“Le vittime del crollo di Barletta continuano a sollecitarci e ci chiedono ancora se siamo stati capaci di trasformare in virtuosa attività legislativa ed amministrativa quella pagina orribile della nostra storia. Penso di si, ma solo parzialmente; ci attende ancora l’approvazione della legge sul fascicolo del fabbricato, che mi preoccupai di presentare nelle settimane successive all’evento.”
Lo ha detto il Consigliere regionale Fabiano Amati, commentando la notizia del rinvio a giudizio di 15 persone, disposto dal GUP di Trani Francesco Zecchillo, su richiesta del P.M. Giuseppe Maralfa, per il crollo della palazzina di Barletta avvenuto il 3 ottobre del 2011 in via Roma.
“Mi è inibito dal buon senso – ha dichiarato – e dagli studi giudici intervenire sulla responsabilità penale dei singoli: sono obbligato a considerarli innocenti, con sincerità e senza frasi di maniera, sino a quando una sentenza non avrà affermato la loro responsabilità. Tutto questo, però, non ci solleva dal dovere di prestare la giusta eco alle parole di carattere generale contenute nella richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero e nel decreto che ha disposto la decisione del giudice delle indagini preliminari.
Leggere provvedimenti giudiziari che descrivono una situazione in cui ‘l’inutile cavillo formale si trasforma in un nascondiglio per inequivocabili responsabilità’, oppure che ‘il principio di sopravvivenza secondo il quale la colpa è sempre di qualcun altro, viene consacrato quale doverosa e necessaria furbizia del disonesto cittadino’, non deve solo indignare e commuovere. Fosse solo così, si disperderebbero in insopportabile retorica.
All’amministratore pubblico quelle parole, che sono sempre più gonfie di realtà nella società del rischio, devono imporre il compimento di atti.
Per questa ragione, all’indomani della tragedia mi preoccupai di proporre al Governo regionale contributi economici per le vittime e soprattutto un disegno di legge sul c.d. Fascicolo del fabbricato, che nella parte economica conteneva la previsione di interventi di monitoraggio e messa in sicurezza degli immobili, anticipati in via sperimentale per Barletta grazie al contributo di idee dei collegi consiglieri regionali eletti in quella città.
Resta quindi ancora inevasa l’approvazione di quel disegno di legge, che questa mattina ho riproposto come priorità all’attenzione del collega Presidente della Commissione presso cui pende Arcangelo Sannicandro, che ringrazio per aver condiviso la necessità e l’urgenza di provvedere con l’immediatezza che assieme a lui mi premurerò di controllare.”