di ieri, 24 novembre, sono state somministrate 20.224 dosi. Meno 1.793 dosi rispetto al 23 novembre, più 1.027 dosi rispetto al 22 novembre e più 19.913 dosi rispetto al 21 novembre.
Le 20.224 dosi somministrate ieri sono così suddivise: 1.868 addizionali, 16.593 richiami, 521 prime dosi, 1.221 seconde dosi e 21 a persone con pregressa infezione.
Le dosi addizionali somministrate sinora, cioè quelle destinate alle persone trapiantate, immunodepressi e pazienti oncologici, sono 28.198, su un totale complessivo di 155.641. Ne restano dunque da vaccinare con dose addizionale 127.443.
Le dosi di richiamo (booster) somministrate sinora, cioè quelle destinate per ora a persone ultra sessantenni e operatori sanitari, sono 235.404, su un totale complessivo di 877.129. Ne restano dunque da vaccinare con dose di richiamo 641.725.
I vaccinati totali con dose addizionale e richiamo sono 263.602 su un totale di 1.032.770, pari al 25,52 per cento. Ne restano da vaccinare 769.168.
Nella classifica nazionale della vaccinazione per dose addizionale la Puglia è in generale al diciassettesimo posto con lo 0,72 per cento. Nel dettaglio: undicesima nella fascia d’età 12-19, sedicesima nella fascia 20-29, quattordicesima nella fascia 30-39, sedicesima nella fascia 40-49, sedicesima nella fascia 50-59, diciottesima in quella 60-69 anni, diciottesima nella fascia 70-79 anni, sedicesima nella fascia 80-89 anni, decima nella fascia dai 90 anni in su.
Nella classifica nazionale della vaccinazione per dose di richiamo (booster) la Puglia è in generale al quattordicesimo posto con il 5,99 per cento. Nel dettaglio: quinta nella fascia d’età 12-19, quinta nella fascia 20-29, quarta nella fascia 30-39, quinta nella fascia 40-49, sesta nella fascia 50-59, nona in quella 60-69 anni, dodicesima nella fascia 70-79 anni, diciassettesima nella fascia 80-89 anni, diciottesima nella fascia dai 90 anni in su.
La popolazione pugliese che rientra nella fascia d’età vaccinabile contro il Covid è di 3.544.797 abitanti: di questi hanno ricevuto la prima dose l’87,11 per cento, anche la seconda l’81,26 per cento.
Sono invece 484.155 i pugliesi che non hanno ancora ricevuto alcuna dose di vaccino.
Abbiamo in giacenza 651.636 vaccini.
Al momento la percentuale di occupazione delle terapie intensive pugliesi è ferma al 3,7 per cento. Più nel dettaglio ci sono complessivamente 18 ricoverati in terapia intensiva su 482 posti letto disponibili. I ricoverati in area non critica sono 144 su 2745 posti letto disponibili”.

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PNRR Brindisi, Amati: “Per Case e Ospedali di comunità 70milioni la proposta Asl”

 

“Nell’ambito dei fondi assegnati dal Pnrr per l’assistenza territoriale, la Asl di Brindisi si candida per poco meno di 70milioni, da utilizzare nelle Case e Ospedali di comunità di Brindisi (Di Summa), Fasano, Cisternino, Mesagne, Ceglie Messapica, San Pietro Vernotico, San Pancrazio Salentino e Latiano. Farò di tutto affinché questa proposta sia approvata, considerato che Brindisi è la provincia che ha avuto maggiore lungimiranza sull’assistenza territoriale ed è perciò dotata di strutture già in esercizio, bisognose solo di ulteriori adeguamenti, progetti, studi di fattibilità e autorizzazioni, come nel caso di San Pancrazio e Brindisi-Di Summa e quella ormai prossima di Latiano”.

Lo dichiara il presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.

“Le richieste economiche avanzate dalla Asl di Brindisi ammontano a poco meno di 70milioni di euro e riguardano: Casa di comunità di Brindisi-Di Summa (ristrutturazione per 40 milioni di euro), Fasano (completamento per 2 milioni di euro), Cisternino (ampliamento per 7 milioni di euro), San Pietro (completamento per 6milioni di euro), Ceglie Messapica (completamento per 1,5 milioni di euro) e Mesagne (completamento per 1 milione di euro). Con riferimento agli Ospedali di comunità, invece, la richiesta riguarda: Brindisi-Di Summa (ristrutturazione per 5 milioni di euro), Ceglie Messapica (completamento per 1,2 milioni di euro), Latiano (adeguamento per 2 milioni di euro) e San Pancrazio Salentino (per 255mila euro).
Non appena i soldi saranno resi disponibili, spero appagando tutte le richieste, bisognerà volare sia per la tempistica strettissima imposta dal Pnrr sia per la domanda di salute che saremo in grado di soddisfare con quelle opere”.

