“In una pandemia le scuole si chiudono solo prima dei negozi di alimentari e degli ospedali; e comunque non certamente prima delle pizzerie. La Dad è fonte di gravi disuguaglianze e di questo ci si accorge se si pensa alla scuola partendo dalla prospettiva degli studenti e non degli ingranaggi che la regolano”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione Bilancio e Programmazione Fabiano Amati
“Non ci sono i presupposti, cioè contagi e occupazione problematica di posti letto ospedalieri, per chiudere pizzerie e bar: non si capisce perché si dovrebbe sospendere l’attività didattica in presenza.
Capisco le paure dei genitori e gli eccessi di responsabilità che incombono sugli operatori scolastici, ma la paura e i rischi da responsabilità non si combattono disertando ma accettando le ragioni contenute nella prova scientifica.
Quello della scuola non è un argomento da trattare con sprint demagogici, ma guardando al primo obiettivo che incombe sulle scuole: impartire istruzione in condizione di uguaglianza. La Dad è purtroppo un sistema in grado di generare disuguaglianze e forma cittadini con minori possibilità di competere nella vita.
Ero contrario alla Dad nelle ondate precedenti, anche polemizzando con le decisioni del Presidente Michele Emiliano e del collega Pierluigi Lopalco, figurarsi se non dovessi ribadirlo anche oggi che mi pare ci sia una sostanziale unità d’intenti e dati statistici meno gravi del passato”.