Sarebbe troppo semplice liquidare ogni polemica con le uscitedi scena degli assessori Rocco Palese e Anna Grazia Maraschio. Non possono bastare i tre ingressi delle nuove assessore Viviana Matrangola, Debora Ciliento e Serena Triggiani. Tantomeno è sufficiente, sul fronte dirigenti, l’adozione del programma triennale di rotazione ordinaria del personale della Regione 2023-2025. Per il consigliere regionale di “Azione” Fabiano Amati, la cui storia politica è stata caratterizzata anche da un’uscita dal Pd pugliese e da ripetuti scontri con l’attuale governatore, non era questa la svolta eticachiesta a Michele Emiliano. Per una Regione che ha bisogno di «aria fresca» negli apparati burocratici, è proprio Amati a indicare le finestre da aprire, anzi da spalancare.
Consigliere Amati, sta nell’ingresso delle tre nuove assessore la svolta etica tanto richiesta per la giunta regionale?
«Don Angelo Cassano di Libera ha detto che si è trattato di un’operazione di facciata, e non credo si sbagli. La vera svolta a mio parere non è nemmeno cominciata, e lo si capisce dalle proteste e dei mal di pancia di queste ore, soprattutto all’interno del Pd. L’amministrazione pugliese ha bisogno di aria fresca e nuova, in particolare – mi preme sottolinearlo – negli apparati burocratici. E per questo motivo noi siamo disinteressati alle questioni di seggiole, di incarichi, mentre abbiamo indicato quattro punti più utili ma durida accettare. Punti sui quali sisono espressi a favore anche Pde M5s, perciò attendiamo fiduciosi».
“Azione” per esempio aveva chiesto la rotazione simultanea di tutti i dirigenti, dei capi dipartimento, dei dg Asl euna legge per la legalità sulle liste d’attesa. La giunta ha risposto con l’adozione del programma triennale rotazione ordinaria del personale della Regione 2023-2025.
«Secondo la delibera la rotazione inizia da adesso, ignorando tutta la fase precedente, magià così mi sembra non si colga un principio di legalità, perché la rotazione è prevista dalla legge. È mai possibile non poter applicare una rotazione immediata e simultanea per tutti i dirigenti, in particolare quelli deisettori a maggior rischio corruttivo? Lo stesso dicasi per i direttori dei dipartimenti, perché nella prolungata sedimentazione del potere si nascondono forme abitudinarie che espongono al rischio di opacità. Anche i direttori delle Asl dovrebbero cambiare, anzi in quel caso dovrebbero già decadere per legge perché hanno sforato la spesa farmaceutica. Infine, ma è il punto più importante sulla legalità perché riguarda davvero la vita delle persone, la legge sulle liste d’attesa: noi proponiamo una legge regionale che sanzioni la violazione delle leggi statali, secondo cui non possono esserci le “agende chiuse”, che invece cisono. Inoltre, la legge dice che devono esserci le agende dedicate per i malati oncologici, permalati cronici, e per chi soffre dimalattie rare: queste agende invece non ci sono.
Ancora: sempre secondo la legge, devono essere allineati i tempi di attesa trale attività istituzionali e quelle a pagamento. Senza una sanzione per chi viola la legge, la legge stessa è come se non esistesse. Abbiamo le leggi, ma non l’applicazione delle sanzioni. Eppure la decadenza è uno dei primi istituti giuridici, si trova già nell’Antico Testamento: ad Adamo ed Eva dissero di non mangiare la mela, loro la mangiarono, e appunto decaddero dal Paradiso terrestre. Le norme le abbiamo,lo stesso protocollo di legalità indicato dal M5s è ben poca cosa rispetto a ciò che prevedono le leggi».
Ha detto poc’anzi che Azione non è interessata alla corsa alle poltrone. Ma accetterebbe, qualora glielo chiedessero,l’assessorato alla Sanità, perora rimasto nelle mani di Emiliano?
«Non è che diciamo che non partecipiamo al dibattito sui posti in giunta per una questione di superiorità o di superbia. Semplicemente riteniamo che in questo momento sia più urgente un’operazione di aria fresca nella struttura burocratica, perché,al netto ovviamente di ogni garantismo, le vicende degli ultimi tempi ci hanno detto che ogni ipotesi di indagine è fondata surami di pubblica amministrazione che si sono resi complici di determinati meccanismi. Quindi, il rischio va tagliato alla radice. Niccolò Machiavelli sosteneva che non c’è cosa più necessaria che restituire ad un regno o a una repubblica la reputazione originaria attraverso ordini buoni, altrimenti a farlo sarà unaforza estrinseca. Sul concetto di forza estrinseca non ho bisognodi fornire ulteriori chiarimenti».
Ritiene che stavolta Emiliano si sia infilato in un vicolo cieco?
«Non lo so, certamente la situazione è difficilissima, non soseci sono spiragli. Noi proviamo a dare indicazioni che possano servire a far vedere la luce nontanto al governo Emiliano ma al governo di questa regione. Di questo ha piena consapevolezzaanche Elly Schlein, e devo dire che per quanto mi riguarda trovo stupefacente per la mia storia che sia io a dover difendere il punto di vista della segretariadel Pd, visto che dal Partito democratico pugliese ero andato via perché troppo “Emilianocentrico”».
Tuttavia, a 72 ore di distanza dall’annuncio del mini-rimpasto, si registra uno strano silenzio sia da Schlein sia da Conte.
«Vedremo nei prossimi giorni, di sicuro sarebbe inverosimile pensare che entrambi possano essersi scomodati solo per mandare a casa gli assessori Palese e Maraschio. Detto nel rispetto di tutti, sia chiaro».
Dopo i risultati in Basilicata,il commissario regionale di Forza Italia Mauro D’Attis ha detto che è giunto il momento di dialogare con le altre forze alternative a Emiliano. Di fatto, chiama in causa Azione. Cosa risponde? C’è una disponibilità al dialogo?
«L’ho appreso dai giornali. L’onorevole D’Attis dispone certamente del mio numero e se ha qualcosa da dirmi sa come farlo. Non ho pregiudizi. La mia storia politica è ľeco degli insegnamenti di don Sturzo e di De Gasperi: la politica è idee e programmi da realizzare. Io nel frattempo, chiedo a Forza Italia e a tutto il centrodestra di votare in Consiglio, nella prossima seduta del 7 maggio, alcune leggi importantissime: quella per combattere la Sla di origine genetica,quella per contrastare bronchiolite e papilloma virus, e quella per il centro risvegli di Ceglie. Non solo lo dico attraverso i giornali, ma a loro chiederò con tattandoli direttamente».
Intervista a cura di Massimiliano Iaia, Nuovo Quotidiano di Puglia 26/04/2024