Vaccinazioni, Amati: “Terza dose. Richiami automatici e senza prenotazione per risparmiare tempo e fare di più”

 

“La più efficace campagna vaccinale sulla terza dose non può passare attraverso le prenotazioni. Il calendario delle somministrazioni può essere infatti stabilito in automatico, chiamando alla vaccinazione in base alla scadenza dei cinque mesi dall’ultima vaccinazione. Ora che si è aggiornato il sistema informatico di gestione e il regolamento di somministrazione e sono stati riattivati gli hub, serve solo fare i programmi giornalieri di lavoro per tutti gli hub pugliesi. Questo sistema eviterebbe peraltro inconvenienti e farebbe galoppare la campagna vaccinale della terza dose verso il primato nazionale che ci è appartenuto nella prima fase. Sono contento che le idee avanzate negli scorsi giorni sulla base dei numeri, per esempio l’adeguamento del sistema informatico, siano state accolte e stiano portando i frutti sperati. Nel frattempo plauso alla decisione del Governo nazionale di aumentare le restrizioni nei confronti di chi decide di non vaccinarsi, mettendo a rischio la salute degli altri”.

Lo dichiara il presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati, commentando i dati della campagna vaccinale aggiornati alle ore 6:11 del 24 novembre 2021.

“Nella giornata di ieri, 23 novembre, sono state somministrate 19.099 dosi. Più 326 dosi rispetto al 22 novembre, più 18.698 dosi rispetto al 21 novembre e più 14.126 dosi rispetto al 20 novembre.
Le 19.099 dosi somministrate ieri sono così suddivise: 1.498 addizionali, 14.864 richiami, 622 prime dosi, 1.961 seconde dosi e 64 a persone con pregressa infezione.
Le dosi addizionali somministrate sinora, cioè quelle destinate alle persone trapiantate, immunodepressi e pazienti oncologici, sono 25.827, su un totale complessivo di 155.641. Ne restano dunque da vaccinare con dose addizionale 129.814.
Le dosi di richiamo (booster) somministrate sinora, cioè quelle destinate per ora a persone ultra sessantenni e operatori sanitari, sono 216.656, su un totale complessivo di 305.806. Ne restano dunque da vaccinare con dose di richiamo 89.150.
I vaccinati totali con dose addizionale e richiamo sono 242.483 su un totale di 461.447, pari al 52,55 per cento. Ne restano da vaccinare 218.964.
Nella classifica nazionale della vaccinazione per dose addizionale la Puglia è in generale al diciottesimo posto con lo 0,66 per cento. Nel dettaglio: undicesima nella fascia d’età 12-19, diciassettesima nella fascia 20-29, quattordicesima nella fascia 30-39, quindicesima nella fascia 40-49, sedicesima nella fascia 50-59, diciottesima in quella 60-69 anni, diciannovesima nella fascia 70-79 anni, sedicesima nella fascia 80-89 anni, dodicesima nella fascia dai 90 anni in su.
Nella classifica nazionale della vaccinazione per dose di richiamo (booster) la Puglia è in generale al quattordicesimo posto con il 5,52 per cento. Nel dettaglio: quinta nella fascia d’età 12-19, quinta nella fascia 20-29, quarta nella fascia 30-39, sesta nella fascia 40-49, settima nella fascia 50-59, decima in quella 60-69 anni, tredicesima nella fascia 70-79 anni, diciassettesima nella fascia 80-89 anni, diciottesima nella fascia dai 90 anni in su.
La popolazione pugliese che rientra nella fascia d’età vaccinabile contro il Covid è di 3.544.797 abitanti: di questi hanno ricevuto la prima dose l’87,06 per cento, anche la seconda l’81,21 per cento.
Sono invece 485.787 i pugliesi che non hanno ancora ricevuto alcuna dose di vaccino.
Abbiamo in giacenza 676.030 vaccini.
Al momento la percentuale di occupazione delle terapie intensive pugliesi è ferma al 3,5 per cento. Più nel dettaglio ci sono complessivamente 17 ricoverati in terapia intensiva su 482 posti letto disponibili. I ricoverati in area non critica sono 151 su 2745 posti letto disponibili”.

Per ulteriori informazioni consultare il portale https://fabianoamati.it/covidreport/home

Vaccinazioni, Amati: “Impennata delle somministrazioni. In ospedale maggioranza no-vax, perciò utile divieto circolazione”

“L’utilità del divieto di circolazione dei no-vax è relativo alla loro stessa protezione, alla maggiore tutela dei vaccinati con cui entrano in contatto e degli operatori sanitari costretti a curarli in caso di contagio. I no-vax sono infatti ‘fabbriche’ di varianti più aggressive del virus, che riducono la probabilità di protezione dei vaccinati, compresi gli operatori sanitari che in queste ore sono chiamati a curare i pazienti in grande maggioranza no-vax.
Inoltre, la nuova variante Delta plus è più veloce, più infettiva e può sfuggire ai test antigenici. E sono proprio i falsi negativi a provocare nuovi focolai. Lo dicono gli esperti che ragionano e indicano scelte sulla base della prova scientifica. I vaccini restano dunque l’unica arma contro il Coronavirus. Ieri molti hub della Puglia hanno registrato il pienone di accessi e mi pare di poter dire che sia stato avviato un nuovo corso”.

Lo dichiara il presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati, commentando i dati della campagna vaccinale aggiornati alle ore 6:13 del 23 novembre 2021.

“Nella giornata di ieri, 22 novembre, sono state somministrate 15.030 dosi. Più 14.787 dosi rispetto al 21 novembre, più 10.532 dosi rispetto al 20 novembre e più 1.165 dosi rispetto al 19 novembre.
Le 15.030 dosi somministrate ieri sono così suddivise: 1.223 addizionali, 9.678 richiami, 1.258 prime dosi, 2.809 seconde dosi e 62 a persone con pregressa infezione.
Le dosi addizionali somministrate sinora, cioè quelle destinate alle persone trapiantate, immunodepressi e pazienti oncologici, sono 23.019, su un totale complessivo di 155.641. Ne restano dunque da vaccinare con dose addizionale 132.622.
Le dosi di richiamo (booster) somministrate sinora, cioè quelle destinate per ora a persone ultra sessantenni e operatori sanitari, sono 178.786, su un totale complessivo di 305.806. Ne restano dunque da vaccinare con dose di richiamo 127.020.
I vaccinati totali con dose addizionale e richiamo sono 201.805 su un totale di 461.447, pari al 43,73 per cento. Ne restano da vaccinare 259.642.
Nella classifica nazionale della vaccinazione per dose addizionale la Puglia è in generale al diciottesimo posto con lo 0,59 per cento. Nel dettaglio: undicesima nella fascia d’età 12-19, sedicesima nella fascia 20-29, quindicesima nella fascia 30-39, quindicesima nella fascia 40-49, sedicesima nella fascia 50-59, diciottesima in quella 60-69 anni, diciannovesima nella fascia 70-79 anni, sedicesima nella fascia 80-89 anni, tredicesima nella fascia dai 90 anni in su.
Nella classifica nazionale della vaccinazione per dose di richiamo (booster) la Puglia è in generale al sedicesimo posto con il 4,55 per cento. Nel dettaglio: quinta nella fascia d’età 12-19, quinta nella fascia 20-29, quarta nella fascia 30-39, sesta nella fascia 40-49, sesta nella fascia 50-59, undicesima in quella 60-69 anni, tredicesima nella fascia 70-79 anni, diciassettesima nella fascia 80-89 anni, diciottesima nella fascia dai 90 anni in su.
La popolazione pugliese che rientra nella fascia d’età vaccinabile contro il Covid è di 3.544.797 abitanti: di questi hanno ricevuto la prima dose l’87,24 per cento, anche la seconda l’81,62 per cento.
Sono invece 479.542 i pugliesi che non hanno ancora ricevuto alcuna dose di vaccino.
Abbiamo in giacenza 703.284 vaccini.
Al momento la percentuale di occupazione delle terapie intensive pugliesi è ferma al 3,5 per cento. Più nel dettaglio ci sono complessivamente 17 ricoverati in terapia intensiva su 482 posti letto disponibili. I ricoverati in area non critica sono 149 su 2745 posti letto disponibili”.

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